giovedì 7 aprile 2011

Bianchi Cesare, storia e restauro conservativo

Una Bianchi Cesare del 1940 ed il suo restauro conservativo ad opera dell'amico Roberto Pagani !

Questa bici è la dimostrazione, che mai bisogna farsi intimidire dalle condizioni di una bici appena ritrovata... la foto del dopo restauro dimostra infatti che sotto allo strato di sporco e ossido si celavano ancora tutti i tratti salienti di questa importante testimonianza della produzione Bianchi degli anni 40. Importante perchè è un esemplare della produzione post 1939, anno in cui la Bianchi apporterà alcune sostanziali modifiche alla propria produzione, alcune rimarrano per decenni, altre non supereranno il secondo conflitto mondiale.

Si può dire che l'aria di cambiamento alla Bianchi sia strettamente legata al fascismo (Edoardo Bianchi fù citato da Mussolini nel famoso discorso in parlamento fra i "2500 fervidi sostemitori" del regime), a partire dal 1939 si verificò un repentino cambiamento dei nomi dei modelli, virandoli in blocco sull'esaltazione del potere romano, come nel caso di questo esemplare che altro non è che una Bianchi Real il cui nome è stato cambiato in mod.Cesare, nello stesso anno a seguito del famoso decreto fascista sull'oscuramento diviene d'obbligo il parafango bianco ed il catadiottro, la Bianchi fu una delle poche ad adottare fin subito questa caratteristica eseguita direttamente in fabbrica, infine i modelli per la prima volta subiscono un forte intervento estetico, l'apparenza era fondamentale in un periodo dove la corsa a chi si mostrava più forte e al'avanguardia era l'obbiettivo primario.

Anche i famosi marchi incisi in corsivo vengono sostituiti da più moderni in stampatello entro ad un riquadro... a differenza della altre modifiche, che perdureranno per altri due decenni, il parafango bianco e la scritta Bianchi nel riquadro non superarono mai la seconda guerra mondiale.

Per questo motivo questi esemplari sono sempre molto interessanti a testimonianza di un periodo storico sicuramente non facile.

Tornando alla Bianchi Cesare dell'amico Roberto, dopo una attenta pulizia eseguito con paglietta e nafta ecco che sono emerse rinnovate le cromature e gran parte delle superfici verniciate.

La bici è praticamente completa ed originale, mancano solo i pedali a 4 gommini a completare l'opera !

2 commenti:

Anonimo ha detto...

se eccedo coi complimenti si rischia di passare per nostalgici del passato regime ?
in ogni caso bellissima
mad max

Unknown ha detto...

si può ragionevolmente pensare che in quel periodo i parafanghi posteriori a pagoda uscissero di fabbrica già bianchi, per tutta la superficie dietro la sella, compresa quindi la costa centrale, in origine cromata? Oppure la suddetta costa restava cromata?