giovedì 27 ottobre 2011

Triciclo Cripper 1885

La collezione di Carlo si rinnova ogni giorni di un pezzo piu bello dell'altro. Oggi ci mostra questo triciclo fabbricato in Inghilterra dalla Cripper nel 1885, utilizzato prevalentemente per le competizioni sportive.

Pare buffo pensarci ai nostri tempi, ma nei pionieristici anni del velocipedismo, quando la bicicletta nella forma moderna non era ancora stata inventata, le competizioni sportive si tenevano su veicoli di ogni sorta e dalle forme bizzarre, tra cui anche i tricicli.
In questo esemplare completo ed originale in ogni parte si può notare la trasmissione posta sotto al tubo principale del telaio. Il pignone, ovviamente fisso, è posizionato al centro dell'asse posteriore e trasmette il moto sulle due ruote posteriori, notare la scatola del differenziale posizionata in prossimità del mozzo di destra.

Le ruote posteriori sono di grande diametro (circa 100cm), come dalla tradizione dei bicicli di quel periodo, mentre la ruota di guida è di dimensioni molto ridotte (circa 60cm).

Il freno è unico a tampone, agente sulla ruota piena anteriore, sempre sull'avantreno è possibile notare due staffe posizionate a metà degli steli della forcella, servivano per appoggiarvi i piedi in determinate situazioni critiche, ad esempio in discesa quando a causa del pignone fisso i pedali "mulinavano" all'impazzata, poggiando i piedi sulle staffe il velocipedista poteva mettere al sicuro le proprie gambe !

mercoledì 26 ottobre 2011

Stucchi primi anni 20

L'amico Paolo ci invia le foto del suo ultimo, incredibile, ritrovamento: una Stucchi da corsa degli anni 20.
Tutto marcato e con l'inconfondibile stile di casa Stucchi impresso sulla corona con le S multiple !
Conservazione non perfetta, ma sicuramente una felice completezza che renderà senz'altro mite il restauro di questa bici da corsa milanese.
Forcella con testa a due piastre, manubrio e pipa sono solidali fra loro, i freni sono Bowden a fascetta, il mozzo è dotato di giroruota con pacco pignoni a 3 velocità -quasi certamente questo pacco pignoni a 3 rapporti non è frutto di una modifica resa necessaria in tempi piu recenti con l'avvento dei primi cambi, con grande probabilità questa è una testimonianza del periodo in cui si cambiava il rapporto smontando i galletti e spostando la catena con le mani sul pignone desiderato, che questa pratica fu molto utilizzata su questa Stucchi lo si può dedurre dai molteplici segni che il galletto ha "impresso" su tutta la lunghezza della battuta del forcellino, infatti ogni volta che si spostava la catena su un differente pignone, la tensione diminuiva o aumentava, obbligando il mozzo ad avanzare o ad arretrare, incidendo indelebilmente il forcellino con il serraggio del galletto!

venerdì 21 ottobre 2011

Ettore corre ancora con Fausto !

Novi Ligure 21 ottobre 2011,

Il mitico Angelo di Coppi, Ettore Milano ci ha lasciati !

Proprio alcuni giorni fa, lo ricordavo proponendo una sua foto autografata ai tempi della Carpano, oggi i famigliari ne danno il triste annuncio: Ettore è andato in cielo per correre di nuovo col grande amico Fausto.

Lo conobbi tempo fà e lo sommersi di domande tecniche sulle Bianchi e sulle bici da corsa, mi promise una bella intervista da pubblicare sul blog, purtroppo la lunga malattia che oggi lo strappa alla vita ha sempre rimandato questo appuntamento, fino ad oggi...

Non servono parole per descrivere le gesta epiche di Milano... basta il ricordo appassionato di tutti noi.
I funerali si terranno nella chiesa di San Nicolò in Novi Ligure, lunedì 23 ottbre alle 10,30.
Io sarò presente assieme alla mia Bianchi... ciao Ettore!

mercoledì 19 ottobre 2011

Autografi !

Inauguriamo una nuova sezione del blog, quella riguardante gli autografi e le foto d'epoca dei campioni del ciclismo !

Partiamo con questa parte delle mia collezione proveniente dalla raccolta effettuata negli anni dal Fiorelli, patron della omonima fabbrica di cicli.

Dall'alto: Ettore Milano in maglia Carpano, Ferdy Kubler in maglia Frejus, Padovan in maglia Gazzola, Gismondi anch'esso in maglia Gazzola e per ultimo Charly Gaul durante il periodo della G.S. EMI.

Chiunque avesse desiderio di pubblicare foto inedite e autografi può inviarmi le immagini via mail: p.desade@gmail.com

martedì 18 ottobre 2011

Catalogo Bianchi 1951


Inseriamo nella lista dei cataloghi d'epoca anche l'edizione 1951 del catalogo Bianchi !

CATALOGO BIANCHI 1951


lunedì 17 ottobre 2011

Welter 1951 cambio Simplex T.d.F.

Renato ci invia le foto della sua Welter del 1951 dotata di cambio Simplex Tour de France.

La Welter è stata una storica marca di Pontecurone nell'alessandrino, dotata di egregi telaisti negli anni 40/50 si dedicò alle competizioni sportive con ottimi risultati ingaggiando campioni del calibro di Giulio Bresci e Bailo e Barisone (oltre alla celebre maglia nera Malabrocca).

Questo esemplare è stato restaurando utilizzando il colore tipico delle Welter ovvero un particolarissimo "rosa antico". I cerchi sono in legno per palmer, la guarnitura marcata Welter è dotata di doppia moltiplica Simplex in abbinamento al deragliatore manuale della medesima marca francese.

venerdì 14 ottobre 2011

Italian Vintage

Dalla California, Micheal ci scrive per mostrarci parte della sua ampia collezione di biciclette vintage italiane. Come da tendenza tipicamente americana, anche Michael si concentra soprattutto sulle biciclette prodotti dai mastri artigiani del periodo tra il 1960 e gli anni 80.

Oggi ci mostra in ordine dall'alto: Colnago Gran Fondo, poi una Colnago Super edizione Team Molteni (Eddy Merckx), e successivamente due Pogliaghi, stupendi esemplari nati dal talento geniale del milanese Sante Pogliaghi.

giovedì 13 ottobre 2011

Umberto Dei Superleggera 1958

L'amico Giorgio da Lodi ci invia le foto della sua stupenda Dei Superleggera del 1958, la data è riportata sul cuscinetto del movimento centrale, anche se la bici in questa conformazione sembrerebbe databile nella prima metà degli anni 50.

Stupendo conservato con ruote da 28" perfino il delicato carter sportivo semi chiuso, che si protrae fino alla copertura totale anche del pacco pignoni, una vera rarità !

Il cambio è un Campagnolo Sport, tutte le parti della bici sono marcate Dei, perfino i dadi delle ruote.

Il manubrio sportivo è dotato di manopole in corno mentre la sella è realizzata in cuoio, solo i pedali sportivi mancano all'appello per completare questa Dei.

lunedì 10 ottobre 2011

Il territorio della bici... Le foto !

Faccio pubblicamente i complimenti a Pietro Cordelli, l'organizzatore del convegno "Il territorio della bici - La bici nel territorio" tenutosi sabato 8 ottobre a Tortona (AL), per la grande passione dimostrata ed il grande impegno profuso per la buona riuscita di questo evento.

Un incontro importantissimo, perchè verteva sul rilancio dell'enorme patrimonio ciclistico alessandrino, troppo spesso accantonato dalle amministrazioni pubbliche e dagli enti tursistici a scapito della memoria collettiva che presto dimenticherà i grandi campioni ed i grandi industriali che fino a pochi decenni fà mezzo mondo ci invidiava.

L'evento creato da Pietro è stato ricco di contributi importanti già segnalati nel nostro articolo del 6 ottobre, ma anche di visite inaspettate come quella del grande appassionato e promotore di iniziative legate al ciclismo locale Tarcisio Persegona il quale non è voluto mancare ad un evento tanto importante per il nostro territorio.

Affascinante è stata la "nascita" in diretta della tavola realizzata dall'illustratore Riccardo Guasco, mentre il pubblico assisteva al dibattito e alle proiezioni di filmati d'epoca !

giovedì 6 ottobre 2011

Il territorio della bici - La bici nel territorio

A Tortona (AL) Sabato 8 ottobre alle ore 17.00, presso Cordelli Comunicazione si terrà un incontro in cui si tratteranno diversi temi riguardo lo sviluppo nel territorio tortonese e novese inerente al mondo della bicicletta, ambiente, campioni, corridori e del crescente movimento "eroico".

Interverranno:
Filippo Timo, giornalista, autore del libro Viva Coppi!.
Giacomo De Amicis, architetto, con esperienze di progettazione di impianti sportivi.
Andrea Marella, ingegnere, esperto di mobilità sostenibile.
Riccardo Guasco, illustratore, che oltre ad esporre sue opere a tema realizzerà, dal vivo, una tavola.

Saranno presenti a disposizione degli appassionati alcune biciclette da corsa della mia collezione (coll. Paolo Sterpi)

l'incontro vuole essere un laboratorio dove mettere in campo più idee possibili sul tema e dove si cercherà di stimolare gli amministratori locali del nostro territorio e gli interessati (invitati) ad avere una attenzione verso queste problematiche quindi:

si parlerà naturalmente di biciclette e di corridori partendo dalle profonde tradizioni del nostro territorio
(i campioni che qui sono nati e cresciuti ne sono gli autorevoli testimoni) e da ciò che è stato fatto, ma si potrebbe ancora realizzare, per valorizzare maggiormente questo passato e ancor più questo territorio

il successo delle manifestazioni denominate "eroiche" e tutto ciò che ruota ai percorsi delle "strade bianche" saranno un valido esempio di come un territorio può trarre enormi ricadute turistico-culturali da questo movimento

si parlerà di mobilità sostenibile e dei benefici che ne derivano, sia dal punto di vista viabilistico sia dal punto di vista, naturalmente, turistico

si parlerà di quali potrebbero essere gli stimoli e le idee per dare al nostro territorio un'impronta ancora più valorizzante anche dal punto di vista sportivo/agonistico.....
anche affrontando le problematiche relative al ciclismo giovanile e di come non disperdere gli eventuali talenti che potrebbero nascere se questo territorio avesse una maggiore attenzione nei confronti di uno sport che nel passato tanto ha fatto e dato...

Più in generale l'incontro vuole essere una sorta di brain storming a più voci dove mettere in campo più idee e visioni possibili che possano diventare uno stimolo per elaborare successive mosse o strategie atte a rivalorizzare la cultura delle due ruote nel nostro territorio
come fatto culturale, ambientale, turistico e sportivo

martedì 4 ottobre 2011

Umberto Dei Superleggera in VENDITA

Ci arrivano le foto di questa Umberto Dei mod. Superleggera femminile con cerchi da 26" databile tra la fine degli anni '40 e i primi '50.

La bici è in vendita, potete visualizzare l'annuncio dentro al nostro MERCATINO

Caratteristiche:

Frenata posteriore bassa
Pedali originali a centro intero marcati U.Dei
Mozzi originali
Dadi marcati Dei
Cerchi in alluminio

lunedì 3 ottobre 2011

Biciclette Cremonini...dal 1904 !

Ci scrive Alessandro, classe 1967, che ci illustra la storia del marchio fondato nel 1904 dalla sua famiglia.

"Leggendo un articolo sul tuo sito circa i marchi del sottobosco o se vogliamo meno conosciuti e le difficoltà nel reperire parti originali ecc.. Ho pensato di azzardarmi, in fondo che male c'è, a scriverti perchè vedo che sei un vero appassionato, e ho pensato di farti cosa gradita a livello informativo mettendoti al corrente della storia del nostro marchio storico della zona.
In Emilia romagna in tempo di guerra e prima le nostre bici CREMONINI erano molto in voga, in particolare Modena, Bologna e Parma.
Le nostre bici erano costruite interamente a mano a livello di telaistica ed assemblaggio, a differenza dei tanti che si limitavano ad assemblare e basta.
I tubi erano saldobrasati a carbone e limati interamente a mano, come anche la verniciatura che era fatta interamente da noi .
I componenti utilizzati erano i migliori dell'epoca: FB, Magistroni, Gnutti, Radius, ecc.. Mio Nonno ha conosciuto personalmente alcuni tra i maggiori produttori Italiani di bici ricordo bene i racconti di mio nonno e mio padre a tal riguardo.
Ti allego un link in cui troverai una breve sintesi della nostra storia che è cominciata nel 1904 (io sono della 4 generazione e lavoro sempre nel campo delle bici, riparo e vendo. "

STORIA CREMONINI

Alessandro ci invia anche le foto di un particolarissimo modello realizzato dal nonno durante gli anni 40, una bici sperimentale concepita con doppie sospensioni davanti e dietro.

Ringraziamo Alessandro per l'esaustiva raccolta di informazioni riguardo a questo celebre marchio, patrimonio emiliano, che altrimenti sarebbe andato perduto nella memoria del tempo !