Pare buffo pensarci ai nostri tempi, ma nei pionieristici anni del velocipedismo, quando la bicicletta nella forma moderna non era ancora stata inventata, le competizioni sportive si tenevano su veicoli di ogni sorta e dalle forme bizzarre, tra cui anche i tricicli.
In questo esemplare completo ed originale in ogni parte si può notare la trasmissione posta sotto al tubo principale del telaio. Il pignone, ovviamente fisso, è posizionato al centro dell'asse posteriore e trasmette il moto sulle due ruote posteriori, notare la scatola del differenziale posizionata in prossimità del mozzo di destra.
Le ruote posteriori sono di grande diametro (circa 100cm), come dalla tradizione dei bicicli di quel periodo, mentre la ruota di guida è di dimensioni molto ridotte (circa 60cm).
Il freno è unico a tampone, agente sulla ruota piena anteriore, sempre sull'avantreno è possibile notare due staffe posizionate a metà degli steli della forcella, servivano per appoggiarvi i piedi in determinate situazioni critiche, ad esempio in discesa quando a causa del pignone fisso i pedali "mulinavano" all'impazzata, poggiando i piedi sulle staffe il velocipedista poteva mettere al sicuro le proprie gambe !