Sì, lo so... è un pò un rottame... ma volevo comunque mostrarvi le foto inviatemi da Giorgio di questa particolarissima bicicletta Lygie, o di ciò che ne rimane di lei.
Una bici databile approssimativamente fra l'immediato dopoguerra e i primi anni 50, ridotta in pessimo stato di conservazione e mancante delle ruote, ma sotto a quel suo aspetto decadente porta ancora i tratti di una bici di pregio!
Le congiunzioni sono finemente lavorate nel classico stile Lygie, con la particolare testa di forcella che in questo caso ricorda molto lo stile delle Bianchi da corsa.... ma il pezzo forte è la freneria, interna all'anteriore, dotata di particolarissimi freni a tenaglia, simili a quanto siamo comunemente abituati a vedere sulle Gloria Garibaldina o su certe Olympia. In pratica il sistema a bacchetta lavora sui cavallotti in maniera consueta, ma questi ultimi agisconso su porta pattini collegati ad un fulcro solidale agli steli della forcella, con questo sistema il pattino freno agisce sulla spalla dei cerchioni, come accade normalmente sulle bici sportive, è dunque probabile pensare che questa bici fosse dotata di cerchi in legno.
La connotazione sportiva di questa bici a bacchetta è riscontrabile anche dalla presenza del foro sul tubo obliquo per poter passare al suo interno la guaina di un cambio velocità, dunque la predisposizione per un cambio rende plausibile l'idea che il carter a pistola presente su questa bici sia originale.