Nera, come i tempi cupi che si lascia alle spalle. una guerra orrenda fino a 4 anni prima rinbombava ancora livida nella mente di colui che nel 1949 acquistò questa insolita bicicletta.
Numero di telaio CG1706, perfettamente collocabile nel registro degli amici del forum.
Una Legnano, roba di casa Emilio Bozzi, caratteristiche di pregio che pongo alla vostra esperta attenzione.
Pare assolutamente insolito il carter di forma sportiva, di sicuro una comodità, ma che risulta inedito su una bici a bacchetta, anche se il catalogo Bianchi del dopoguerra mostra il modello Topazio con le medesime caratteristiche. Interessante l'assenza del disco carter originale sostituito da una soluzione artigianale che fa sembrare il tutto composto da due soli pezzi.
Qualche dubbio sorge solo sui parafanghi, ricordano troppo lo stile Bianchi, e forse lo sono, inoltre la posizione del faro anteriore, che solitamente veniva collocato in abbinamento al parafango aerodinamico pare anch'essa una soluzione artigianale.
Magnifico il sistema frenante, gli archetti hanno un sistema di ritenzione a pistoncino che si discosta da quello solitamente visibile sulle Legnano, si può notare infatti come il pistoncino sia un tutt'uno con l'archetto stesso, anche l'attacco per il pattino è solidale all'archetto!
Infine anche gli accessori non tradiscono l'anima raffinata di questo velocipede. Magneti Marelli a cipolla davanti animato da un classico, una Radius B52, potente e affidabile.
Numero di telaio CG1706, perfettamente collocabile nel registro degli amici del forum.
Una Legnano, roba di casa Emilio Bozzi, caratteristiche di pregio che pongo alla vostra esperta attenzione.
Pare assolutamente insolito il carter di forma sportiva, di sicuro una comodità, ma che risulta inedito su una bici a bacchetta, anche se il catalogo Bianchi del dopoguerra mostra il modello Topazio con le medesime caratteristiche. Interessante l'assenza del disco carter originale sostituito da una soluzione artigianale che fa sembrare il tutto composto da due soli pezzi.
Qualche dubbio sorge solo sui parafanghi, ricordano troppo lo stile Bianchi, e forse lo sono, inoltre la posizione del faro anteriore, che solitamente veniva collocato in abbinamento al parafango aerodinamico pare anch'essa una soluzione artigianale.
Magnifico il sistema frenante, gli archetti hanno un sistema di ritenzione a pistoncino che si discosta da quello solitamente visibile sulle Legnano, si può notare infatti come il pistoncino sia un tutt'uno con l'archetto stesso, anche l'attacco per il pattino è solidale all'archetto!
Infine anche gli accessori non tradiscono l'anima raffinata di questo velocipede. Magneti Marelli a cipolla davanti animato da un classico, una Radius B52, potente e affidabile.