Un fanale, o almeno qualcosa del genere.
Negli anni ho visto fanali di tutti i tipi, materiali e forme, ma uno così non lo avevo mai visto. Analizzandone le forme, sul momento mi è venuto in mente un gioco di specchi, una sorta di "specchi ustori" alla Archimede.
Questo fanale arriva dritto dalla fine dell'ottocento, quando era molto importante farsi vedere al buio, i fanali dell'epoca erano quasi sempre a candela o a petrolio (l'acetilene arrivò poco dopo), una lieve luce, quanto bastava per essere individuati di notte, scongiurando l'eventualità di farsi travolgere dalle carrozze.
In questo caso il bussolotto zigrinato contiene una candela che quasi certamente è spinta verso l'alto da una molla elicoidale, lo specchio posto sul retro permette di accentuare la potenza della fiammella, mentre il vetrino anteriore consente un minimo di protezione dall'aria, per evitare di far spegnere la fiamma della candela.
Francamente tra tutti i fanali dell'epoca questo mi pare poco efficente... se c'era vento laterale il ciclista doveva munirsi di parecchi cerini, ma la forma è davvero straordinaria, un opera d'arte industriale! rifatevi gli occhi profani del Radius o del Bosch!
Fonte foto: Album Flickr di "Iego"