Peccato che l'amico Luca ci abbia mandato queste foto così confuse, perchè la nostra sete di sapere è tanta, sopratutto quando si ha di fronte bici così particolari!
Infatti nel suo sottotetto Luca ci ha trovato una Bianchi molto strana, marchiata 1948.
Balza subito all'attenzione l'insolita forma del telaio, così curvo da assomigliare ad un altra bici del periodo, la Maino Aerodyn.
Sembrano bici ispirate dalla moda proveniente dagli USA, quello stile futuribile che rimanda all'era moderna, l'era della conquista dei cieli e da lì a poco dello spazio.
Fà strano, questo telaio, perchè siamo abituati all'essenzialità, al rigore formale ed elegante delle biciclette italiane, queste sono senza dubbio fuori dagli schemi!
Il cambio montato è un Simplex e si nota un largo uso di alluminio nei parafanghi (assolutamente originali, identici ai discussi parafanghi della
Bianchi Zaffiro del 47 dell'amico Marco, in un post passato), caratteristiche che sottolineano la sportività e l'innovazione di questo modello sconosciuto.
Peccato per il manubrio e il carter, non originali, che complicano la ricostruzione d'insieme di questa bicicletta, in quanto i cataloghi disponibili non ci aiutano in questo caso.
Sarebbe bello saperne di più su questo esperimento, perchè di esperimento si tratta... un idea nata in un dopoguerra difficile, ma ricco di voglia di riprendersi e anche in fretta.. e di andare incontro ad un nuovo futuro, che sembravo decisamente più prossimo, ora.