
Il 6 maggio avrebbe compiuto 96 anni.
Professionista dal 1935 al 1946, corse per Ganna, Viscontea e Welter, vincendo diverse corse fra cui la Milano-Sanremo nel '37, tre tappe del Giro d'Italia e diverse classiche fra cui il Giro del Lazio ed il Giro dell'Emilia.
Ebbe la fortuna di correre ancora a fianco di campioni eroici come Giraradengo, Guerra e Binda, ancora oggi era fiero ed onorato di tramandare i racconti delle gesta di questi fenomeni del ciclismo, che lui ebbe la fortuna di vedere con i proprio occhi e sfidare con le proprie gambe.
La semplicità di questo uomo traspare da un racconto che sovente raccontava agli amici appassionati che andavano a trovarlo: Milano-Sanremo, 1937, il giovane Cesare non aveva nemmeno 22 anni e sfidava campioni rodati e pluripremiati. Pioveva a dirotto, la strada era una fangaia, il freddo era pungente, Del Cacia si lancia in fuga a 70km dal traguardo e batte tutta la concorrenza. Il segreto, racconta, era il cibo. Non amava il cibo solido in gara, durante i rifornimenti gli consegnavano sempre bisacce contenenti panini stopposi che non digeriva, gli rimanevano sulla bocca dello stomaco e lo frenavano... quel giorno, durante quella celebre Milano-Sanremo, scorse tra la folla il fratello che gli allungò una personalissima bisaccia che conteneva uno speciale zabaione, preparato dalla mamma! Tante uova, tanto zucchero, tanto Marsala e tanto amore di casa... si sentì un leone e vinse la corsa.
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