giovedì 28 gennaio 2010

Olympia 1948

L'amico Paolo, ci presenta la sua bici... una Olympia Borghi da corsa del 1948.
D'obbligo soffermarsi sulla raffinatezza costruttiva di questa bicicletta, raffinatezza tipica di tutte le Olympia... sempre ricercatissime nelle finiture. Inoltre il notevole stato di conservazione gioca a favore di questo velocipede, esaltandone il fascino.
E' possibile infatti notare ancora tutte le varie decalcomanie, compreso l'adesivo del rivenditore di zona. Questa è storia.
Le congiunzioni , ancora ben cromate, sono fantasiosamente lavorate come tradizione della casa e si può notare la scritta "Olympia" incisa in cima alla testa della forcella.
 Dispone del famoso Cambio Corsa Campagnolo a due leve, abbianato ad pacco pignoni a 4 velocità. I cerchi in duralluminio si abbiano, per medesimo materiale, alla coppia di freni Universal brev.361666 e al magnifico manubrio Ambrosio.



mercoledì 27 gennaio 2010

Bici e Travertino capitolini ! Le foto...

Come promesso... ecco le nuove foto da Edoardo ! Lo sfondo di candido travertino soddisferà senz'altro il gusto cromatico di voi appassionati. La miglior risoluzione mette in risalto le qualità di conservazione di questa Bianchi Benaco Extra del '55. Notare la fine lavorazione della sella Aquila del Sig. Passoni, artigianalità sopraffina con una spiccata ricerca della tradizione del passato ! Stupenda!

martedì 26 gennaio 2010

Berga anni 20

L'amico Michele ci presenta il work in progress di questa affascinante Berga da corsa anni 20.
Un accurata pulizia evidenzia già la raffinatezza di questa bicicletta... Berga, un piccolo marchio, una piccola azienda, ma che divenne tra i più prestigiosi ai tempi delle competizioni polverose! Dotata di una squadra di corridori assai temuta, la Berga era fucina di macchine da corsa veramente eccezionali, anche sul piano estetico... la leggenda narra che Tullio Campagnolo face testare alcuni nuovi prodotti durante gli allenamenti della squadra corse Berga...
La Berga di Michele, pare assolutamente completa ed in ottime condizioni strutturali... La configurazione a mezza-corsa ha fatto perdere per strada il pregiato freno a fascetta posteriore. Incredibilmente dispone della originale coppia di cerchi in legno e si sà quanto sia raro rinvenire sani questo tipo di cerchi soprattutto se sono stati rinvenuti su di una bici anni 20.
I mozzi con oliatore sono impreziositi dal giro-ruota posteriore con pacco pignoni a 3 velocità al posto della ruota libera... sentore che forse negli anni 30 fu montato un cambio Vittoria.
In attesa di lucidare abbondantemente le parti bianche, Michele sta ponderando se riportarla al colore originale, il celeberrimo blu Berga!


lunedì 25 gennaio 2010

Bici capitoline - atto II

Eravamo rimasti QUI con un assaggio della Benaco Extra del '55 dell'amico Edoardo.
Ai tempi dicevo che questo esemplare poteva divenire tranquillamente una pietra di paragone per tutti i restauri di questo stupendo modello... non ho cambiato opinione!
Gli ultimi accessori montati da Edoardo hanno completato questo capolavoro: fanale modello Topolino dalla linea filante abbinato ad una sempre ottima Radius B52 e gomme nuove candide... assieme ad una magnifica sella pelle risellata ed imbottitura in feltro su telaio originale Aquila.
Nessuna parola per descrivere questo conservato eccezionale! Splendida e lucida come quando uscì di fabbrica ormai 60 anni fà!

martedì 19 gennaio 2010

Cicli Barbieri - Falso D'autore

L'amico Giulio, modenese, come la bici che ci presenta, una Cicli Barbieri - S. Agata degli anni 30...
Un' assemblato locale, questi ritrovati spesso dimostrano la notevole bravura e precisione dei piccoli artigiani di paese, finezze e caratteristiche che spesso fanno arrossire le note e blasonate marche italiane.
Questa bici da donna, in buone condizioni di forma, presenta in effetti caratteristiche molto importanti, sia estetiche che tecniche: partiamo con la foto quà in basso, si nota una ricerca di stile sulla pipa di sterzo, molto simile a quelle della celebre Frera, la pipa in ferro risulta cuarata e filante.
 La corona, ricorda molto le fattezze della celebre Stucchi, in questo caso però le famose "S" sono solo appena abbozzate. Sul piano tecnico, oltre al secondo tubetto di rinforzo che collega i due tubi primari del telaio, possiamo soffermaci sulla freneria, i bilanceri infatti sono del tipo a fascetta, ma con le guide saldate, non tanto dissimile da quello utilizzato dalla Bianchi negli anni 20. Inoltre è bene notare come i bilanceri stessi, non siano banali forchette rigide, ma sono snodati sul fulcro centrale, utile per meglio adattare il pattino sul cerchio durante la frenata e renderla più potente e sicura, una soluzione, anche questa simile a quanto già si è visto su marchi come Gloria, Wolsit e Olympia. Diciamo che questa bici è un mix di varie marche... un vero falso d'autore!



 

venerdì 15 gennaio 2010

Nuovi Cataloghi !

Unitevi ai miei ringraziamenti all'amico Max (Bravomerlo), che molto generosamente ci dona questi magnifici cataloghi in alta definizione e soprattutto a colori.
Bianchi 1914 e 1920 e due new entry di casa Bozzi: Legnano e Wolsit 1930 !
Importantissimi questi ultimi, ringrazieranno gli appassionati del marchio ed in primis il mio amico Renato che troverà materiale per soddisfare la sua curiosità e magari per scovare qualche nozione in più sulla Legnano del post precedente !





mercoledì 13 gennaio 2010

All'epoca di Bartali

Erano i tempi di Bartali alla Legnano quando questo esemplare uscì dalle officine Bozzi.
Famoso modello da corsa di quegli anni fu il modello Roma, chi mastica ciclismo eroico ben conosce i suoi tratti distintivi. Questo esemplare, che dovrebbe trattarsi del mod. Campione del Mondo come reca la decal, è stato ritrovato dall'amico Renato e ricalca più o meno gli stessi principi del modello Roma, ma reca importanti differenze: subito balzano all'occhio i forcellini di foggia più antica e le congiunzioni frastagliate.
Nel complesso la bici è stata appena ritrovata e presto verrà sottoposta a restauro conservativo, dato l'eccellente stato di conservazione. Il colore è leggermente sbiadito ma le decal sono tutte al loro posto... ben visibili pure sui magnifici parafanghi in alluminio sdoppiabili da corsa. All'appello manca solo il manubrio da corsa, che nel tempo si è perso lasciando spazio ad un più civile manubrio da turismo.
Se avete opinioni sul modello... fatevi avanti ! 



lunedì 11 gennaio 2010

La Rossa del '26

Restauro lampo, considerate le feste che mi hanno consentito di lavorarci pochissimo!
Questa Durkopp del 1926, bici da corsa o mezza-corsa, come preferite, è il tassello che mi mancava per la ricerca che sto portando avanti da circa un anno: decifrare la storia della Durkopp sul mercato italiano. Difatti è noto che questo importantissimo marchio tedesco abbia ampiamento foraggiato il mercato italiano con bici complete e componenstistica. I più grandi marchi mondiali esportavano le bici in tutto europa e nel mondo, ogni marchio proponeva le proprie bici con le caratteristiche pensate per il mercato interno per il paese di origine e non certo per il ristretto mercato dell'export, d'altra parte i clienti esteri potevano così sfoggiare un mezzo "esotico" dalle caratteristiche fuori dall'ordinario... le bici teutoniche non erano da meno, chiunque abbia visto una bici tedesca si è reso conto delle enormi differenze rispetto gli standard nostrani... 
La componentistica di questo esemplare è tutta marchiata Durkopp e mi lasciava poco spazio a dubbi, anche se però il telaio, ormai solo ruggine, era ancora un incognita.
Quest'ultima Durkopp, conferma totalmente la mia idea, su una fantomatica produzione italiana di bici di questo marchio, infatti oltre ad avere tutta la componentistica marchiata, conserva le flebili tracce delle anziane decalcomanie.. le quali citano inequivocabilmente: Durkopp !
..Mayno, nei giorni scorsi ha pubblicato un bel catalogo Perla, in cui è riportato un modello della marca Durkopp, che significa? la Legnano aveva i diritti per commercializzare in Italia questo marchio??
Torniamo a questo restauro, ovviamente conservativo. La pulizia profonda ha rivelato punzonature Durkopp ovunque, inoltre è emerso il suo magnifico colore rosso/amaranto, con tanto di decal Durkopp, il fregio è una sorta di nastro o pergamena intrecciata a formare una Z, su cui viene riportato il nome del marchio in stampatello e un'altra parola che pare essere Fabbrik...
Ho provveduto a sostituire il manubrio sportivo con uno più consono da mezza-corsa, modello North Road, inoltre ho rimosso l'unico freno posteriore Bowden (danneggiato e fragile) con un più sicuro "LAM" a fascetta, NOS degli anni 20/30, la leva freno fà parte del gruppo completo LAM. La sella è una bella F.N.I in cuoio.
Infine, un giro di nastro Gaslo e manopole in cartone pressato per una presa eroica.
Le scarpette bianche sono "Clément" da 28x5/8x1/4 .

Tutte le foto CLICCA QUI

giovedì 7 gennaio 2010

Corsaro nero

Enigmatico il simbolo che capeggia sulle pedivelle di questa ignota bici anni 10: una pistola da pirata!
L'amico Guido, ci ha fornito queste foto proprio per cercare di individuare qualche traccia a voi nota di questo marchio che stenta a farsi riconoscere sul logoro acciaio.
Monta freneria "Phillips - Birmingham" a fascetta e corona a passo humber, il telaio ha le geometrie tipiche delle inglesi primi 900 e i bulloni di serraggio delle colotte sul movimento centrale avvallano senza ombra di dubbio l'epoca remota di questa bicicletta.
Nel complesso la conservazione è eccellente! i magnifici parafanghi a schiena d'asino, di cui quello anteriore tronco, sono perfetti, senza nessuna ammaccatura... il manubrio roller con manopole in cartone pressato mostra ancora tutto il suo bel velo di nikel.





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...a tutti gli utenti, visitatori e lettori: mi scuso per i ritardi nelle risposte alle vostre e-mail, purtroppo alcuni di voi sanno il mio problema, dove abito non arriva l'adsl; faccio tutto dal mio ufficio. Quando ho potuto sono passato in ufficio apposta per rispondervi, ma purtroppo le oltre 50 mail ricevute in questi giorni non mi hanno dato modo di rispondere in modo dettagliato ed esaustivo nel poco tempo a mia disposizione.

Vi prego di riscrivermi nel caso la risposta non sia stata sufficentemente dettagliata o se proprio non avete ricevuto alcuna risposta!