giovedì 31 marzo 2011

Catalogo Bianchi 1952

Mettiamo a disposizione di tutti gli appassionati un catalogo Bianchi del 1952 a colori !



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mercoledì 30 marzo 2011

ISCRIZIONI APERTE !


Si avvisano gli amici appassionati che le iscrizioni per La Campionissima 2011 sono ATTIVE !


Ricordiamo, inoltre, che entro il 22 aprile 2011 la quota d'iscrizione è ridotta a 15€ !


buone pedalate !

lunedì 28 marzo 2011

La Campionissima - 22 Maggio 2011 MOLARE (AL)

Abbiamo lavorato in fretta per essere pronti già nel 2011, manca ancora qualche dettaglio, ma ormai ci siamo, La Campionissima è pronta ed operativa in attesa di ricevere gli amici appassionati !

La Campionissima è una cicloturistica per bici d'epoca che si terrà a Molare (AL), nel basso Piemonte, si svolgerà sulle celebri strade solcate da generazioni di campioni alessandrini come Coppi, Girardengo, Giacobbe, Negrini, Fossati, Bailo, Carrea, Milano, ed è a tutti loro che la manifestazione è dedicata, in particolare Negrini, punta di diamante del ciclismo molarese.

I percorsi saranno due, da 35 e 55km, con lunghi tratti di strade bianche e diversi ristori d'epoca lungo i sentieri, alla partenza verrà consegnato un ricco kit di gara con un gadget eroico "La Campionissima".

Inoltre a Molare, nella piazza di partenza, saranno presenti molte attrattive dedicate all'appassionato: mostra-scambio, stand enogastronimici, mostra di dipinti sul ciclismo del passato, stand di bicidepoca.com, mostra di biciclette d'epoca e fotografo d'epoca pronto ad immortalarvi in sur place sulla vostra bici d'epoca proprio come nelle vecchie cartoline celebrative !

La Campionissima è un progetto ambizioso, nato dalla collaborazione fra Biciclette&Decadence, Nico Bonaria e la società sportiva molarese ASD Negrini nella persona del suo presidente Enzo Esposito, il progetto è stato supervisionato dal celebre scirttore eroico Carlo Delfino e da Mario Labadessa di bicidepoca.com.

Il progetto de La Campionissima ha bisogno della partecipazione e del contributo di tutti gli appassionati per diventare una solido punto di riferimento del ciclismo d'epoca nel nord italia.

Sul sito web http://www.lacampionissima.it/ troverete tutte le informazioni necessarie.
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LE ISCRIZIONI APRIRANNO A PARTIRE DA MERCOLEDI' 30 MARZO !


Entro tale data tutte le sezioni del sito web verrano ultimate, arricchendo ulteriormente le informazioni.


INFO e CONTATTI: info@lacampionissima.it


TUTTI I COMMERCIANTI INTERESSATI AD AVERE LA PROPRIA PIAZZOLA (GRATUITA) A "LA CAMPIONISSIMA" SONO PREGATI DI DARE CONFERMA SCRIVENDO A: P.DESADE@GMAIL.COM

giovedì 24 marzo 2011

Cambio Omac

Arricchiamo la sezione degli oggetti curiosi del passato con questo inedito cambio sport prodotto dalla ditta OMAC, celebre nella produzione dei campanelli.
Questo cambio è stato brevettato nel 1947, il meccanismo è semplice, in pratica si tratta di una lunga asta con relativa manopolina di comando, sulla falsariga del principio caro a Campagnolo, per deragliare la catena vi è una rotella trattenuta da due sponde le quali assecondano la catena fino a deragliarla sul pignone desiderato.
La tensione della catena è garantita da una soluzione molto semplice, una molla contenuta in un bussolotto appena sopra la puleggia.
Il posizionamento della puleggia sotto al carro dove la catena "esce" dalla ruota libera è molto intelligente, infatti in quel punto la catena non è in tensione e la deragliata risulta più facile, evitando così di dover retropedalare per agevolare il deragliamento della catena, a differenza di come accadeva con la soluzione adottata da Campagnolo, dove era necessario dare almeno una mezza pedalata all'indietro.

mercoledì 23 marzo 2011

Bianchi Real 1937 conservata

La primavera... dove le bici si sgranchiscono i mozzi ed i ciclisti si oleano le ginocchia. Anche la scorsa primavera vi fu boom di Real... la Bianchi Real è ufficialmente regina della primavera!
Nei prossimi giorni altre Real verranno presentate, iniziamo questa rassegna con un'ottimo conservato del 1937 !
Ce la presenta un caro amico, Matteo da Reggio Emilia, che da mesi lavora su questo restauro conservativo che ne ha preservato il parafango bianco d'obbligo in tempo di guerra, così come lo era la gemma che in questo caso è stato aggiunta in seguito, ma che in origine questa Real non doveva avere (la Bianchi introdusse la gemma di serie solo dal 1939).
Per il resto complimenti per la scelta degli accessori, particolari ma sobri allo stesso tempo !
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Con l'occasione pubblichiamo alcuni estratti di un catalogo BIANCHI 1926:

martedì 22 marzo 2011

Gnutti

L'amico Renato ci mostra questo curioso reperto, un'asta dello sgancio rapido fabbricata dalla Gnutti !

Del tutto simile a quella realizzata da Campagnolo per il famoso Cambio Corsa (due leve), nelle foto qua sotto possiamo vedere le imprcettibili differenze che esistono fra la leva Campagnolo e quella Gnutti.

La Gnutti era una ditta celebre nella produzione di mozzi, e successivamente di sganci rapidi, per cui non appare strano che realizzò una propria versione di leva lunga per sgancio rapido, la domanda a questo punto è solo una, questo accessorio faceva parte di un kit completo di cambio a due leve di produzione unicamente Gnutti o era venduta singolarmente da abbinare alla leva deragliatrice del Cambio Corsa Campagnolo ?

lunedì 21 marzo 2011

Bianchi reparto corse Salvarani 1968

Sono partito diversi mesi fà con solo il telaio e con il compito di ridare vita ad una Bianchi del reparto corse utilizzata nella squadra Salvarani del 1968, il cui numero di telaio è 999433.
Fortunatamente la bici in origine era composta sostanzialmente da un gruppo completo Campagnolo Nuovo Record, per cui di non difficile reperibilità... l'unico mio sfizio fu la volontà di reperire il più possibile di componenti nuovi di magazzino... ed in parte ho raggiunto l'obbiettivo.
La particolarità di questo telaio è costituita dai terminali delle forcelle aperti, non sò quale fu la vera funzione di questa peculiarità, ma una prima bozza di questa caratteristica era già presente sulle Bianchi del reparto corse del 1964 (ai tempi di Venturelli). Altro tratto distintivo di questo telaio sono le congiunzioni che sono ulterioremente limate ed alleggerite molto di più di quanto già si facesse negli anni 50, in questo caso gli interventi di alleggerimento hanno toccato anche i forcellini (anteriori e posteriori) i quali sono stati abilmente alleggeriti con tanti piccoli forellini lungo la battuta dei mozzi.
Grazie ad una lunga ricerca fotografica ho individuato tutti i componenti che venivano adoperati al tempo su questo tipo di bicicletta, molti erano assolute novità, come il già citato gruppo Nuovo Record o come la sella in plastica Cinelli Unicanitor, altre provengono direttamente dal passato come il manubrio e pipa Ambrosio Champion.
L'unica licenza che mi sono concesso è l'adozione di altre parti alleggerite dai fori, come le leve del cambio, le maglie della catena e la corona della guarnitura, modifiche che ho introdotto per esaltarne le doti di leggerezza.
L'unico dubbio che rimaneva era assegnare questa bici ad un proprietario... analizzando decine di fotografie dei componenti della Salvarani del 1968 ho fatto dei paragoni servendomi di progammi di grafica per mettere in relazione, con le debite proporzioni, le bici raffigurate nelle cartoline dell'epoca con il mio telaio... dopo lunghe analisi credo che il ciclista che conduceva questa bicicletta fù Tommaso De Prà, discreto professionista il cui apice furono le vittorie in alcune tappe di vari giri, fra cui il Tour de France, il Tour de Suisse e la Vuelta de Espana, oltre a vari piazzamenti in altrettante manifetazioni internazionali e nazionali.
Alla ricerca di informazioni ha contribuito attivamente e con grande passione il caro amico Paolo Amadori, che ringrazio !

Per visualizzare altre foto cliccare qui:

venerdì 18 marzo 2011

Per il Giappone


I Blogghers si uniscono al dolore e al ricordo per le vittime del Giappone con una giornata di silenzio.

mercoledì 16 marzo 2011

Ciclobacchettata Racconigi - 8 Maggio 2011

Da anni ormai la primavera per noi ciclisti d'annata significa una solo cosa: Ciclobacchettata !
Si è sempre tenuta nelle campagne di Bra, ma ora giunta alla sua quarta edizione si sposta a Racconigi, all'ombra del suo magnifico castello !
La scorsa edizione nonostante il tempo infausto, la bacchettata ha registrato oltre 25 presenze con altrettante bacchette d'epoca, quest'anno la preregistrazione conta già gli oltre 30 partecipanti !
La filosofia è sempre la medesima: bici a bacchetta, passeggiate tranquille e buon mangiare !
Per tutte le info contattare Andre: a.galeasso@libero.it
oppure

martedì 15 marzo 2011

De Rosa 1968

L'amico Mario ci mostra le foto di una delle sue tante, quanto meravigliose, biciclette...una
De Rosa del 1968 conservata !
Pare che lo stesso De Rosa, nel vedere questo esemplare si sia commosso !
Telaio sublime... montato con gruppo completo Campagnolo Nuovo Record e manubrio Cinelli con pipa alleggerita al pantografo.

lunedì 14 marzo 2011

19 Marzo - La Milano Sanremo di Fausto e Gira

Il 19 marzo 2011 presso il Museo dei Campionissimi in occasione del passaggio della classicissima Milano-Sanremo si terrà un evento dedicato interamente all'omino di Novi, Costante Giraredengo !
Dalle ore 10,30 verranno presentate al pubblico le nuove attrazioni, si parte con la presentazione della ricollocazione degli storici busti dei Campionissimi (in passato posizionati nella piazza della stazione, e dopo tanti anni di attesa ora verranno posizionati davanti al museo), in seguito sarà possibile ammirare la gigantografia di Girardengo che verrà posizionata sulla vetrata di ingresso del museo, ed infine avverrà la grande presentazione della bici e delle maglie di Girardengo offerte dalla collezione privata dell'ex-campione alessandrino Giovanni Meazzo.

al contrario...

Un caro amico ci invia questa sua bicicletta a bacchetta con un'interessante manubrio roller dotato di leve al contrario, poste dietro al manubrio e non nella classica posizione frontale, una caratteristica questa, nota nella produzione Legnano a cavallo fra gli anni 1o ed i '20. Purtroppo in questo caso la bici non riporta nessuna traccia di marchi nè incisioni, si tratta senza dubbio di una assemblata locale per cui non possiamo risalire a nient'altro.

venerdì 11 marzo 2011

L'Intramontabile !

L'amico Loredano ci segnala il prossimo appuntamento con la cicloturistica L'Intramontabile, organizzata dall'associazione " Amici del Museo del Ciclismo-Gino Bartali" e facente parte del calendario del Giro d'Italia d'epoca !
Si terrà a Ponte a Ema (FI) l'8 maggio 2011 con partenza dalle ore 9:00 in via Chiantigiana proprio davanti al Museo, nella stessa via sarà allestita una grande esposizione di auto, moto e cicli d'epoca a cura del Camet Club. Al termine della corsa sarà servito un rinfresco a tutti i partecipanti !!
Per ulteriori informazioni consultate i dati presenti sulla locandina cliccandoci sopra.

Cambio Fiochi

Ecco un'interessante reperto, un cambio Fiochi del periodo fra gli anni 30 e i 40.
La cambiata veniva azionata con il tallone del piede che andava a premere sulle punte della grossa manopola in alluminio... facendo scattare il meccanismo la puleggia avanzava in corrispondenza dei 3 rapporti disponibili, un serie di blocchi all'interno del bussolotto mantenvano la puleggia in posizione, arrivati all'ultimo rapporto un'ulteriore pressione sulla manopola faceva ritornare la puleggia al primo rapporto grazie alla molla di ritorno posizionata fra il bussolotto e la manopola !

giovedì 10 marzo 2011

Bianchi Super 1936

Il buon Renato ci presenta la sua Bianchi Super del 1936.
Un bici conservata in maniera davvero ottimale e completa in ogni sua parte, un'ottima pietra di paragone per i restauri di ogni appassionato !
Della Bianchi mod.Super ne abbiamo già discusso ampiamente in questo blog, ma ne riproponiamo le doti principali di questa bicicletta, figlia diretta della celebre Bianchi R Super degli anni 20, da cui eredita il medesimo bellissimo telaio a congiunzioni invisibili, aggiornato con soluzioni più "comfortevoli" e dalla manutenzione più semplice, come ad esempio il sistema frenante che mantiene il medesimo progetto interno della R Super, ma con l'aggiornamento degli archetti, il posteriore riceve un sistema di regolazione più robusto, mentre l'archetto anteriore trova una collocazione esterna davanti alla forcella e non più posizionato sotto alla testa della forcella stessa.
Anche i parafanghi ed il carter assumono una forma più "moderna" e dalla migliore facilità di manutenzione, il carter diviene in tre pezzi dotato di disco e sportellino di ispezione, quindi viene abbandonato il carter in due pezzi, tanto bello quanto fragile e complicato nell'apertura.
I parafanghi hanno un profilo che ricorda quello dei parafanghi Bianchi degli anni '50, ma con una carenatura laterale minima, quasi impercettibile.
Questo esemplare è dotato di una particolarissima caratteristica, infatti il fregio sul manubrio, non è il classico fregio in dote alle Super e alle successive Impero, di forma ovale con l'aquila su sfondo blu e bordo bianco, questo visibile su questo esemplare è un fregio completamente su sfondo nero e dotato di una bandierina col tricolore italiano sul bordo superiore, inoltre la congiunzione tra i due bracci del manubrio -proprio in corrispondenza del fregio- veniva dipinta di nero (vi è ancora traccia visibile su questo esemplare), sia questa decorazione sia il fregio specifico con la bandierina era un omaggio al Ventennio Fascista ed è riscontrabile unicamente sui modelli Super del 1936.

mercoledì 9 marzo 2011

Bianchi Bersaglieri 1939-45

Ancora l'amico Giorgio, che dopo averci fornito un prezioso catalogo ci mostra la sua Bianchi del reparto bersaglieri ciclisti, databile verso la Seconda Guerra Mondiale.
Spesso pensiamo che il velocipedismo nel comparto militare italiano sia solo da limitare durante la Grande Guerra del 15-18, questo esemplare di Bianchi è la testimonianza che lo sviluppo di queste macchine è progredito nei decenni successivi al primo conflitto.
La sostanza progettuale è sostanzialmente la medesima, la bici è realizzata in maniera che risulti pratica al trasporto e robusta nell'utilizzo... infatti rimane una bici di piccole dimensioni, compatta e massiccia, pighevole in più punti per agevolarne il trasporto in spalla, sia nella fanteria come nel corpo dei paracadutisti. Tutte le parti soggette ad una manutenzione o smontaggio sono dotate di grosse manopole e galletti per consentire il lavoro con le mani nude senza l'uso di attrezzi specifici. Le piccole gomme sono sempre in gomma piena (con riportato Reparto Bersaglieri Ciclisti), per evitare forature e inconvenienti, ovviamente il tutto và a scapito del confort, ma le vibrazioni provocate dall'urto della gomma piena è attenuato dal gruppo delle sospensioni, che risulta il medesimo progetto della prima serie prodotta per la Grande Guerra, ovvero con una sospensione singola sul carro posteriore e una doppia sugli steli della forcella anteriore.
La frenata è affidata ad un contropedale Torpedo, discreto in termini di affidabilità, ma al contempo molto più comodo in termini di manutenzione e trasporto, infatti le bacchette e i cavi metallici sono sempre a rischio di rotture accidentali e soprattutto possono risultare pericolosi in determinate situazioni, ad esempio la guaina del filo metallico può impigliarsi nei rami o negli spazi stretti esponendo a rischi il militare.
Il manubrio, in precedenza con un classico profilo R, è stato sostituito con un manubrio compatto, quasi una sorta di "condorino", decisamente piu stretto per facilitare il trasporto in spalla ed evitare che le manopole urtino i dorso del militare.
Un'importante novità è caratterizzata dal gruppo luce, completamente integrato alla bicicletta, per evitarne la rottura e lo smarrimento... il fanale è integrato direttamente al canotto del manubrio, la manutenzione della lampadina è consentita grazie ad una ghiera zigrinata che chiude ermeticamente il vetrino, mentre la dinamo è solidate allo stelo della forcella anteriore.
La gemma posteriore fà la sua comparsa per la prima volta e trova la sua collocazione naturale saldata sulla scossa dell'ammortizzatore posteriore.
I pedali, che nel 15-18 erano a sega realizzati in ferro, ora sono in gomma piena in un solo pezzo con stampato il marchio Bianchi, sono privi di fori o buchi che possono riempirsi di fango e sporcizia.
La verniciatura rimane sempre di colore verde e ricopre la quasì totalità della bici, solo alcune parti fra cui i mozzi, il canotto reggisella e il contropedale, risultano con un patina scura, forse una forte cadmiatura.
Sicuramente questa bicicletta è un interessantissimo reperto da analizzare più a fondo, per questo è possibile consultare altre foto nel link qua sotto.
BIANCHI BERSAGLIERE 1939-45
Giorgio è alla ricerca di ulteriori informazioni riguardanti la storia e la funzione di questa bicicletta, se qualcuno ne sa di più è pregato di lasciare un preziosissimo commento, utile non solo al proprietario, ma a tutti gli appassionati di bici d'epoca !
Con l'occasione, Giorgio, ci regala un'altra serie di importanti documenti, in particolare di tratta di schede tecniche e propagandistiche che riguardano il comparto velocipedistico Bianchi durante il conflitto del 1915/18 !
SCHEDE BIANCHI BERSAGLIERE 1915-18

martedì 8 marzo 2011

Catalogo Ricambi Militari Bianchi 1942

Grazie a Giorgio, ecco un bellissimo catalogo di ricambi per Bianchi Militari (o da Bersagliere) del 1942 !

Grazie agli esplosi è un supporto utilissimo anche per chi deve restaurarne un'esemplare e per capirne la meccanica !


per visualizzare tutte le foto cliccare qui:




lunedì 7 marzo 2011

Ardita anni 40

Alessandro da Parma ci viene a presentare questa particolarissima bici di marca Ardita-Milano !
Una bici particolare soprattutto per le tubazioni del telaio... infatti come si può notare dalle foto, tutte le tubazioni partono dalle congiunzioni con la classica sezione cilindrica, ma nella parte centrale la sezione del tubo diventa esagonale !!! Ma non solo i grandi tubi del telaio posseggono questa ammirevole caratteristica, anche i piccoli steli del carro posteriore sono sviluppati col medesimo principio !
Notare anche le splendide congiunzioni a "fiamma" che foderano gran parte dei tubi principali del telaio!
E' fuor di dubbio che siamo davanti ad una bicicletta assemblata da sapienti mani artigiane.
Nulla è lasciato al caso in questa bicicletta, anche la veste estetica è stata selezionata con la cura del particolare -nero e rosso- l'eleganza del nero che veste gran parte della bici è screziato da un rosso passionale che ne esalta le caratteristiche peculiari come le congiunzioni, la carenatura dei parafanghi, la testa della forcella, il disco del carter, la scatola del movimento centrale e perfino gran parte della minuteria è stata trattata in questa maniera !
Conclude l'opera un paio di cerchi in legno ed una conservazione generale che ha dell'incredibile !