mercoledì 25 gennaio 2012

Coppi Fiorelli 1958-59


Proveniente dalla collezione Museo dei Campionissimi mostriamo questa spettacolare Coppi Fiorelli databile tra il 58 ed il 59, verosimilmente appartenuta al Campionissimo ed utilizzata nel suo ultimo anno di carriera alla Tricofilina, prima della sua prematura scomparsa nel gennaio del '60.
La bicicletta ha sicuramente qualcosa di "magico", mi reputo esperto per quanto riguarda la storia della Fiorelli e della Coppi, ma questa mi ha lasciato un pò perplesso e già da un primo sguardo si nota che è stata realizzata da un telaista d'elìte... ricorda vagamente la mano di Faliero Masi. 
La Fiorelli aveva un ottimo telaista all'interno dello stabilimento che si dedicava quasi esclusivamente ai telai di alta gamma e su commissione e per quanto ho potuto riscontrare tutti i professionisti e dilettanti che correvano con bici Fiorelli venivano seguiti da lui. Questa bici è stata certamente realizzata fuori dagli stabilimenti Forelli, e in pochi che hanno corso per Fiorelli si potevano permettere di pretendere un trattamento privilegiato... forse uno solo: Fausto Coppi. E le misure del telaio corrispondono pure 60 centro-fine, Coppi ha sempre usato telai di misura 61 o 61,5 ma verso la fine della carriera optò per telai un poco più bassi. 
Alcuni dettagli che la differiscono dalle Coppi (anche appartenute a professionisti) che mi sono subito balzati all'occhio, oltre alla fine lavorazione delle congiunzioni che appaiono meno grezze rispetto a quelle normali, sono l'occhiello posto sulla congiunzione della scatola del movimento centrale e soprattutto i rinforzi a triangolo posti all'interno dei foderi della forcella, tutti elementi che non sono presenti sulle normali bici Coppi. 
E' una bicicletta priva di numeri di telaio, allestita con tutto il meglio disponibile in quel periodo, a partire dal nuovissimo gruppo completo Campagnolo Record composto da mozzi in alluminio, serie sterzo, nuovo deragliatore anteriore, nuovi pedali e inedita guarnitura in alluminio con attacco a perno quadro. In alcune foto di fine carriera, quando Coppi corse per la Carpano e poi per la Tricofilina, si può notare che utilizzò questa guarnitura Campagnolo al posto della classica TA che lo accompagnò per gran parte della carriera.
Questo esemplare, inoltre, monta un inedito reggisella, forse realizzato dai fratelli Giamè di Torino progettato per lavorare su una sella Brooks con telaio inedito, opportunamente modificato per consentire una particolare escursione longitudinale grazie ad un lungo "binario" che inoltre consente un agevole accesso ai bulloni.
Non sono certo che questa bici sia appartenuta veramente al Campionissimo, daltronde certificare l'appartenenza di una bici è sempre complicato, ma gli indizi ci sono tutti e la bellezza della bici è comunque indiscutibile!

martedì 24 gennaio 2012

Catalogo Legnano 1937

Grazie al contributo di Francesco pubblichiamo questo catalogo Legnano del 1937, ricco di fotografie e stralci di giornali che celebrano le grandi vittorie sportive della Legnano !

Tempi d'oro per la Legnano, i suoi ramarri erano composti da fenomeni del calibro di Learco Guerra, Bartali, Di Paco e Tolmino Gios (che nel dopo guerra fondò la celebre bottega torinese).

CATALOGO LEGNANO 1937: CLICCA QUI!

giovedì 19 gennaio 2012

Lygie mod.Supremo 1949

L'amico Giorgio, ci mostra uno dei suoi recenti ritrovamenti, una Lygie modello Supremo fine anni 40 ottimamente conservata.
Bicicletta di gran lusso con freneria anteriore interna, mentre la posteriore -esterna- presenta un raffinato sistema di tensione a molla collocato all'interno di un bussolotto appena sopra l'archetto del freno.
Gli archetti dei freni hanno una prticolare forma con profilo spigoloso e sfaccettato, una soluzione cara anche alle Atala del periodo (Atala e Lygie facevano parte del medesimo Gruppo Cesare Rizzato).
Tutta la componentistica è marcata Lygie, così come lo sono le leve freno e il collarino dello sterzo.
I parafanghi a doppia astina sono del tipo carenato.
Questo particolare modello veniva proposto in due varianti di colore, Verde Lygie o nero ed in due misure, da 28" o da 26".

mercoledì 18 gennaio 2012

17 MARZO...SULLE STRADE DELLA SANREMO !

L'amico e scrittore del ciclismo eroico, Carlo Delfino, ci illustra un importante evento -di cui si fà promotore- dedicato a tutti gli amanti del ciclismo eroico che si terrà a Varazze il prossimo 17 MARZO.

La Sanremo a Varazze (il 105° anniversario della Classicissima)
Memorial Henry Pellisier

La manifestazione non prevede oneri di iscrizione ed è riservata a tutti coloro che desiderano presentarsi al via con mezzi meccanici ed abbigliamenti credibili antecedenti al 1930.
Sarà la prima occasione per ritrovarsi e sarà anche la primissima opportunità per collaudare mezzi meccanici e abbigliamento in vista del GIRO D'ITALIA D'EPOCA e delle altre pedalate storiche.
L’evento è fissato il 17 marzo, data in cui si disputa la Milano-Sanremo dei professionisti. L’inverno potrebbe ancora non essere finito, ma potremmo anche andare incontro ad una bellissima giornata di precoce primavera. Come si sa nel mese di marzo in Liguria il clima è ancora abbastanza incerto e volubile, tuttavia ci sono le condizioni ideali per una pedalata che tolga la ruggine e le “ragnatele” della brutta stagione, il tutto in un magnifico ambiente naturalistico costiero e in un contesto sportivo eccellente.

RITROVO ED ISCRIZIONE (gratutita)
ORE 9,30 c/o Kursaal Margherita Varazze
corso Giacomo Matteotti, 15 (Posteggio a 300 metri)

FOTO DI RITO E PARTENZA (ognuno mette il numero che desidera) ORE 10,15 alla volta di ARENZANO (Km 13 pianura attraversando il parco costiero dei Piani d’Invrea)

BREVE SOSTA CON FOCACCIA E CAFFE’ AD ARENZANO... la tappa di Arenzano è ancora in fase di definizione con l’amministrazione locale. (Non abbiamo deciso se ci sarà un circuito, un arrivo in salita, una sfilata cittadina con la banda….). Appena avremo notizie più precise e sicure lo comunicheremo a mezzo di questo Blog.

RITORNO IN QUEL DI VARAZZE CON ARRIVO PREVISTO ALLE ORE 12,15 (per i più allenati è possibile seguire, invece che il parco costiero, la Via Aurelia con gli strappi Classicissimi, tosti e ricchi di storia della Colletta e dei Piani d’Invrea, nomi che sono entrati nella storia della Classicicssima di primavera. La distanza è di poco superiore e pertanto l’arrivo dovrebbe essere più o meno contemporaneo…)

ORE 12,30 ANCORA FOTO, DISCORSO DEL SINDACO DI VARAZZE E A SEGUIRE RIFORNIMENTO ENOGASTRONOMICO “LEGGERO” A CURA DLLE ASSOCIAZIONI VARAZZINE (con, ad esempio, piatto di polenta e salsiccia, vino e focaccette) SEMPRE NEL LUOGO DEL RITROVO.

ORE 13,00 LIBERI TUTTI PER POTER ASSISTERE ALLA CORSA DEI PROFESSIONISTI CHE PASSA PROPRIO DAVANTI AL LUOGO DEL PRANZO.

DALLE 14,30 IN POI VERRA’ OFFERTO CAFFE’ PER TUTTI E POSSIBILITA’ DI SEGUIRE LE FASI FINALI DELLA MILANO SANREMO E IL SUO ARRIVO IN TV NEI NUMEROSI BAR CITTADINI IN PROSSIMITA’SEMPRE DEL RITROVO.

NATURALMENTE CHI HA ESIGENZA DI RIENTRARE A CASA SI RITENGA LIBERO IN QUANTO NON E’ PREVISTA (AL MOMENTO) ALCUNA CERIMONIA DI PREMIAZIONE.

CHI INVECE VOLESSE FERMARSI PER IL FINE SETTIMANA RICEVERA’ INDICAZIONI PRESSO ESERCIZI ALBERGHIERI A PREZZI STRACCIATI.

REGOLAMENTO
REQUISITI INDISPENSABILI: bici e abbigliamento d’epoca credibile (IMPORTANTE ANTE 1930) e spirito d’adattamento.
Nessun costo di iscrizione, è gradita però conferma di partecipazione
CI SI ISCRIVE AL MOMENTO. Se saremo in trenta BENE, se saremo in quaranta MOLTO MEGLIO. L’organizzazione è pronta a tutto ed è attrezzata ad accontentare tutti.
Gli atleti eroici sono considerati in escursione ciclistica individuale e devono RIGOROSAMENTE rispettare il codice stradale. La strada non sarà segnalata e gli incroci non saranno presidiati in nessun modo.

E’ allo studio nelle vicinanze del ritrovo una piccola mostra fotografica su Coppi in Rivera e sulla Milano Sanremo.

Per informazioni e chiarimenti Carlo Delfino 329-2071908

Anonima corsaiola !

Guido ci invia le foto di questa bicicletta da corsa nella speranza di saperne qualcosa di più... si tratta di una bici dalle caratteristiche anni 20, che però risulta essere marcata 30 sulle calotte del movimento per cui non è da escludere una datazione più giovane.
La bici è incredibilmente completa e perfettamente in linea con gli standard del periodo, montando componenti quali mozzo giroruota, cerchi in ferro stretti a profilo R, freni a fascetta e meraviglioso manubrio con pipa solidale.
La bici pare essere una artigianale, spicca subito alla vista la straordinaria somiglianza con una delle più gettonate ed ambite bici del periodo, la Bianchi M.
Somiglianza non solo limitata alle fattezze telaio, ma anche in certe componenti come la guarnitura che è la copia quasi esatta di quella Bianchi con la sola differenza dell'aggancio dello spider sfalsato.
Questa spudorata somiglianza farebbe pensare decisamente ad una bicicletta artigianale, in quanto è risaputo che ai tempi per emergere in un mercato molto affollato come il settore del velocipedismo, soprattutto nelle realtà di provincia, i piccoli marchi e gli artigiani di paese sfruttavano spesso e volentieri il blasone e l'immagine dei marchi più noti... storpiandone il nome o seguendo la falsariga dei modelli più prestigiosi.

martedì 10 gennaio 2012

Brambilla 1939

Dall'amico Mario, una rarissima Brambilla del 1939, marchio storico del panorama milanese.
Milano è universalmente riconosciuta come la culla dell'industria velocipedistica italiana, dagli anni 50 in avanti lo sarà a livello mondiale. Dagli anni 20 a Milano iniziano a nascere realtà industriali dalla produzione incredibilmente raffinata, Gloria, Taurus e Brambilla sono le più desiderate.
Grazie alla maestria dei propri telaisti e dei propri operai vedono la luce biciclette sensazionali, che saranno destinate a fare la storia del ciclismo, tra le linee produttive di queste industrie si formeranno i maggiori telaisti milanesi, i sarti delle biciclette, che si imposero per tutti gli anni 60 e 70. Brambilla fù una di quelle realtà che negli anni 20/30 posero le basi del prototipo della bicicletta milanese, una bicicletta curata in ogni particolare, un bici-scultura.
Questo esemplare di Mario non tradisce le aspettative, si tratta di un modello sportivo a freno contropedale Torpedo, ma presenta caratteristiche quasi da pista, a partire dalla raffinata testa della forcella, arrivano alle elaborate congiunzioni del telaio.

lunedì 9 gennaio 2012

Bianchi 1911

Di rientro dalle vacanze natalizie ci si rimette al lavoro... ed ecco che spuntano le prime novità 2012. Dall'amico Carlo una stupenda Bianchi a leve rovesce del 1911 !
Raffinato il sistema frenante posteriore !
Notare la decalcomania che porta la dicitura RINNOVATA, significa che questa bici fù soggetta a rimessa a nuovo (verosimilmente in Bianchi) in passato, nulla a che vedere con un restauro in memoria di tempi antichi, piuttosto si tratta di un esempio di come ai tempi nulla veniva buttato, l'oggetto era fatto per durare, a volte bastava una leggera rimessa a nuovo per concedere una seconda vita alla fedele bicicletta!