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mercoledì 11 giugno 2014

Legnano Mod.40 Sport 1951

Luigi mi scrisse diverso tempo fa, mostrandomi la sua Legnano sportiva del 1951, in buone condizioni, ma mancante di alcuni particolari. Dopo alcuni mesi di ricerca e lavoro ecco che la bici ritorna in strada con un buon restauro conservativo.
La Legnano mod.40 era, al tempo, il top di gamma da passeggio della marca lombarda e se la giocava ad armi pari con la diretta concorrente, la Bianchi Selvino. Riconoscibilissima per la tipica verniciatura bicolore con "fiamme" bianche che partono dallo sterzo. La componentistica era così composta, manubrio in ferro tipo Cinelli, mozzi FB acciaio flange alluminio, cambio a 3 velocità Simplex Campione del Mondo, carter sport aperto sul retro e pedali sport tipo Way Assauto con perno centrale intero marcato Legnano. 

venerdì 23 maggio 2014

Frejus Sport fine anni 50

Fresca di restauro conservativo questa bella bicicletta sportiva di marca Frejus databile tra la metà e la fine degli anni 50. Sicuramente non di gran pregio e rarità, ma certamente conservata in una maniera incredibile, rimasta al sicuro per oltre 50 anni in un magazzino. Inoltre è interessante la assoluta completezza, con tutta la componentistica marcata Frejus, a partire dai freni in acciaio Balilla marcati Frejus, come la sella, la barra dei pedali, la sella, la gemma posteriore, le leve freno e il campanello. Il tutto completato da un cambio a 3 rapporti Campagnolo Sport.
Molto curata anche l'estetica, vernice color champagne con dettagli sfumati di bianco attorno alle decal e al fregio di sterzo.
Insomma, si tratta sicuramente di uno dei rari esempi di bicicletta fine anni 50 realizzata ancora con la cura e la ricerca del particolare come era abitudine fare fino a pochi anni prima quando la bici era ancora il mezzo principale.  

venerdì 7 marzo 2014

Frera Sport anni 40

Da Carlo le immagini della sua bellissima e interessante Frera sport degli anni 40, verosimilmente antecedente al 1945, ma non posso averne certezza dato che è stata riverniciata.
Si tratta di una sportiva di gran lusso, come del resto lo erano quasi tutte negli anni 30/40, dotata di una guarnitura super alleggerita, quasi corsaiola, e con un cambio particolarissimo, già trattato su questo blog in un vecchio articolo, il cambio Fiochi prodotto dalla API e azionabile ruotando la grossa manopola in alluminio con il tallone del piede. Piccola parentesi su questo cambio, avendone uno anche io ho avuto modo di provarlo per un lungo tratto e posso dire che registrato a dovere è inaspettatamente affidabile e preciso, l'unico, grande, problema è il fatto che sia praticamente impossibile da azionare con addosso delle scarpette da ciclista con suola liscia, infatti la già complessa operazione di raggiungere la rotella del cambio con il tallone del piede viene messa ad ulteriore dura prova dal fatto che il tallone scivoli costantemente indossando delle scarpette da ciclista, pertanto ritengo praticamente indispensabile indossare scarpe con suola in gomma... tutto ciò mi fa pensare che questo cambio sia praticamente inutilizzabile per un uso corsaiolo.
Ritornando su questa Frera segnaliamo ulteriori componenti di lusso come i parafanghi in alluminio, il manubrio Ambrosio marcato Frera e a leve rovesciate abbinate a freni Universal 361666, infine una coppia di mozzi FB in acciaio/alluminio, anch'essi marcati Frera.







martedì 12 novembre 2013

Legnano mod.40 Cielo 1952ca

Mi arrivano le foto di questa Legnano mod.40 Cielo databile nella prima metà degli anni 50.
Un modello concorrente della Selvino della rivale Bianchi, rifinito molto bene e affascinante con le belle fiamme bianche che si diramano dallo sterzo.
Altro particolare interessante è il manubrio con passaguaina interno.
L'esemplare di questo articolo è privo del cambio, che da catalogo dovrebbe essere stato un Simplex Campione del Mondo.









martedì 29 ottobre 2013

Umberto Dei Superleggera S 1938

Da Marcello di Milano ricevo le foto della bici appartenuta al nonno e rimasta per oltre 40 anni in un vecchio fienile, si tratta di una splendida Dei Superleggera S, come recita ancora intonsa la decal sullo sterzo,  e marcata SL38 (quindi 1938) sulla calotta del movimento centrale.
Marcello ha curato il restauro conservativo personalmente, mantenendo tutto originale ed eseguendo un ottimo lavoro di conservazione.
Molto interessante è il forcellino posteriore praticamente da corsa, su cui è montato un cambio Simplex Champion du Monde con apposito supporto regolabile. Ovviamente vista la connotazione sportiva, largo impiego di materiali leggeri come l'alluminio per i cerchi.




mercoledì 5 giugno 2013

Una W e un telaio arzigogolato!

Davide ci manda le foto della sua bicicletta. Una bici con un telaio particolarissimo, con tubazioni fini e curve, di modelli simili ne ho ampiamente parlato in passato, cito i più famosi Bianchi Montebello e Maino Aerodyne.
In pratica erano modello sportivi con telai dalle forme avveniristiche, che incontrarono un timido successo nell'immediato dopoguerra, ma la produzione cessò presto e negli anni 50 solo alcuni marchi minori e assemblatori locali continuarono a costruire biciclette di questo tipo.
La bici che ci mostra Davide, è a mio dire ancora più bizzarra rispetto alle altre che ho potuto vedere in passato... è stata riverniciata grossolanamente e ciò non ci consente di vedere segni di marche, ma il portafanale reca una W tanto simile a quella utilizzata dal marchio Wolsit... e in effetti certe caratteristiche collimano con la produzione del marchio di casa Bozzi, come ad esempio lo stile dei parafanghi allungati o anche la forma della testa della forcella, molto simile a quella utilizzata da Wolsit in alcune sue bici sportive.
Insomma, attendiamo che Davide pulisca bene la bici per capire se davvero si tratta di una Wolsit, se lo fosse sarebbe la conferma che praticamente tutti i marchi blasonati proposero questi insoliti modelli nel primo dopoguerra!







martedì 2 aprile 2013

Bianchi Selvino 1953

Da Renato, un altro gran bel conservato... questa volta tocca ad una Selvino del 1953, conservata in una maniera eccellente, davvero difficile trovare un esemplare così ben conservato.
Le cromature sono eccellenti, così come la vernice completa al 100%, le decal sono perfettamente visibili e nitide, anche la piccola decal sullo sterzo che riporta il nome del modello è presente e visibile.
Altro elemento molto difficile de reperire sulle Selvino conservate sono i pedali sportivi con la B di Bianchi sulla gabbia. Arricchiscono la bici un bel gruppo luce Radsonne dell'epoca, un campanello Bianchi e una meravigliosa sella Aquila!