Spesso mi vengono sottoposte Real incomplete, taroccate e rimaneggiate, ma in questo caso vi sottopongo la Real dell'amico Giorgio, una bici di rara completezza e conservazione.
Una bici non ancora restaurata, ancora pregna di sette decadi di polvere e unto, ma nonostante ciò è già splendente e bellissima così !
Una bici che sarà utilissima per voi tutti, amici, impegnati in un restauro di questo modello. Aguzzate la vista, evidenziate i particolari, prendete nota degli accessori, perchè questa è una Real completa e originale al 100%, così come mamma Bianchi l'ha fatta !
Le condizioni eccezzionali di consevazioni evidenziano la giusta collocazione della cromaure e delle parti non verniciate, in questo caso: la costa del carter e il bordino del suo padellino ad esclusione dello sportello d'ispezione, la costola centrale dei parafanghi a sezione "pagoda" e ovviamente le solite parti comuni a tutte le bici come il manubrio, la testa della forcella, mozzi, e pedivelle.
Il parafango posteriore conserva ancora la tinta candida dovuta alle leggi in vigore in tempo di guerra, chissa se è la vernice di casa Bianchi oppure un aggiunta del proprietario.
Le manopole sono in osso, così come i manopolini delle leve freno, i pistoncini del freno sono con il classico inserto in bachelite nera (cliché Bianchi anni 30).
I pedali a quattro gommini sono quelli originali, così come la rarissima sella in lamina di cuoio fregiata di targhetta in ottone "Bianchi".
Il patacchino è il classico anni '30, con la rosa dei venti tricolore, mentre sul carter si può ancora notare la tenue sagoma della decal, a scanso di equivoci e nella sua corretta collocazione.
Completano il tutto un bel gruppo luce marca Dansi, anch'esso in linea con la normativa in vigore, appunto, in tempo di guerra, ovvero con fanale giallo a bassa emissione luminosa (per l'oscuramento, ndr)
Il parafango posteriore conserva ancora la tinta candida dovuta alle leggi in vigore in tempo di guerra, chissa se è la vernice di casa Bianchi oppure un aggiunta del proprietario.
Le manopole sono in osso, così come i manopolini delle leve freno, i pistoncini del freno sono con il classico inserto in bachelite nera (cliché Bianchi anni 30).
I pedali a quattro gommini sono quelli originali, così come la rarissima sella in lamina di cuoio fregiata di targhetta in ottone "Bianchi".
Il patacchino è il classico anni '30, con la rosa dei venti tricolore, mentre sul carter si può ancora notare la tenue sagoma della decal, a scanso di equivoci e nella sua corretta collocazione.
Completano il tutto un bel gruppo luce marca Dansi, anch'esso in linea con la normativa in vigore, appunto, in tempo di guerra, ovvero con fanale giallo a bassa emissione luminosa (per l'oscuramento, ndr)