Un bici conservata in maniera davvero ottimale e completa in ogni sua parte, un'ottima pietra di paragone per i restauri di ogni appassionato !
Della Bianchi mod.Super ne abbiamo già discusso ampiamente in questo blog, ma ne riproponiamo le doti principali di questa bicicletta, figlia diretta della celebre Bianchi R Super degli anni 20, da cui eredita il medesimo bellissimo telaio a congiunzioni invisibili, aggiornato con soluzioni più "comfortevoli" e dalla manutenzione più semplice, come ad esempio il sistema frenante che mantiene il medesimo progetto interno della R Super, ma con l'aggiornamento degli archetti, il posteriore riceve un sistema di regolazione più robusto, mentre l'archetto anteriore trova una collocazione esterna davanti alla forcella e non più posizionato sotto alla testa della forcella stessa.
Anche i parafanghi ed il carter assumono una forma più "moderna" e dalla migliore facilità di manutenzione, il carter diviene in tre pezzi dotato di disco e sportellino di ispezione, quindi viene abbandonato il carter in due pezzi, tanto bello quanto fragile e complicato nell'apertura.
I parafanghi hanno un profilo che ricorda quello dei parafanghi Bianchi degli anni '50, ma con una carenatura laterale minima, quasi impercettibile.
Questo esemplare è dotato di una particolarissima caratteristica, infatti il fregio sul manubrio, non è il classico fregio in dote alle Super e alle successive Impero, di forma ovale con l'aquila su sfondo blu e bordo bianco, questo visibile su questo esemplare è un fregio completamente su sfondo nero e dotato di una bandierina col tricolore italiano sul bordo superiore, inoltre la congiunzione tra i due bracci del manubrio -proprio in corrispondenza del fregio- veniva dipinta di nero (vi è ancora traccia visibile su questo esemplare), sia questa decorazione sia il fregio specifico con la bandierina era un omaggio al Ventennio Fascista ed è riscontrabile unicamente sui modelli Super del 1936.
7 commenti:
Complimenti al proprietario e'davvero un ottimo conservato,per quanto riguarda l'articolo ci sono da fare alcune precisazioni:la fascia nera era in onore al fascismo,il carter non e' in tre pezzi ma bensi' in due,infine i pedali sono si originali Bianchi ma dovrebbero essere di 2/3 anni piu' recenti.LESTER
@lester
In tre pezzi se consideriamo pure il disco... Se scrivo che e' in due pezzi c'e sempre il pignolo di turno che dice che il due pezzi e' il carter della R Super.
Riguardo la fascia nera l'ho scritto nell'articolo che e' dedicata al fascismo unitamente al fregio con la bandierina.
I pedali sono l'unica cosa che non e' originale di questa bici, come hai detto ti sono effettivamente più recenti, il proprietario li adeguerà al modello non appena troverà quelli corretti.
la fascia nera era già presente nel 35 ma senza il fregio a bandierina(solo 36)....per i pedali non è questione di anni,le freni interni bianchi hanno sempre portato i centro intero,tranne la super extra che portava quelli a trombetta e solo negli ultimissimi anni di produzione porta i pedali identici a questi ma con gommine bianche...
Livio(diolodato)
@livio
di fatti i pedali che ha montato Renato sono con la barra centrale con le calottine, per cui è più recente.. servono dei pedali con la barra centrale unica.
ma non è che sono più recenti del 36....scusa paolo ma le real normali che pedali montavano????sono i classici pedali economici bianchi...nn è questione di anni...certo che se uno và più indietro della prima metà dei 30 le cose cambiano ma qua siam già nel 36...
Livio(diolodato)
@Livio
vabbè la morale è la stessa ! questo è ciò che conta... ;-)
ciao ragazzi io ho una super del 33 conservata e di famiglia e vi posso assicurare che i pedali che ho smontato e che hanno il mozzo marcato b 33hanno la parte centrale con i tromboncini e non un pezzo unico un po come la real x intenderci. inoltre mi sembra di scorgere la filettatura dei cerchi nera e oro, a me risulta nera e rossa, tipo dei, comunque bellissima bici, complimenti
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