mercoledì 19 maggio 2010

Bianchi Raja '35

La mano di Paracorto si vede lontano un miglio... tutti i suoi lavori, totali o parziali, sanno sempre trasmettere quell'aria di "vissuto" o di "Vintage" come si suol dire oggi... la patina opaca che da sempre contraddistingue le finiture eseguite da Marco da Scandicci esaltano le forme della bicicletta, la fanno tornare fiammante, ma non danno mai quell'effetto da giocattolo plasticone che spesso contraddistinguono i restauri totali malfatti.
In questo caso una Bianchi Raja del 1935, ovvero la versione con ruote da 26" della Real.
L'amico George, il proprietario e vecchia conoscenza del nostro blog, con entusiasmo ci racconta quanto ami questa bicicletta, soprattutto con queste finiture!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Guarda guarda chi si rivede, la vecchia palloncina del 1935. Credo che questa sia stata in assoluto la bicicletta più malridotta, quanto a condizioni iniziali, che mi sia mai capitata, ruggine ovunque, carter sfondato, ect.ect... E' stata un osso duro, ma ne è valsa la pena. E l'amico George si è aggiudicato un pezzo raro come gli alberi di palissandro in fiore.

paracorto

Anonimo ha detto...

dimenticavo...le gomme da sole, autentiche Michelin baloon d'epoca ma seminuove, sono da cassaforte !

paracorto

Anonimo ha detto...

bella si.. ma le filettature sulle bici di lusso erano d'obbligo.
Peccato che il carter sia del 40 e il catarifrangente posteriore nel 35 non c'era.

Anonimo ha detto...

Sai com'è, io sono per un lusso minimalista, poco "carretto siciliano" tanto per capirsi. Sulla gemma hai ragione, ma l'avevo in casa proprio caruccia marcata Bianchi e al compratore è piaciuta così tanto... Sul carter in 3 parti con sportellino che dire, se non che era montato sulla bici, con tutta la sua bella ruggine imparentata. Dici che è del '40 ? Sorry, ma mi sono dimenticato di chiedergli la carta d'identità, non è educato chiedere l'identità ai pezzi di lamiera.

paracorto

Anonimo ha detto...

Le critiche se sai usarle diventano consigli, se non ti attieni a gli originali in futuro sicuramente confonderai le idee a chi ce le ha già poco chiare, il carter non è liscio ma ha un rilievo che in alcuni modelli è anche contornato da un filetto, ed è apparso nel 1940 con il catarifrangente posteriore e nello stesso tempo è sparito l'inserto nero al centro dei cilindretti delle molle dei freni. Detto questo visto l'impegno che ci metti potresti consultare i cataloghi che per fortuna della Bianchi ci sono tutti.
Specifico che non voglio fare polemica gratuita ma vista la mano che hai dovresti capire che un restauratore ha il compito di tramandare la storia e non di modificarla.

Stefano 89 ha detto...

Dai mi sembra inutile far polemiche, un restauro è anche possibile personalizzarlo... e lo dico io che sono un patito dell'originalità, della corretta posizione delle decal eccetera!
Senza entrare in discussioni filosofiche sulla possibilità di modificare o meno gli oggetti tramandati...

Poi mi permetto di correggerti sull'anno, queste novità appaiono alla fine del 1939, e i pistoncini con la bachelite proseguono fino al 1942, come dimostrano i cataloghi.
Sul carter non sarei così categorico, l'ho visto anche su Bianchi più vecchie... mentre il modello di carter precedente (in un sol pezzo) l'ho visto solo un paio di volte...

Anonimo ha detto...

No, io non accetto nessun compito da alcuno. Io restauro ciò che trovo e che mi incuriosisce, non ambisco a mettere biciclette in salotto ma cerco di imparare e perfezionare tecnica e metodo di lavoro. Se poi un carter dopo 80 anni non dovesse essere esattamente quello che con cui la bici uscì di fabbrica me ne faccio facilmente una ragione. Nel frattempo, come in occasione di questa Bianchi, ho imparato ad esempio a "ricostruire" un carter che 9 persone su 10 avrebbero gettato o lasciato così com'era. Queste sono le sfide e le cose che contano veramente per crescere, piuttosto che masturbarsi su cataloghi.
A dire il vero non so perchè perdo tempo a scrivere queste cose per uno che non neppure la dignità di firmarsi.

paracorto

Cecio ha detto...

Ma chi è questo spocchioso bontempone,che si atteggia come se fosse un ex meccanico della Bianchi ma che in realtà non sa nemmeno cambiare una camera d'aria...
Critiche di questo genere,talmente moraliste da essere velleitarie,mi fanno alterare...primo perchè se si sanno le cose si parla,altrimenti si cerca di imparare e poi magari si può azzardare una parola...si è qui per imparare,certe critiche,che palesano un'invidia avvelenata servono solo a gettare discordia e a sminuire un lavoro ben fatto.Secondo perchè le bici sono state concepite come mezzo di trasporto e di utilizzo e non come feticci da soggiorno,quindi come è risaputo,la necessità pratica può a volte privarci di alcuni dettagli.Terza e ultima cosa,per quanto riguarda la Bianchi,mi è capitato spesso di trovare su bici di tale marca particolari del sottomarchio Touring,senza parlare dei centoni cronologici(elementi di anni diversi su una stessa bici)
Inoltre esiste un abisso incolmabile tra i cataloghi e la produzione effettiva,molti modelli infatti non rientrano in essi,senza considerare che è assurdo pensare di ricostruire la centenaria e variegata storia della produzione bianchi attraverso una manciata di cataloghi.
Concludo che è possibile ottenere ottimi recuperi,ma il restauro perfetto non esiste,è solo un'illusione irrealizabile che s'insinua nelle menti di chi è abituato a osservare lavori già fatti,ma che personalmente non ha mai lavorato su queste cose.

Anonimo ha detto...

paracorto numero uno! giro tutti i giorni da 6 mesi su uno dei suoi pezzi da novanta e ogni volta che ho bisogno gli scrivo e lui mi aiuta. pensate che mi lasciò anche un barattolino di vernice per gli eventuali ritocchi(ps è quasi finito). perchè ad usarle le cose si consumano e poi si riparano, ma è impensabile riportarle all'originale. quello che conta è lo stile e Marco ne ha da vendere. ciao, Dario da Milano

kaiserschuetze ha detto...

Salve a tutti, cercando immagini di una Bianchi conservata che ho appena recuperato mi sono imbattuto in questa Raja.
Premetto che non me ne intendo un granchè ed ero convinto che la mia fosse un po' più vecchia.
Quali sono le principali differenze di modelli analoghi Bianchi degli anni '10?
e soprattutto.. come si fa a postare foto qui?
Grazie a tutti, Marco