martedì 22 gennaio 2013

Bianchi M 1914

Grazie a Claudio riceviamo queste immagini di una spettacolare Bianchi M del 1914, incredibilmente conservata!
La bici appartenenva ad un corridore genovese, tal D. Pontonato, il cui nome è riportato scritto a pennello sul tubo orizzontale, di cui però non vi è traccia sugli almanacchi, verosimilmente si trattava di un facoltoso appassionato o di un isolato. La bici nonostante sia completa e ottimamente conservata è stata aggiornata nel tempo, lo si nota dal gruppo freni che è stato aggiunto in seguito, difatti sulla Bianchi M nel 1914 era previso il freno anteriore a tampone, ne è rimasta una timida traccia sul manubrio, guardando bene si può notare che è ancora presente il supporto saldato da cui è stato rimosso il fulcro che consentiva alla manopola del freno a tampone di agire come leva, al posto di tutto questo in seguito (verosimilmente nei primi anni 20) è stato montato un gruppo frenante completo Bowden con ganascie e leve a fascetta.
Per il resto la bici si presenta come un catalogo vivente, completa in ogni parte, da notare la guarnitura e le due ruote libere con passo Humber, il manubrio marcato Bianchi sulla pipa, il forcellino speciale brevettato autoregistrante per il facile smontaggio della ruota, i pedali a centro intero con oliatore a lancetta e i bellissimi parafanghi a schiena d'asino con attacchi al telaio a fascetta, corredati dai piccoli galletti per il facile smontaggio. Anche la sella Brooks e i cerchi in legno si sono salvati dal tempo e sono rimasti fedeli al catalogo dell'epoca!
E' evidente che il proprietario amava molto questa bicicletta, dal modo in cui l'ha conservata e modificata nel tempo senza alterarne l'aspetto originario, anche quando negli anni 30 la Guerra impose la colorazione bianca del parafango ebbe l'accortezza di lasciare a vista la decalcomania.
Un vero spettacolo per gli occhi di tutti gli appassionati, con un ringraziamento per chi con l'amore per le biciclette ha saputo tramandare fino a nostri giorni una testimonianza concreta come questa Bianchi.

















14 commenti:

Livio da Cento ha detto...

...ho un principio di infarto

claudio alghisi ha detto...

Grazie Paolo.
Il mio amico Adriano, nipote dell'antico proprietario, sarà anche lui felice di vedere pubblicata sul tuo blog la bici che è riuscito a salvare in tutti questi anni.
Sto procedendo con una pazienza totale alla pulizia dei pezzi, curando al massimo di preservare ogni dettaglio.
Ti aggiornerò presto.

Anonimo ha detto...

Osservando bene la dentellatura dei pedali la bicicletta non sembra aver percorso molti chilometri, anzi si può dire neanche uno !! complimenti ...

Carlo A.

Goretex972 ha detto...

Dimel Gnack!!!!!!

Unknown ha detto...

nHumber ONE!!
meno male che l'ho vista a quest'ora così me la sogno stanotte.
Cosa sono le due fascette appena sotto la testa della forcella?sembra ci sia anche scritto qualcosa sopra. , Dario

Unknown ha detto...

nHumber ONE!!
meno male che l'ho vista a quest'ora così me la sogno stanotte.
Cosa sono le due fascette appena sotto la testa della forcella?sembra ci sia anche scritto qualcosa sopra. , Dario

P.De Sade ha detto...

@Dario,

sono strappachiodi...

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo una bici fuori di testa, una curiosità come hai fatto a dire che la bici è del 1918 ? non potrebbe essere del 14 ? Non conosco bene le bici da corsa e neppure questo mozzo anteriore perchè non ne ho mai visti, ma non è a calotte registrabili come era previsto per il 14 ?
Spiegami un po Paolo e grazie

riberios

P.De Sade ha detto...

@Riberios,

Hai ragione. a volte scrivo gli articoli mentre sto facendo altre millemila cose... la bici è del 14/15, come riporta anche il n° di serie... non sò perchè ho scritto 18!!! ;-)

Anonimo ha detto...

Paolo non capisco una cosa, il forcellino particolare posteriore , il famoso sgancio rapido, fatto così si dice che la M la montava nei primi anni 20, prima ne montava uno differente.
Ora abbiamo due bici questa e quella di Lorenzo che hanno caratteristiche, compreso il numero di telaio, antecedenti a questo periodo, epopure hanno il telaio per alloggiare questo sgancio primi anni 20.
Cosa dobbiamo pensare che la Bianchi per il servizio corse lo montava prima della grande produzione ?? proviamo a formulare delle ipotesi, perchè anche quella di Lorenzo è circa del 14.

Due indizi a volte fanno una prova......


riberios

Klako ha detto...

Effettivamente la bici rimane un po' un mezzo mistero.
Nel 14 il proprietario sarebbe stato un po' troppo giovane e mi viene da pensare che abbia comprato la bici usata (e poi fatto scrivere il proprio nome Domenico Pontonato) o che gli sia stata venduta già modificata.
Paolo forse mi potrà rispondere sul fatto che pare che i cerchi siano in una misura più piccola (il parafango e gli strappachiodi sono posizionati molto distanti dai palmer, anche se gonfiati).
Inoltre, a ulteriore conferma che la bici è del 14 c'è il manubrio che, oltre ad avere avuto l'attacco per il freno a tampone, mostra segni di una cromatura/ritocco a vernice argento successiva e si nota l'originale colore nero.
Le fascette degli strappachiodi non hanno scritte ma sono solo molto malfatte e rovinate. paolo te ne mando una foto, se ti può interessare.

Klako ha detto...


Cosa sono le due fascette appena sotto la testa della forcella?sembra ci sia anche scritto qualcosa sopra. , Dario

hai ragione. sulle fascette dello strappachiodi anteriore (le posteriori sono diverse) c'è scritto Cavalade, marca dello strappachiodi.
Klako

Anonimo ha detto...

E' uno spettacolo questa bici. Se penso che Carletto Oriani nel 1914 ( vinse il Giro d'Italia nel 1913, ma nel 1914 corse con la Bianchi ) pedalava su bici di questo tipo... beh... mi sembra di ritornare in tempo reale all'epoca!

medusa ha detto...

salve.. complimenti al proprietario per questa bellissima bianchi mod. M costruita per i dettagli che ha nel 1914. per il periodo di costruzione non ho tenuto presente il numero di matricola. saluto Medusa.