Questa bicicletta è una Ceriz anni '50, una marca prodotta dalle officine Rizzato (Ceriz è il risultato di un gioco di parole unendo le iniziali di Cesare Rizzato, il fondatore delle officine omonime), veniva spesso marcata CRP ovvero Cesare Rizzato Padova.
Questo esemplare di bicicletta popolare dall'aspetto anonimo, nasconde un trucchetto di tempi e usi ormai passati, quando il codice della strada era una formalità da grandi centri urbani e il ritmo della vita era scandito da lavoro e fatica... un semplice congegno che permetteva di frenare la ruota posteriore con il tallone del piede e quindi anche senza l'ausilio della mano... valido aiuto in tempi in cui ancora due terzi della popolazione italiana viaggiava a piedi e se era fortunato in bici... in bicicletta si andava al lavoro, si facevano le consegne, si portavano valigette ed ombrelli, quando il portapacchi non bastava bisognava utilizzare la mano che non reggeva il manubrio, quindi per frenare in sicurezza si escogitarono sistemi d'emergenza... questo esemplare ci dimostra uno di questi sistemi, niente di sofisticato, ma molto intelligente: il bilanciere che unisce le due bacchette del freno posteriore sul fulcro posto sopra al movimento centrale, è più lunga del solito, tanto lunga quanto basta ad ospitare una sorta di pedale, grande il giusto da consentire al tallone del piede di esercitare un pressione tale da azionare il freno posteriore!
9 commenti:
Accessorio molto strano... Di sicuro non può servire per frenate d'emergenza dato che appena levi il piede dal pedale la pedivella sx viene su causa del piede su quell'altra, impedendo di frenare, molto improbabile poi mollare entrambi i piedi se porti anche una borsa! Un po'poco pratico no? In conclusione penso sia studiato per le discese impegnative dove serve un freno più potente che quello al manubrio.Seconda spiegazione:creata per un invalido alla mano sinistra. Terza spiegazione: serviva a fregare soldi.
Massimiliano
Io l'ho già visto... era piuttosto comune, ovviamente non è "originale" Ceriz ma messo dopo...
Io l'ho già visto... era piuttosto comune, ovviamente non è "originale" Ceriz ma messo dopo...
Io l'ho già visto... era piuttosto comune, ovviamente non è "originale" Ceriz ma messo dopo...
OPS!
@Massimiliano:
il tuo dubbio è lecito, in effetti l'accessorio non eccelle per praticità... la tua riflessione sulla pedivella sinistra che sale sù, pone altri dubbi sulla comodità del freno, però una volta che la pedivella è ferma, con una certa abitudine credo che sia possibile andare a pigiare il freno col piede senza essere ostacolati dalla pedivella stessa, sopratutto se la bici è dotata di ruota libera e quindi la pedivella rimane ferma in posizione.
Discorso discese impegnative, questo accessorio agisce sul freno originale quindi sia che tu freni con la mano sia che freni col piede la potenza del freno è la medesima.
infine è molto probabile che sia una soluzione studiata anche per gli invalidi.
Bella particolarita' !
La scorsa estate tale congegno l'ho visto montato su una bianchi anni 30,ma non ho avuto modo di provarlo.
è una soluzione adottata da parecchie case costruttri e non a niente a che vedere con invalidi, sciacciando quella leva si azione una sorta di abs e si utilizzava sopratutto in discesa e quando si portavano bagagli a mano
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