mercoledì 26 giugno 2013

Lygie freni a tenaglia

Sì, lo so... è un pò un rottame... ma volevo comunque mostrarvi le foto inviatemi da Giorgio di questa particolarissima bicicletta Lygie, o di ciò che ne rimane di lei.
Una bici databile approssimativamente fra l'immediato dopoguerra  e i primi anni 50, ridotta in pessimo stato di conservazione e mancante delle ruote, ma sotto a quel suo aspetto decadente porta ancora i tratti di una bici di pregio!
Le congiunzioni sono finemente lavorate nel classico stile Lygie, con la particolare testa di forcella che in questo caso ricorda molto lo stile delle Bianchi da corsa.... ma il pezzo forte è la freneria, interna all'anteriore, dotata di particolarissimi freni a tenaglia, simili a quanto siamo comunemente abituati a vedere sulle Gloria Garibaldina o su certe Olympia. In pratica il sistema a bacchetta lavora sui cavallotti in maniera consueta, ma questi ultimi agisconso su porta pattini collegati ad un fulcro solidale agli steli della forcella, con questo sistema il pattino freno agisce sulla spalla dei cerchioni, come accade normalmente sulle bici sportive, è dunque probabile pensare che questa bici fosse dotata di cerchi in legno.
La connotazione sportiva di questa bici a bacchetta è riscontrabile anche dalla presenza del foro sul tubo obliquo per poter passare al suo interno la guaina di un cambio velocità, dunque la predisposizione per un cambio rende plausibile l'idea che il carter a pistola presente su questa bici sia originale. 





6 commenti:

Anonimo ha detto...

modello di frenatura molto interessante, sembra una fase di transizione da un modello "classico" di frenatura all' interno del cerchio e uno tipo sport ! bel ritrovamento. Carlo A.

Anonimo ha detto...

Ciao, sono il possessore della reliquia...monta cerchi stretti tipo r da 28 (almeno quello anteriore con mozzo Lygie è così). Provandolo, i pattino combaciano perfettamente con la spalla del cerchio.
Ciao! e grazie Paolo.

Anonimo ha detto...

io ne ho una simile completa di tutto , ma anche quella color ruggine. mi chiedevo che valore puo avere una bicicletta di quel genere e se vale la pena restaurarla. grazie Nicolò

Unknown ha detto...

Ciao Nicolò, sono il proprietario del pezzo di ruggine.
Non sono un grande esperto, ma col tempo anch'io ( nonostante la mia testa dura) ho imparato qualcosina.
D'altronde anche tu, come me e molti altri, pensi prima ai soldi e poi alla bici...non so quale sia la tua esperienza in materia, ma imparerai che il mondo delle bici d'epoca è molto strano...il valore delle bici, o della maggior parte di esse(togliendo le "Ferrari"), è davvero quasi sempre relativo.
Questo è un bel blog davvero, gestito da una persona giovane che ama in modo viscerale ciò che ha costruito con lavoro e pazienza, dedizione maniacale...e a ragione! Lo puoi capire se leggi ciò che scrive, oltre che a guardare le immagini delle bici ed i loro dettagli...per cui, potresti anche rivolgerti direttamente a Paolo (scrivendogli una e-mail), è sempre disponibile (lasciagli il tempo!!ih ih) a risponderti...è davvero bravo, almeno dalla mia esperienza.
Il punto di riferimento non è senza dubbio il mercato di internet...li ce n'è di ogni!!Anche se comunque ci si può provare, io l'ho fatto e spesso mi è andata bene devo dire.
Comunque tornando alla tua bici, io penso che il suo valore effettivo, un volta restaurata ex novo(mi par di capire che sia ruggine pura) non superi l'investimento che andrai a fare se decidessi di sistemarla. A me è stato detto tra le 700 e le 800 euro di spesa.Può essere che valga di più, potrei dunque essere in errore!
Tutto ciò per dirti che se la bici ti piace (tornando al discorso "tutto è relativo"), ed è una bella bici di lusso senza dubbio, allora vai col restauro, ma se pensi di ricavarne denaro a gogo...allora fermati! Questo sempre a mio modesto ed insignificante parere, intendiamoci!!!
Le Lygie son belle bici, abbastanza ricercate, ma non di eccessivo valore, soprattutto adesso che soldi ne giran per nessuno...ih ih ih!!
Io, siccome la bici mi piace , ho deciso comunque di sistemarla pian piano, vedremo cosa ne uscirà...ai posteri!!!
In merito a ciò ti chiederei se gentilmente non fossi disponibile a spedirmi qualche foto della tua bici, per dettagli (alla mia mancano alcuni pezzi)
Foto relative a: freni, ruote (sono r strette o sportive in alluminio o legno),carter e cambio, montava simplex tre velocità,mozzi, sul paraf. post c'è la gemma, la mia ha i fori per la predisposiz, e magari un paio di foto con la bici intera.
Questa è la mia e-mail: bel.gio75@gmail.com
Ciao Nicolò e... buon restauro!!!
Grazie, Giorgio

Anonimo ha detto...

Buonasera Paolo e Nicolò...le foto della bici (molto bella) mi hanno incuriosito molto, pertanto volevo sapere se avevate ultimato il restauro e se, in caso affermativo, potevate postare alcune foto del lavoro finito (o in corso d'opera).
Grazie

Marco

Fiorenzo ha detto...

dalla foto in grande sembrava meglio di ciò che ho visto dopo… comunque anch'io ho dei brutti anatroccoli! per la frenata... meravigliosa non c'è che dire. Spero in un bel restauro!