martedì 4 giugno 2013

De Dion Bouton 1895ca

Dalla fine dell'800 arriva in bottega questo elegante bicicletto. Restaurato circa vent'anni fà ha riposato in una cantina fino ad oggi, è bastata quindi una lucidatura alle nichelature e una pulita alla vernice per riportalo in buone condizioni. E' dotato di fregio De Dion Bouton, ma senza ulteriori conferme non voglio metterci la mano sul fuoco che lo sia veramente, le componenti infatti non sono marcate (ma la cosa può anche essere normale visto il periodo) e non avendo eseguito personalmente il restauro, non posso essere sicuro che il fregio sia originale o meno. Di sicuro si tratta di un ciclo molto elegante, curato nelle forme e raffinato nella meccanica, sintomo della bontà del produttore... facendo una ricerca su De Dion Bouton purtroppo non sono riuscito a trovare informazioni o foto di bicicletti di questo periodo, ma esaminando le foto di un triciclo a motore, chiamato Tricke, e prodotto dalla De Dion Bouton alla fine dell'800 ho potuto riscontrare alcune somiglianze. Il mistero rimane aperto, continuerò ad indagare, anche se bici così antiche non sono proprio il mio pane.
La bici come già detto è molto sofisticata considerato il periodo, il meccanismo del freno a tampone, completamente occultato dentro alla forcella è molto interessante e lascia la linea della bici elegante e pulita, mentre la leva del freno corre sinuosa lungo il manubrio dritto.
Le gomme sono stranamente piene, questo bicicletto è databile a cavallo tra la fine dell'800 e i primi 900, un periodo in cui la gomma pneumatica era pressochè diffusa, eppure i cerchi sono del tipo adatto a montare gomem piene...una scelta insolita... altro mistero da svelare.
La guarnitura è a passo humber e ha il classico disegno robusto e a cinque razze che caratterizzava molti bicicletti e Safety di quel periodo. 
Altra caratteristica interessante riguarda i pendenti del carro, sono nichelati e sono completamente amovibili, in pratica smontando la ruota posteriore e svitando il bullone della sella, i due pendenti si smontano in parti distinte.
Come già detto non ci sono marcature sul telaio, solo VC inciso sotto la testa della forcella e un numero di telaio posto sulla scatola del movimento centrale nell'ordine delle 23.000 unità.









2 commenti:

Anonimo ha detto...

la de dion bouton era all'avanguardia come fabbrica meccanica, Ferrari aveva copiato lo schema di ammortizzazione (tipo de dion) sulle barchette da corsa e gt fino alla fine degli anni '50 ! tuttavia la de dion bouton era arrivata a concepirlo su alcuni sottocanna già negli anni '20, questo testimonia che il collezionismo di bici d'epoca dovrebbe tenere in considerazione anche questi gioielli anzichè valutare cifre astronomiche delle bici che non hanno niente di particolare...

Anonimo ha detto...

Carlo Azzini