Lo scorso sabato in concomitanza con l'assemblea pre-stagione del Giro d'Italia d'epoca, si è tenuto l'evento "Il Mito Bianchi" organizzato dall'UVP, con la partecipazione dello storico Carlo Delfino e dei collezionisti Paolo Amadori e Paolo Tullini.
Un evento incentrato sulla storia del Reparto corse Bianchi, sulla scia dell'importante ritrovamento da parte di Amadori della valigetta del mitico meccanico Pinella De grandi.
Ero anch'io presente sul posto, peccato che le abbondanti nevicate che imperversavano su tutto il nord Italia mi hanno costretto a ripartire prima che l'evento iniziasse, mi sono limitato unicamente a visionare le stupende biciclette Bianchi, molte delle quali appartenute a campioni, presenti sul palco... lascio dunque la parola a Carlo Delfino, anima storica dell'evento, che ce lo racconta con la sua penna sempre entusiasta:
Grande giornata di ciclismo a Monticelli Terme. Il Mito Bianchi e Fausto Coppi sono stati
gli indiscussi protagonisti della kermesse storico-tecnico-culturale organizzata dagli amici dell’Unione
Velocipedistica Parmense (UVP).
Una decina di meravigliose biciclette Bianchi erano esposte
sul palco del Teatro Polivalente; meravigliose creature uscite dalle mani
esperte dei telaisti Bianchi nel periodo compreso tra il 1930 e il 1968. Alcune
di queste erano state “cavalcate” da Fausto Coppi in persona. Come facciamo ad
esserne sicuri? Perché i romagnoli Amadori e Tullini con le loro ricerche hanno
ritrovato i registri della squadra corse Bianchi, registri compilati
diligentemente dal mitico Pinella e conservati gelosamente dalla nipote Caterina.
Sotto una fitta nevicata, 150 appassionati hanno raggiunto
la deliziosa località termale parmense per portare un loro contributo
all’approfondimento del Mito Bianchi. Infatti non si trattava di comuni partecipanti
ma di autentici esperti in
materia, direi quanto di più ci possa
essere in fatto di super competenza.
Ma andiamo con ordine. Dopo l’intervento istituzionale del
Presidente Paolo Borelli e delle autorità politiche locali, Carlo delfino ha
fatto una breve presentazione dei due esperti che hanno illustrato con racconti
e diapositive il contenuto di questa famosa “valigia di Pinella” di cui si
favoleggiava e che adesso si è finalmente materializzata. E abbiamo visto
pagine dei registri corse Bianchi che facevano venire i brividi… abbiamo avuto
modo di visionare fotografie e lettere esplicative dei rapporti di Pinella con
Freschi, con Drali e con Faliero Masi, abbiamo capito cosa contenevano i
quadernetti con annotate le corse a cui
Pinella ha preparato prima le Frejus e poi le Bianchi, i rapporti che venivano montati, le pedivelle, il
tipo di ruote e la componentistica…..le sensazioni dei corridori all’arrivo… Un
vero orgasmo ciclistico. E mai, come si è soliti dire, questa volta gli assenti
hanno avuto torto.
Tullini ci ha anche raccontato per sommi capi la storia della Bianchi e la “work in progress” della
realizzazione del volume sulle biciclette di Fausto, volume edito da Ediciclo
(una sicurezza nell’ambito delle pubblicazioni specialistiche), cha sarà pronto
per la prossima edizione dell’Eroica . Purtroppo la nevicata quasi eccezionale
che si stava scatenando sulla pianura Padana ha consigliato “la ritirata” a chi
doveva tornare a casa, magari anche a più di 200 chilometri di distanza. Però quando si dice che la meta merita il
viaggio…
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