lunedì 25 febbraio 2013

Il Mito Bianchi

Lo scorso sabato in concomitanza con l'assemblea pre-stagione del Giro d'Italia d'epoca, si è tenuto l'evento "Il Mito Bianchi" organizzato dall'UVP, con la partecipazione dello storico Carlo Delfino e dei collezionisti Paolo Amadori e Paolo Tullini.
Un evento incentrato sulla storia del Reparto corse Bianchi, sulla scia dell'importante ritrovamento da parte di Amadori della valigetta del mitico meccanico Pinella De grandi.
Ero anch'io presente sul posto, peccato che le abbondanti nevicate che imperversavano su tutto il nord Italia mi hanno costretto a ripartire prima che l'evento iniziasse, mi sono limitato unicamente a visionare le stupende biciclette Bianchi, molte delle quali appartenute a campioni, presenti sul palco... lascio dunque la parola a Carlo Delfino, anima storica dell'evento, che ce lo racconta con la sua penna sempre entusiasta:

Grande giornata di ciclismo a Monticelli Terme.  Il Mito Bianchi e Fausto Coppi sono stati gli indiscussi protagonisti della kermesse storico-tecnico-culturale  organizzata dagli amici dell’Unione Velocipedistica Parmense (UVP).
Una decina di meravigliose biciclette Bianchi erano esposte sul palco del Teatro Polivalente; meravigliose creature uscite dalle mani esperte dei telaisti Bianchi nel periodo compreso tra il 1930 e il 1968. Alcune di queste erano state “cavalcate” da Fausto Coppi in persona. Come facciamo ad esserne sicuri? Perché i romagnoli Amadori e Tullini con le loro ricerche hanno ritrovato i registri della squadra corse Bianchi, registri compilati diligentemente dal mitico Pinella e conservati gelosamente dalla  nipote Caterina.
Sotto una fitta nevicata, 150 appassionati hanno raggiunto la deliziosa località termale parmense per portare un loro contributo all’approfondimento del Mito Bianchi. Infatti non si trattava di comuni partecipanti ma di autentici esperti  in materia,  direi quanto di più ci possa essere in fatto di super competenza.   
Ma andiamo con ordine. Dopo l’intervento istituzionale del Presidente Paolo Borelli e delle autorità politiche locali, Carlo delfino ha fatto una breve presentazione dei due esperti che hanno illustrato con racconti e diapositive il contenuto di questa famosa “valigia di Pinella” di cui si favoleggiava e che adesso si è finalmente materializzata. E abbiamo visto pagine dei registri corse Bianchi che facevano venire i brividi… abbiamo avuto modo di visionare fotografie e lettere esplicative dei rapporti di Pinella con Freschi, con Drali e con Faliero Masi, abbiamo capito cosa contenevano i quadernetti con  annotate le corse a cui Pinella ha preparato prima le Frejus e poi le Bianchi, i rapporti che venivano montati, le pedivelle, il tipo di ruote e la componentistica…..le sensazioni dei corridori all’arrivo… Un vero orgasmo ciclistico. E mai, come si è soliti dire, questa volta gli assenti hanno avuto torto.
Tullini ci ha anche raccontato per  sommi capi la storia della Bianchi e la “work in progress” della realizzazione del volume sulle biciclette di Fausto, volume edito da Ediciclo (una sicurezza nell’ambito delle pubblicazioni specialistiche), cha sarà pronto per la prossima edizione dell’Eroica . Purtroppo la nevicata quasi eccezionale che si stava scatenando sulla pianura Padana ha consigliato “la ritirata” a chi doveva tornare a casa, magari anche a più di 200 chilometri di distanza.  Però quando si dice che la meta merita il viaggio…  



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