La notizia è di quelle da far venir la pelle d'oca agli appassionati di ciclismo eroico... dopo 60 anni torna il temibile Muro di Sormano al Giro di Lombardia!
Il Muro di Sormano era stato introdotto da Vincenzo Torriani (storico organizzatore del Giro d'Italia) nel 1960 per rendere più selettivo il Lombardia. Il fondo dissestato e la pendenza proibitiva con picchi del 27% con alcuni tornanti con un dislivello impossibile costrinsero molti corridori a salire a piedi, immagini di primordiale ciclismo eroico, ma in salsa moderna!
L'edizione 1960 fu selettiva, ma la distanza dal traguardo di Milano consentiva di recuperare. Nel 1961 e nel 1962, l'arrivo venne spostato a Como, e la distanza ridotta influì pesantemente sul risultato finale.
Memorabili le imprese al Muro di Imerio Massignan e di Vito Taccone, ma soprattutto la grande prestazione di Ercole Baldini, passista e di stazza notevole, che nel 1962, segnò un tempo di ben 45" più basso del primato stabilito in precedenza dal ben più agile scalatore Massignan.
Per questi motivi, nel 1963, il Muro di Sormano fu abbandonato e si tornò a percorsi più tradizionali.
Furono proprio le vicende al Muro di Sormano che indussero l'industria ciclistica italiana a sviluppare e produrre gli ingranaggi da 28 denti.
L’ultima volta che il Muro di Sormano fece parte del percorso del Lombardia era il 1962 e vinse l’olandese Johannes de Roo che fece il bis l'anno successivo, ma il recordman della Classica delle foglie morte rimane saldamente Fausto Coppi che vinse cinque edizioni di cui quattro consecutive nel 1946 – 1947 – 1948 – 1949 e 1954.
Oggi il Muro di Sormano è meta di pellegrinaggio di tanti cicloamatori che ne tentano l'ascesa in memoria delle gesta eroiche nelle tre edizioni degli anni 60, il fondo è ovviamente stato asfaltato e impreziosito da un testo che elogia le gesta dei primi temerari ciclisti, inoltre sono stati impressi i tempi degli scalatori che hanno segnato con le proprie ruote i migliori tempi al Muro.
Non ci resta che attendere Settembre, nella speranza di poter godere di uno spettacolo di altri tempi... c'è da scommeterci che nel dopo-gara le critiche e le feroci lamentele non tarderanno ad arrivare.
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