Moreno, alcuni mesi fà ci mostrava la sua Bianchi Folgore del 1940, ed ora ci invia quelle della Ganna da corsa anni ’20.
Una bici che si porta dietro una storia singolare e simpatica, lascio quindi la parola allo stesso Moreno:
"Piccolo cenno storico della vita di questa bici. Appartenuta ad un corridore locale di cui sono a conoscenza del solo soprannome “Marin Busetu”. Corridore indomito, si vantava che una volta gli si scollò il tubolare anteriore dal cerchio, ma pur di finire la corsa non esitò a fermarsi e fissare il tubolare con delle strisce ricavate dalla pianta di granoturco.
Suo altro vanto era quello di possedere una bici Ganna. Finita la vita agonistica la bici è stata venduta ad un mio pro zio, il quale l’ha trasformata in bici da passeggio per recarsi al lavoro. Passata a suo figlio ha continuato a macinare km sempre per lavoro fino a quando non me l’ha donata e nel 2009 è tornata come era in origine. Incredibilmente ha conservato i cerchi di legno e il manubrio che sono ancora in otime condizioni e dopo il restauro sono tornati al loro posto. Il colore sono sicuro sia quello originale perché si aveva l’abitudine di riverniciare tutto non smontando niente , e all’interno dei tubi sella e sterzo era ancora ben visibile. Purtroppo i mozzi non sono originali perché andati persi e forse enche le pedivelle non sono originali."
Collegare una bici ad un nome o, per quanto piccola sia, ad una storia è il miglior regalo che un appassionato può desiderare... ci vediamo a Gaiole Marin Busetu !
2 commenti:
sono Carlo Azzini ci tenevo a dire che con questo articolo si riscopre un mondo nascosto che campa sui ricordi degli avi ciclisti che prima di noi hanno pedalato e che sanno meglio di tutti la storia particolare di queste pietre miliari del ciclismo complimenti al fortunato possessore
Complimenti!!!! Bella!!
non si possono avere piu foto? Mi piacerebbe vedere le congiunzioni della sterzo,la testa della forcella...
Thanks ;-)
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