giovedì 22 aprile 2010

Carnielli - telaio scatolato

Tramite l'amico Lorenzo, mi perviene questa incredibile bicicletta. Fin da subito ho riscontrato una somiglianza identica ad una bici esposta nella carrellata centrale del Museo di Novi, una Carnielli, primi anni 40.
Fantastico telaio a croce stampato !
Niente tubi, ma una sorta di doppio guscio scatolato... tecnica utilizzata anche al giorno d'oggi per molte applicazioni. Probabile che questo modello con tali caratteristiche non abbia avuto gran successo per via della complicatezza della sua realizzazione, la quale richiede saldature precise ed efficaci, eseguite da mani esperte e raffinate... 
Per il resto la bici si presenta con caretteristiche raffinate, ma pur sempre da bici comune: parafanghi carenati e carter con sportellino d'ispezione sono incorniciati da un bel color panna filettato da insolite filettature monofilo azzurre.
Un pezzo veramente museale e unico !

16 commenti:

Stefano 89 ha detto...

Molto bella!! Telaio tipo quello dei Motom...
Ho visto bici da bambino realizzate così, come la Giordani...

Mayno ha detto...

Molto molto particolare.. che meraviglia!

enzobici ha detto...

ciao, questa è una trionfo costruita dai fascisti per i fascisti, si usavano per le ronde sia questa che il tandem, ho avuto il tandem e anche quella da ragazzino,ho ancora le foto del restauro e del fregio , si usava molto il colore rosso guzzi con un solo filetto azzurro lungo il telaio, cerca museo dell'ambulante non ricordo la citta ,forse ravenna.. sono esposti diversi tandem trionfo

ciao a tutti enzo

P.De Sade ha detto...

Interessante questa tua testimonianza Enzo! Ma che tu sappia Trionfo era la marca o il modello? Ti dico questo perché questa bici ha la stessa decal Carnielli della bici identica e perfettamente conservata esposta al Museo dei Campionissimi...

marco ha detto...

Saluti,
notavo il cavo verde tra sorta interruttore e dinamo.
Era possibile fare scattare la dinamo (inclinarsi e agganciarsi alla ruota)
dal manubrio?
Mi sembra una soluzione intelligente, ma non la si vede al giorno d'oggi (a parte hub dynamo varie, quello è un altro discorso). ogni commento competente benvenuto...

firmato
un futuro appassionato di illuminazione su bicicletta (se riesco a comprarla)

P.De Sade ha detto...

come hai già intuito da te il cavo verde collega il sistema di rilascio della dinamo ad una levetta a scatto posizionata sul manubrio !

Corrado ha detto...

Salve a tutti, vi scrivo perchè avrei bisogno del vostro aiuto. Ho appena trovato nel mio garage una vecchia bici di un vecchio zio di mia nonna con su ben leggibile la scritta TRIONFO. Ho fatto delle ricerche su internet e il motore di ricerca mi ha portato su questa pagina. Leggendo i post mi sembra di capire che Enzo conosca questa marca (o modello) e che si tratta di una bici del periodo del fascismo. Sarei molto interessato ad avere qualche informazione in più anche perchè vorrei restaurarla, ma appunto su internet non sono riuscito a trovare nulla. Grazie mille per il vostro aiuto!
Corrado

michele ha detto...

salve a tutti , anche io come Corrado ho una bici uguale alla carnielli dell'articolo . solo che è nera con "decori" azzurri dorati e rossi . La bici ha il fregio di un aquila con la scritta Trionfo , i pedali , i mozzi , la sella , il lucchetto , la guarnitura e varie decalcomanie riportano anchessi la scritta Trionfo. Pensavo di restaurarla ma anchio non riesco a trovare nulla !!! ho chiesto qualche notizia ad una mostra scambio , uno non ha saputo dirmi nulla , l'altro mi ha liquidato con : si la conosco ne ho due , non vale un c.... poi aveva altro da fare ,,, bo!!!! spero che qualcuno di voi mi possa aiutare e ringrazio tutti anticipamente

Anonimo ha detto...

è una bici inglese triumph importata col nome italianizzato trionfo nel periodo fascista.
nulla doveva avere un nome straniero.
ne ho una grigia conservata e dovrei avere una fotocopia di una foto esposta con le moto triumph in una fiera italiana postfascio.
LODOVICO APPRENDISTA MECCANICO

P.De Sade ha detto...

Ciao Lodovico,

non escludo che in una qualsiasi maniera c'entri il marchio Triumph (licenza, brevetto, scopiazzatura, ecc...), però questa è di produzione tipicamente italiana. Componentistica e caratteristiche sono 100% italiane, non hanno nulla a che vedere con la produzione inglese.
Inoltre mi pare molto improbabile che in tempo di guerra, quando era in vigore una rigida autarchia si importassero prodotti dall'inghilterra.

Edoardo97 ha detto...

E' molto simile alle prime Graziella della Legnano , ha lo stesso telaio!

carlo ha detto...

bicicletta Trionfo epoca fascista fabbricata in Italia ..anche in versione tandem

Unknown ha detto...

Ho appena comprato un tandem trionfo rosso con i filetti blu... Devo lasciare il colore originale o posso riverniciarla,anche con lo stesso colore ma vernice nuova?

Unknown ha detto...

Scusate il valore

Unknown ha detto...

Buongiorno, scusate se disturbo ma sono nuovo e non so ancora come muovermi. Vorrei mettermi in contatto con Enzobici in quanto ho acquistato un tandem Trionfo e vorrei ristrutturarlo avendo a disposizione delle foto d'epoca e avere se si ricorda il nome/luogo del museo dove sono esposti. Grazie a tutti.

Anonimo ha detto...

io ne ho una da bambino e il logo riporta la sigla di TEODORO CARNIELLI, aimè parte del logo non è piu' leggibile ma riporta MODELLO AUTARC... NUMERO DI SERIE 3022 e l'immagine di due ali..