Sempre durante la retata giornalistica fatta al Museo di Novi ho scattato le foto particolareggiate della Bianchi da pista del 1967 appartenuta a Rudi Altig, il grande campione tedesco della Salvarani.
La bici passando di mano in mano ha sicuramente subìto del maneggiamenti alla componentistica, come ad esempio il manubrio e pipa regolabile 3T, bellissimo, ma sicuramente successivo all'epoca della bici, il resto invece pare originale, con qualche riserva per la guarnitura, mentre altre sono certamente originali come le ruote e la sella Ottusi.
Ma il bello delle bici da pista sta nel telaio e nelle sue meravigliose finiture, per cui evitiamo di soffermarci troppo sulle componenti e analizziamo il telaio.
La forcella è nel classico stile Bianchi, sotto la testa è ricavata la classica fresatura in corrispondenza del punto di rotazione del tubolare, per far sì che questo non vada a toccare, sul retro della testa è ricavato uno svuoto di alleggerimento dipinto in smalto blu, lo stesso trattamento hanno ricevuto i fazzoletti di rinforzo posti all'interno dei foderi della forcella.
Le congiunzioni del telaio sono ridotte al minimo indispensabile per tenere uniti i tubi e limate il più possibile per abbattere peso, sono talmente limate e fini che passando il dito fra tubo e congiunzione si sente a malapena lo "scalino".
Il resto del telaio non presenta caratteristiche dissimili dalle altre Bianchi Reparto Corse, forse l'unico dettaglio degno di nota è la strana nervatura del carro in corrispondenza del punto di scorrimento della corona, strana perchè è doppia... lo si vede bene in foto in quanto come consuetudine sono dipinti di blu, la prima, la più lunga coincide con la normale posizione in prossimità della corona... ma spostandoci di pochi centimetri verso la scatola del movimento centrale ne troviamo una seconda, più piccola e all'apparenza inutile in quanto in quel punto non scorre nulla che possa toccare contro il telaio, l'unica cosa che mi viene da pensare è una sorta di nervatura aggiuntiva per rendere piu rigido il carro in un punto potenzialmente delicato (??).
Ultimo particolare, il tubo piantone molto esile da 25, come evidenziato dal reggisella Campagnolo.
4 commenti:
ciao a tutti.una curiosita',a cosa si riferisce il numero inciso sotto la forcella?
è il numero di serie, che è riportato anche sul telaio... serve per accoppiare la forcella al giusto telaio.
ma è una peculiarità delle reparto corse?dove viene riportato sul telaio?fa riferimento al numero di telaio?scusate la mia curiosità ma ho una forcella bianchi con manubrio con dei numeri simili incisi...
Non è una prerogativa delle Reparto corse... molte Bianchi sono punzonate sotto la forcella... in questo caso il numero sotto la forcella è lo stesso riportato nel solito posto sul telaio.
Posta un commento