lunedì 11 gennaio 2010

La Rossa del '26

Restauro lampo, considerate le feste che mi hanno consentito di lavorarci pochissimo!
Questa Durkopp del 1926, bici da corsa o mezza-corsa, come preferite, è il tassello che mi mancava per la ricerca che sto portando avanti da circa un anno: decifrare la storia della Durkopp sul mercato italiano. Difatti è noto che questo importantissimo marchio tedesco abbia ampiamento foraggiato il mercato italiano con bici complete e componenstistica. I più grandi marchi mondiali esportavano le bici in tutto europa e nel mondo, ogni marchio proponeva le proprie bici con le caratteristiche pensate per il mercato interno per il paese di origine e non certo per il ristretto mercato dell'export, d'altra parte i clienti esteri potevano così sfoggiare un mezzo "esotico" dalle caratteristiche fuori dall'ordinario... le bici teutoniche non erano da meno, chiunque abbia visto una bici tedesca si è reso conto delle enormi differenze rispetto gli standard nostrani... 
La componentistica di questo esemplare è tutta marchiata Durkopp e mi lasciava poco spazio a dubbi, anche se però il telaio, ormai solo ruggine, era ancora un incognita.
Quest'ultima Durkopp, conferma totalmente la mia idea, su una fantomatica produzione italiana di bici di questo marchio, infatti oltre ad avere tutta la componentistica marchiata, conserva le flebili tracce delle anziane decalcomanie.. le quali citano inequivocabilmente: Durkopp !
..Mayno, nei giorni scorsi ha pubblicato un bel catalogo Perla, in cui è riportato un modello della marca Durkopp, che significa? la Legnano aveva i diritti per commercializzare in Italia questo marchio??
Torniamo a questo restauro, ovviamente conservativo. La pulizia profonda ha rivelato punzonature Durkopp ovunque, inoltre è emerso il suo magnifico colore rosso/amaranto, con tanto di decal Durkopp, il fregio è una sorta di nastro o pergamena intrecciata a formare una Z, su cui viene riportato il nome del marchio in stampatello e un'altra parola che pare essere Fabbrik...
Ho provveduto a sostituire il manubrio sportivo con uno più consono da mezza-corsa, modello North Road, inoltre ho rimosso l'unico freno posteriore Bowden (danneggiato e fragile) con un più sicuro "LAM" a fascetta, NOS degli anni 20/30, la leva freno fà parte del gruppo completo LAM. La sella è una bella F.N.I in cuoio.
Infine, un giro di nastro Gaslo e manopole in cartone pressato per una presa eroica.
Le scarpette bianche sono "Clément" da 28x5/8x1/4 .

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1 commento:

Stefano 89 ha detto...

UEEEEII!!!! Meraviglia delle meraviglie!!!! Questa te l'eri tenuta nascosta, eh?? Un gioiello, ne trovassi una anch'io così..... Ti invidio ;-)

Conservato stupendo!!!