martedì 29 novembre 2011

Cicli Mosè 1951

Ci ricolleghiamo al post precendente per mostrare il meraviglioso conservato di Giorgio, mantenuto con cura meticolosa da oltre 50 anni! Grazie anche ad uno spesso strato di vaselina, come ci ricorda Giorgio.
La bici come detto in precedenza è stata realizzata su misura nel 1951 -misura telaio 59 centro-centro- e aggiornata fino al 1959 con i migliori ricambi, il top dell'epoca.
Come ad esempio la guarnitura TA in duralluminio abbinata a pedivelle con attacco quadro Stronglight... Giorgio la vide per la prima volta sulla bici con cui Coppi corse il Tour del 1952 (la bici venne esposta per un breve periodo nelle vetrine della Bianchi) e ne rimase folgorato, a tal punto che nel 1953 prese il treno alla volta di Parigi solo ed esclusivamente per acquistare quella determinata guarnitura introvabile in Italia, ai tempi si può dire che Giorgio fù uno dei primi a montare una guarnitura di questo prestigio in Italia.
Il gruppo cambio è un Campagnolo Gran Sport con leve di comando al manubrio.
I mozzi sono a flangia larga realizzati dalla Campagnolo, i cerchi alleggeriti a profilo stretto Pista realizzati dalla Fiamme brev. Longhi.
Catena Brampton alleggerita e ruota libera Regina Extra Gran Sport Corse a 5 velocità.
Manubrio e pipa (da 10cm) in duralluminio Ambrosio Champion.
Freni Universal Extra mod 51 a sgancio rapido.
Movimento centrale e serie sterzo BS Bollea Saluzzo, i migliori dell'epoca preferibili anche ai Magistroni.
Pedali in alluminio FOM (Fonderie Officine Maritano)
Pompa Silca Impero marcata Mosè.

Nel tempo solo la mitica Brooks B17F (piu genericamente detta Brooks Professional) non ha retto lo scorrere del tempo e l'inattività, infatti il cuoio si è spezzato, per il momento monta una sella anni 60 in plastica.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

piuttosto senza sella !
mad max

Anonimo ha detto...

mi viene la pelle d'oca quando ripenso alla storia dell'ing.Giorgio che fece avanti e indietro da Parigi per assicurarsi le prime pedivelle a perno quadro. ipse dixit:"neanche a Pigalle sono andato, ero lì solo per le Stronglight. le ho prese e son tronato a Milano a montarle"

slotcar55 ha detto...

adoro le galmozzi , e questa è veramente speciale

Unknown ha detto...

Grande storia appassionante quella dell'ing. Giorgio .