Nel 1863, Mr George Pierce, si trasferisce da Friendsville a Buffalo inizia la produzione di rubinetteria, cavi metallici e gabbie per uccelli, fino al 1888 quando decide di convertire la produzione verso quello che pare essere il futuro della mobilità, la bicicletta!
Inizia con una linea di tricicli per giovinetti a scopo ludico. Poi anni dopo decide di fare il salto, e iniziano a produrre Safety Bike e infine bicicletti. E' l'inizio della George N. Pierce & Co. !
Fucina statunitense di veri capolavori a due ruote. E questo esemplare del 1910 ne è un esempio lampante. Ringrazio l'amico Gabriel per avermi segnalato questa bicicletta.
Si tratta di un modello di bicicletta acàtene o più semplicemente a cardano, un modello ibrido, pare infatti una versione da corsa, ma all'occorrenza il manubrio a bracci separati e regolabili può essere posizionato nella versione comoda da turismo!
Le caratteristiche peculiari non si limitano a questo, la forcella presenta quello che pare un blando sistema di sospensioni, a mò di balestra, con le due piastre sovrapposte, mentre carro posteriore troviamo un particolare sistema di ammortizzazione a pistone (non è chiaro se all'interno del bussolotto vi sia una molla o un sistema di ammortizzamento alternativo).
La fattura dei mozzi pare moderna, così torniti e aerodinamici, incredibile pensare che hanno già cento anni!
Inizia con una linea di tricicli per giovinetti a scopo ludico. Poi anni dopo decide di fare il salto, e iniziano a produrre Safety Bike e infine bicicletti. E' l'inizio della George N. Pierce & Co. !
Fucina statunitense di veri capolavori a due ruote. E questo esemplare del 1910 ne è un esempio lampante. Ringrazio l'amico Gabriel per avermi segnalato questa bicicletta.
Si tratta di un modello di bicicletta acàtene o più semplicemente a cardano, un modello ibrido, pare infatti una versione da corsa, ma all'occorrenza il manubrio a bracci separati e regolabili può essere posizionato nella versione comoda da turismo!
Le caratteristiche peculiari non si limitano a questo, la forcella presenta quello che pare un blando sistema di sospensioni, a mò di balestra, con le due piastre sovrapposte, mentre carro posteriore troviamo un particolare sistema di ammortizzazione a pistone (non è chiaro se all'interno del bussolotto vi sia una molla o un sistema di ammortizzamento alternativo).
La fattura dei mozzi pare moderna, così torniti e aerodinamici, incredibile pensare che hanno già cento anni!
8 commenti:
Fantastica. Questo tipo di manubrio regolabile era previsto come "optional" anche sulla mia Ariston (americana) del 1896. Infatti, sul catalogo, reperibile sul blog di Mayno, si vede un disegno del suddetto manubrio .
Domenico
Caspita ma è stupenda!! Mai vista una cosa del genere... il manubrio regolabile in quel modo è assolutamente geniale, la forcella tutta squadrata è un capolavoro di design, poi le pedivelle simili alle Taurus, l'ammortizzatore sotto la sella come le Bianchi da bersagliere..... è fantastica!
si concordo che sia una vera meraviglia... è un ricettacolo di raffinatezze unito ad una superba estetica, penso che sia tra le bici più bella mia viste.
Bici incredibile e design essenziale. Sembra quasi una moderna "fixed"!
Semplicemente: l'Eleganza. Splendida.
Stupenda bicicltetta!
Ignoravo l'esistenza di simili capolavori di tecnica.
Mi permetto di porre una domanda.
Che si sappia gli ingranaggi delle due coppie coniche sono a denti diritti o elicoidali?
Grazie.
Ciao Roberto, in questo esemplare specifico non sò dirtelo, però sostanzialmente le bici a cardano hanno i denti dei pignoni dritti.
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