lunedì 20 dicembre 2010

Barberis Torino

Sempre l'amico Virgilio ci mostra questa innovativa bici artigianale torinese, una Ciclo Barberis probabilmente anni 40.
La forcella con testa alleggerita non tradisce le origini torinesi, la forma infatti è del tipo tanto caro a nomi noti quali Beltramo e Vecchietti tanto per citarne un paio.
Anche il telaio presenta alcuni tratti tipici dell'alto artigianato piemontese, in primis le congiunzioni invisibili, per in questo caso l'innovazione e la maestria si palesano tutte nel raffinato carro posteriore, infatti oltre ai normali steli delle forcelle ne sono presenti altri due in posizione mediana, i quali ospitano il ponticello dove si và ad ancorare il freno posteriore, inoltre lo stelo del lato destro è elegantemente sagomato per lasciare spazio al carter a pistola, anch'esso di forma inedita, infatti è molto più corto del normale e la bordatura superiore non supera la metà del carro stesso.
Oltre alla conservazione ottima che lascia intravedere le originali decalcomanie, degne di nota sono il manubrio e la pipa in duralliminio Ambrosio, così come lo sono le leve freno.
Peccato solo non aver rinvenuto le ruote con mozzi originali... chissà se anch'essi erano marcati Barberis come lo sono le pedivelle ? Un coppia di mozzi leggeri SIAMT posso di certo colmare il vuoto, giocano sempre in casa Torinese.

1 commento:

Claudio J.Jhcm ha detto...

Ho notato che la presenza dei due steli posteriori aggiuntivi intermedi é da riscontrare anche nella Taurus Lautal del 1942 per signora, pubblicata qui il 01/09/2009, di proprietà di Stefano.

http://biciclettedecadence.blogspot.com/2009/09/lautual-20-lalluminio.html