giovedì 17 dicembre 2009

Legnano e le "Sport"

Un pò di sport non fà mai male... ed ecco che subito dopo la guerra, molti marchi si mobilitano per produrre un nuovo tipo di bicicletta, la bici sportiva. Già negli anni precedenti erano apparsi alcuni modelli di bici sportive, ma erano bici di grandissimo lusso derivate dai modelli da corsa e il prezzo era quindi decisamente elevato. Versioni tanto care che alla fine se le potevano permettere solo i più abbienti e le bici a "bacchetta", per tutti gli anni 30 e 40 rimasero regine incontrastate...
Con il finire della Guerra, c'era una nuova voglia di vivere, di togliersi qualche soddisfazione dopo la tristezza, l'economia si riprendeva e c'era voglia di rimettersi in moto... Mettiamoci dentro che Coppi e Bartali infiammavano le folle al passaggio del Giro D'Italia tra le rovine delle città italiane ed ecco che nasce una voglia di emulazione, una voglia di vivere, la ritrovata libertà di percorrere lunghe distanze: si diffonde la bici sportiva!
Bici leggere, freni a filo, dotate di cambio, accessori leggeri come i parafanghi in alluminio e i carter a pistola... 
La Legnano esce con questo modello, in particolare questa arriva dal periodo che va dal 1945 al 1948.
Stupenda la conservazione, stupenda la colorazione grigia intarsiata di filettature blu, i cerchi sono marcati Falk-Milano (ditta che forniva anche le tubazioni per i telai), monta un cambio Simplex a tre velocità per uso turistico, Sella Italia e faro Lince Sport con vetro giallo, retaggio della guerra appena passata. Tutto il resto è marcato Legnano. 
Inoltre ci riferisce Luca, che tutte le parti bianche sono ricoperta da una "pellicola" che risulta differente, al tatto e all'occhio, sia dalla cromatura, che dalla nikelatura perfino differente dalla cadmiatura in uso in tempo di guerra.
Mi sono documentato... ho controllato alcuni documenti della Legnano e ho trovato tra i listini che si offriva, con supplemento, l'Alluminiatura della parti bianche !
Ovviamente lo scopo primo era evitare l'ossidazione dei metalli, stessa funzione della cromatura, solo che l'alluminizzazione risultava molto più leggera del cromo! ...cose dell'altro mondo se pensiamo che si tratta di testimonianze di quasi 70 anni fà.

6 commenti:

Claudio ha detto...

Sella in crine di cavallo? Questa non me l'aspettavo, non é forse pelle di cavallo, altrimenti sarebbe una spazzola, no? Lumi, per cortesia, che qui ci perdo la testa, mi par strano che sia di crine !

Claudio

P.DeSade ha detto...

No no ! E' in cuoio, ma l'imbottitura e' in crine di cavallo! ;-)

Claudio ha detto...

Ben detto, ora i conti tornano ;-)

Claudio

Anonimo ha detto...

salve io ho una bici cm questa ma senza cambio è praticamente uguala. cm si chiama è una legnano..

Unknown ha detto...

A me manca la sella e la parte centrale del carter.

Unknown ha detto...

Bellissima, l'alluminatura è una sorpresa, ho una Wolsit dello stesso periodo, adesso capisco il perché della "strana" cromatura. È possibile sapere il seriale?