martedì 22 dicembre 2009

Cambio Monviso

Un altro tassello della rassegna storica e censimento sui cambi di velocità che hanno caratterizzato il periodo pionieristico della nostra industria ciclistica. Oggi parliamo del cambio Monviso prodotto negli anni 40 del dopoguerra.
Chiaramente inspirato dal ben più diffuso Campagnolo "Due leve", il Monviso, come altri cambi di velocità nati in quegli anni voleva risolvere l'annoso problema che caratterizzava il Campagnolo, ovvero il dover retropedalare per deragliare la catena. Il Monviso, avendo il deragliatore posto sotto il forcellino, dove la catena "entra" sui pignoni, consentiva di cambiare rapporto continuando a pedalare.  Progettualmente risulta molto complicato, formato da molte parti che nel complesso danno una sensazione di fragilità, un'eventuale rottura di qualche piccola parte poteva danneggiare completamente il cambio.
Nella pratica il cambio è composto da due lunghe leve fissate al pendente destro del telaio, una serviva per salire di rapporto e l'altra per tornare indietro. Le leve di comando sono collegate ad una scocca di alluminio a cui è collegata anche un tendicatena a puleggia che mantiene la catena alla giusta tensione, a differenza molti altri cambi analoghi (come ad esempio il Vittoria o il Cervino, per citare i più noti) il tendicatena tende la catena dal basso, la catena passa tra la puleggia che rimane sopra e la leva del tendicatena che rimane sotto la catena.

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