Nel giorno in cui, segno l'ennesima tacca sulla carta d'identità, vi omaggio dell'ultimo approfondimento fatto sulla futuristica quanto misteriosa Bianchi del 1948, che trattammo qualche settimana fa.
In quella situazione, tentai di analizzare le forme avveniristiche di quella Bianchi, così ispirate alle cruiser americane, alle loro motociclette, chissà se furono proprio i soldati americani presenti nel dopoguerra in Italia a dare il via a questa moda così moderna e anticonformista?
Qua sopra vi allego una bella pubblicità anni 50, della statunitense Scwhinn, la marca di bici più famosa negli Stati Uniti, si nota la grande somiglianza che le bici avevano con le motociclette, inoltre è assai utile come metro di paragone per le versioni di bici che stiamo analizzando in questi articoli.
Difatti, nell'immediato dopoguerra molte grandi marchi e subito dietro pure alcuni piccoli, iniziano timidamente a proporre biciclette molto particolari, con uno spirito comune.
Tra le foto potete vedere alcuni esempi: la prima (in grigio) è la mitica Maino Aerodyn: dotata del solito telaio curvo, freni a tamburo e manubrio in alluminio. Più sotto (in nero) una Cicli Pastore, un artigiano alessandrino, che chiaramente ispirato dalla Maino, produsse un modello simile e con le medesime caratteristiche.
Tornando alla Bianchi, che ci incuriosì nel vecchio post, mettevo in dubbio l'autenticità del manubrio, sostenendo che in probabilmente dovesse montare un Ambrosio in alluminio, invece con sorpresa l'amico Paolo da FE ci invia le foto (le ultime in basso) di un modello analogo dotato di manubrio originale, nonostante siano poco chiare si può notare che è il medesimo manubrio in uso sui modelli Lido e Varazze, dotato di patacchino smaltato con l'aquila.
Mancano ancora alcuni tasselli per risalire alla storia di questo particolare e raro modello di casa Bianchi, spero presto di ricevere qualche dato da voi lettori!
16 commenti:
E bravo Paolo!!
e , se ho capito bene, auguri!!
quanti per gamba?
12??
ciau andre
eh si 12 per gamba! domenica prevista abbuffata a tavola e in bottega ! preparati... ;-)
AUGURI!!!! :-)
Fantastica anche quella di Paolo da FE!!!!!
Il manubrio che monta (antenato del condorino) è detto piega Valencia, ed è identico a quello della mia Bianchi del 1942!!
Bisognerebbe trovare i cataloghi 1947-48-49-50 :-) secondo me sul 1948 spunta fuori questo modello...
Comunque Paolo hai visto il catalogo Bianchi 1946 circa che ci ha procurato l'amico Bilvio??? Modello Icaro superleggero a bacchetta, da far invidia alla Taurus Lautal!!
Ah dimenticavo di dire che tempo fa passò dal mio ciclomeccanico una bici simile alla Pastore (era una Speroni di Vigevano) ma con tutti i tubi del telaio ancora più curvi!!! Era davvero bella, cambio Simplex a due rotelle, carter a pistola smontabile in due pezzi, cartellino in metallo sul parafango anteriore con scritto "SPERONI"... ma non l'ha voluta vendere... :(
Se mi ricapita ci riprovo!! ;)
I nomi delle pieghe manubrio (Valencia, Torino, ecc...) sono, a mio avviso, poco attendibili perchè erano nomi dati ai propri modelli da una azienda produttrice... non credo fossero nomi "universali"...
La Icaro la scrutavo proprio oggi, molto interessante quanto rara...
Per i nomi penso invece che fossero universali, Picchio mi ha parlato di questa storia dei manubri parlandomi di un manubrio "Tirolo" che ho montato su una Olmo da donna, ad ogni modo chiederò conferma.
Buon compleanno Paul, 24 è un'ottima annata.
E' giusto come dice Jim, sono universali!!! Torino, Tirolo, Valencia...!! :P
Vedendo i vari cataloghi (Fabbre&Gagliardi, Provini, Rizzato, ecc..) ho notato che ogni marca adottava il suo nome... l'Ambrosio adottava nomi come Torino, Tirolo, Valencia, ecc.. considerato che l'Ambrosio sta ai manubri come la Bianchi alle Bici e la Rolex agli orologi e molto probabile che divenne di uso comune chiamarli come li chiamava la più grande marca italiana... Ad esempio l'Ambrosio in listino chiamava un suo particolare manubrio R, mod."Bergamo", quella particolare forma di manubrio fù brevettata dalla Confalonieri, difatti io ho sempre sentito chiamare quel manubrio "modello Confalonieri"...
Paolo,
24 mila AUGURI per i tuoi 24 anni!
Ciao!
paolo da fe
Tantissimi auguri a Paolo per i suoi 24 anni. L'unica cosa è questa: quando parla di bici d'epoca sembra che ne abbia almeno 100, conosce tantissime cose interessanti ed è un piacere sentirlo parlare (senza nulla togliere all'idolo Stefano89 che rimane l'enciclopedia della bicicletta)....
ancora auguri Paolo
CARLO
Ti ringrazio Carlo, ma fidati che quello che sò l'ho imparato da tutti voi.. questo blog nasce da tante nozioni messe assieme e raccolte dall'esperienze di molte persone, poi la passione fà il resto e mi stampa nel cervello queste informazioni preziose! Inoltre nulla di ciò che scrivo è legge, la possibilità di commentare è proprio per arrichire ciò che è riportato nel mio scritto, e perchè no, correggerlo! In molti post avete commentato e corretto degli errori tecnici, il testo del post non è stato modificato apposta, così che il lettore possa capire come l'esperienza di tutti, grazie all'uso del commento, è utile a costruire e migliorare questa "piazza" dove scambiarsi esperienze!
P. De sade
carissimi,
ho fatto un blog sulla mia bianchi freni a tamburo....
qualcino riesce a darmi una mano???
ecco il link:
http://lele-bianchifrenoatamburo.blogspot.com/2010/09/bici-bianchi-con-freni-tamburo.html
copia e incolla su barra browser
grazie
Eh hai fatto un blog per una sola bici?? :-P
Comunque non è un bicicletta, è un ciclomotore!! Bianchi Aquilotto, mancano serbatoio, motore a rullo e forcella a parallelogramma molleggiata!
Direi, dalla gemma e da altre caratteristiche, che siamo intorno al 1952-1955.
nooooo....e io che pensavo chissa' che cosa...vedevo strane predisposizioni sul telaio e non capivo......
grazie mille delle info ma non capivo un cavolo.....
sai indicarmi zona torino chi vende bici bacchetta a buo prezzo??
grazie mille ancora
lele
Non sono di Torino... non ti so dire :-)
Ciao, è una Bianchi Montebello del '48, una delle mie bici preferite. Se è proprio lei, deve avere i parafanghi in alluminio. Per caso non è che le venderesti? Quelle della Bianchi, intendo.
Grazie
Fiorenzo
colombig947@gmail.com
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