Lorenzo da Pisa ci invia le foto di una Bianchi Cesare dei primi anni 40, nella configurazione ricorrente in quegli anni di Guerra, ma che non corrisponde propriamente a quanto riportato a catalogo... ne avevamo già parlato in altri post di questa strana variante di Cesare dotata di parafanghi dalla sezione "millerighe" e in questo caso anche dalla colorazione bicolore nei toni del grigio.
Ma la particolarità di questo esemplare che mi lascia davvero incuriosito è il disegno realizzato sul tubo obliquo, due lettere FS sovrapposte, la F in rosso e la S in blu rifinite da sfumaure bianche ed incorniciate tra due nastri stilizzati di colore azzurro cielo.
Questa decorazione, sicuramente realizzata a mano, pare un vezzo troppo frivolo quanto improbabile a decorare una bici normale e per di più dei tempi di guerra, mentre decorazioni del genere si riscontrano con più facilità in alcuni casi di bici appartenute a persone di spicco, nobili e benestanti.
Lorenzo ci racconta che la bici proviene dalla zona di San Rossore, frazione di Pisa, proprio in quel San Rossore dove Vittorio Emanuele II di Savoia aveva una grande tenuta di caccia e dove con tutta la famiglia amava passarvi l'estate e l'autunno.
E se quel FS fosse la sigla di Famiglia Savoia? ...pare che nella immensa tenuta lavorassero moltissime persone, tra guardiacaccia, mezzadri, manotentori oltre che parte della corte e della cerchia reale e governativa (...proprio in questa tenuta nel 1938 il Re firmò il famoso decreto che sancì una delle più grandi vergogne dell'Italia "l'entrata in vigore delle leggi Razziali sul territorio Nazionale").
Dunque non sarebbe improbabile se all'interno della tenuta vi fosse un nutrito parco bici a disposizione della corte per gli spostamenti interni, sarebbe stato dunque logico pensare che come avveniva in contesti simili, ad esempio i grandi stabilimenti industriali, le biciclette fossero contraddistinte da fregi o targhe, è inoltre risaputo che la Bianchi era fornitrice ufficiale della casa Reale, fin dal lontano 1895 quando Edoardo Bianchi fù invitato dalla Regina Margherita al Palazzo Reale di Monza per essere introdotta all'uso di quella innovativa macchina che era l'allora bicicletto.
Sono supposizioni, questo è certo, FS potrebbero benissimo essere le iniziali di qualche vanesio Podestà o personaggio di spicco del tempo, ma le coincidenze ci sono e il pretesto è buono per parlare un pò della storia della tenuta di San Rossore, che tralaltro, consiglio a tutti di visitarne il parco perchè è veramente spettacolare!
PARCO TENUTA DI SAN ROSSORE
3 commenti:
Mi pare che particolari come i parafanghi e i manopolini dei freni siano più vecchi di questa bici, sembrano anni 30.
Possibile che fosse stata assemblata con rimanenze di magazzino? sul catalogo la Cesare è diversa.
Piero
@Piero,
C'è scritto nell'articolo che questa è una versione di Bianchi Cesare tipica del periodo bellico che per una motivazione poco chiara non corrisponde al catalogo. In merito al tuo dubbio sull'epoca, ti confermo che è primi anni 40.
Scusate è uguale alla mia però la mia a una targa al centro del manubrio con un numero stampato e scritto Fs sotto ferrovie statali ed infatti lo trovata in un binario dismesso vicino ad un magazzino.. Quanto può valere ?? Dentro il blocco pedali che io o smontato c'era un foglio di carta dura con scritto il numero di serie e anca la marca mi pare.. Quanto porrebbe valere??
Posta un commento