Questa Beltramo dei primi anni '40 è un piccolo regalo per gli amici torinesi e zone limitrofe... in particolare all'amico Max, la cui ultimazione del restauro della sua Beltramo del '34 è attesa come la pioggia nel Sahara (vero Max !?).
Beltramo è stato uno dei grandi telaisti e costruttori di bici da corsa torinesi, attivi negli anni d'oro tra il 1930 e gli anni 50. Uno dei primi ad impiegare in maniera diffusa la saldatura a congiunzioni invisibili tanto da diventarne il marchio di fabbrica, annoverando Beltramo fra i maestri telaisti.
Beltramo nonostante fosse un artigiano con una piccola bottega ebbe un notevole successo sul mercato nazionale, non è difficile reperire biciclette del suo marchio in giro per l'Italia, e i tratti distintivi del marchio saltano subito all'occhio, come in questo esemplare: le già citate congiunzioni invisibili, la testa della forcella piatta, l'abbondanza e l'insolita posizione degli ingrassatori e l'inconfondibile azzurro metallizzato Beltramo. Nelle foto seguenti si può notare l'oliatore del movimento centrale posizionato insolitamente proprio sulla saldatura a cavallo tra in tubo piantone e il tubo obliquo del telaio, mentre sempre nelle foto sotto si può vedere il secondo ingrassatore posizionato sul retro del tubo di sterzo. La dotazione di questo esemplare è arricchita da stupendi parafanghini in legno, il posteriore dotato di occhielli per ancorare, tramite due cinturini, i tubolari di scorta.
Il gruppo freni è un Universal mod.39 (brev.361666), mentre il cambio è un Simplex Campione del Mondo.
Il gruppo freni è un Universal mod.39 (brev.361666), mentre il cambio è un Simplex Campione del Mondo.
10 commenti:
Mamma mia, qui si parla di un telaista coi baffi!! Ormai mi sto facendo un po' di esperienza, e questo è uno dei più fini e bei telai che abbia mai visto...! Max al lavoro, voglio vedere così anche la tua!!
...tempo al tempo ragassuoli! "^_^
non mettemi fretta che mi agito!!
Ohi Paolo lo noto solo adesso!! Quella dietro la Beltramo, nella seconda foto, è una Taurus in alluminio come la mia!! Se hai la possibilità, mi fai qualche fotina per favore?? Grazie!! ^_^
Ciao Paolo ,mi permetto un piccolo appunto , è improprio parlare di congiunzioni invisibili , in quanto queste non venivano usate , ma i tubi venivano saldati (brasati...) testa contro testa ad ottone, generalmente !!!!
franck
Franck, quello che dici è giustissimo e corretto, inoltre hai fatto bene a sintetizzare in breve come avveniva il procedimento di fabbricazione... però quello che ho utilizzato non è un linguaggio improprio, perchè è il termine esatto (e tecnico) con cui venivano chiamate dai produttori di biciclette, sia sui cataloghi, che sulle schede tecniche, che sui progetti.
bellissima , ne ho appena presa una simile mi cimenterò presto in un restauro
Magnifica Bicicletta ! Complimenti Vorrei poterla ammirare dal vero !!
Bravo Beltramo!! Bellissimo!
La testa forcella non è piatta ma sloping senza congiunzioni, ben prima di Cinelli.
Posta un commento