giovedì 25 marzo 2010

L'oscuramento

Spesso mi si domanda perchè certe bici vengono rinvenute con il parafango verniciato di bianco o perchè spesso nei fari riposano vecchi pezzi di carta nera... il motivo principale ebbe inizio con la legge fascista sull'oscuramento entratata in vigore il 1° giugno del 1940.... con questo post cercherò di fare un pò di... luce !
Prima però facciamo un salto indietro, poco meno di vent'anni prima per la precisione... siamo ai primi anni 20 e il diffondersi dei mezzi di trasporto, i primi assaggi di traffico cittadino e purtroppo le prime morti bianche impongono al Governo italiano di seguire i passi tracciati già da tempo in Francia e Inghilterra, ovvero la costituzione di una norma di comportamento per velocipedisti, una serie di consigli ed obblighi da tenere conto in strada e soprattutto di notte.
Il manifesto in alto riporta le istruzioni per rendere a norma i propri velocipedi... in buona sostanza si raccomandava per la propria sicurezza di adottare specifiche particolari per essere sempre visibili anche con scarsità di luce... si diffondono quindi i primi fanali elettrici e la gemma catarinfrnagente diventa uno standard della dotazione di ogni bici prodotta. Il parafango bianco per la verità lo dipingevano in pochi, in quanto era più che altro un consiglio più che un obbligo... le bici portavano via 6 mesi di stipendio rovinarle con la pittura bianca era un crampo al cuore dei proprietari in presenza di faro e gemma i vigili chiudevano un occhio !
Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale e con l'entrata in guerra di un Italia povera e già carente di risorse primarie iniziarono periodi di imposizioni, tagli e razionamenti. Ben presto anche l'energia elettrica pubblica divenne una risorsa indispensabile e preziosa, tant'è che una prima ordinanza fascista impose un taglio netto dell'erogazione elettrica andando a colpire i negozianti e le proprie insegne luminose e l'illuminazione pubblica e non strettamente indispensabile. A guerra inoltrata i primi bagliori dei bombardamenti aerei sui cieli europei mise in allerta l'alto comando fascista, che nel frattempo aveva imposto un rigido e severo coprifuoco ai civili, il 1° giugno del 1940 entra in vigore la legge marziale che impone l'obbligo di oscuramento totale delle città dopo il tramonto... questo accorgimento doveva limitare il più possibile l'eventualità di bombardamenti aerei dal cielo, infatti senza alcuna luce artificiale un bombardiere nemico non avrebbe più avuto punti di riferimento precisi su cui indirizzare gli ordigni...
Questa legge unita al coprifuoco generale limitava quasi a zero la possibilità dei civili di scorrazzare di notte... solo alcuni casi il civile era autorizzato ad uscire, in tal caso vi era l'obbligo severo di non illuminare la strada e soprattutto di non rendersi visibili. Ecco quindi che molte fabbriche ciclistiche, tra cui la Bianchi, iniziano a produrre le proprie bici già con il parafango bianco standardizzato. Anche le fabbriche di fanaleria si adoperano per adeguare la propria offerta di prodotti ai nuovi parametri, si inventano i fanali oscurati, ovvero fanali che grazie a speciali lenti brunite non possono emettere un fascio di luce intenso a tal punto da essere visibili da un aereo o comunque da una certa distanza... bastano giusto per illuminare un pò del cammino, e soprattutto per farsi riconoscere dai posti di blocco o dai pochi mezzi a motore circolanti di notte.
Celebre rimane l'immagine della 1000 Miglia in cui gli automobilisti corsero con i fanali oscurati, memorabile l'Alfa Romeo 8C che corse con le calotte rosse sui fari ad ampolla!
Spesso, i già vessati ciclisti italiani non si potevano permette un nuovo fanale che probabilmente avrebbe portato via denaro buono per sfamare la famiglia per le settimne seguenti, così molto si ingengnarnono e trovarono diverse soluzioni per ottemperare a tali obblighi. Non è raro trovare vecchi fanali al cui interno vi è un pezzo di carta scura a mò di coperchio con la sola fenditura al centro giusto giusto per far trapelare un fascio di luce blando... oppure in altri casi oltre alla pittura scura direttamente sul vetro si poteva coprire quest'ultimo con una vecchia calza da donna od una garza ! Nella foto qua sotto si può vedere un faro modificato con una vecchia calza blu (fonte: Album Ciclobacchettando)
Finita la guerra, finisce la paura e finiscono le usanze... rimane il giusto senso di sicurezza per il cittadino che contraddistingue un paese civile e moderno, rimane l'obbligo di vedere ed essere visti... Il fanale anteriore potente diventa quindi indispensabile e le gemme in vetro piano piano verranno sostituite dai nuovi fari elettrici posteriori. Oggi rimane la storia e la nostra memoria...

6 commenti:

Max ha detto...

grazie Paolo, come al solito.

Anonimo ha detto...

La legge sul parafango posteriore bianco è del dicembre 1938, l'oscuramento non centra niente!

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

chiedo cortesemente se sapete come uscivano di fabbrica le Bianchi col parafango già dipinto di bianco; in particolare,sui parafanghi posteriori a pagoda (gli ultimi in produzione quegli anni)veniva mantenuta la costa centrale cromata, o no? Grazie

Anonimo ha detto...

Nessuna cromatura nella parte bianca

Unknown ha detto...

Buongiorno a tutti, molto interessante. Mi domandavo se una fanalino posteriore in bachelite con plastica rossa opaca (che ho scovato nella cantina di un vecchio zio) sia da oscuramento
grazie e saluti