mercoledì 4 novembre 2009

DURKOPP Anni 10

Eccoci qua dopo quasi sei lunghi mesi... ricordo ancora quel giorno di metà Aprile quando Claudio mi aprì il bagagliaio e barattammo questa bici scovata dalle sue parti con un vino delle mie.
E mi ricordo ancora quando giunto in bottega di fronte alle pessime condizioni della bicicletta (vedi qui) mi misi le mani nei capelli da quanto lavoro mi si sarebbe presentato di lì a poco! 
Di lavoro alla fine ce ne fu molto, c'era troppa ruggine per tentare un restauro totale e troppo poco si era salvato per poter pensare solo minimamente di iniziare un conservativo. L'occasione era ghiotta per tentare un metodo nuovo di restauro: poco invasivo, ma esteticamente molto efficace, dal chiaro impatto vintage!
Tutto funziona a meraviglia, i freni "Phillips-Birmingham" pinzano che è un piacere, il movimento centrale, mosso dalla guarnitura marchiata "Durkopp", scorre perfettamente... 
Torniamo alla bici: l'impostazione del telaio è molto alta, il carro posteriore si presenta possente e la forcella ha la tipica testa stretta e gli steli piatti e dritti delle bici primo '900.
Non so bene la datazione di questa bicicletta, nulla ho pututo rilevare inciso sulle componenti, di sicuro l'impostazione generale ha il sentore della bici anni 10, forse dal 1915 in avanti, forse addirittura primi anni 20.
Quando la ritrovai montava dei posticci parafanghi anni 30 e un carter anni 20 di quelli aftermarket, il tutto è stato rimosso, cercando di esaltare quello stile che spesso si trovava sulle bici anni 10, ossia la bicicletta leggera da turismo, priva di ogni, seppur rudimentale, accessorio di confort.
Ho aggiunto solo litri di grasso, due belle manopole in legno, pedali a sega, cerchi nuovi con nuove coperture bianche e un fanale a carburo.
Dopo 100 anni, e tanta ruggine, questa Durkopp torna trottare meglio di sue tante colleghe più giovani e raffinate.

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Belli quei cerchi in effetti...sembrano nuovi ma hanno 70 anni. Bel lavoro Paolo e bella bici.

paracorto

Stefano 89 ha detto...

Che meravigliaaa!!! Complimentissimi, come ti ho già detto mi piace moltissimo la maniera in cui hai reso le superfici e la "patina"!!! Penso che i parafanghi non sarebbero comunque stati male, ma hai fatto bene a lasciarla così, rendendone l'aspetto molto "d'epoca"!!! ;)

Anonimo ha detto...

peccato per il frontale. okkio i tendi catena non sono un optional...fai attenzione se monti pattini rossi e di gomma scadente la sfiga pedala al tuo fianco. mi domando: dove saranno finiti quei deliziosi cerchi che montava prima.

Unknown ha detto...

Che cosa stupenda che vedo questa mattina, complimenti a Super Paolo, io l'ho vista tutta smontata e in corso di lavorazione, me la immaginavo finita e assaporavo già la sua meraviglia. Il carter - se non ricordo male - originale non l'hai messo più ? Bellissima, complimenti. Un profano l'avrebbe buttata nel cassonetto ma ci pensate.... questa bicicletta ha circa 100 anni e non li dimostra affatto.. CARLO

Anonimo ha detto...

Poco da dire, bello il lavoro che hai fatto e la parziale interpretazione data. Mi piace molto, complimenti!

P.De Sade ha detto...

Ciao ragazzi!

Carlo: il carter era probabilemente di quell'epoca, o forse di qualche annetto dopo, però era di quelli aftermarket, applicato probabilemnte in seguito dal proprietario... inoltre era effettivamente brutto!
P.De sade

Claudio ha detto...

Complimenti Paolo, certo che dal mio bagagliaio a com'é ora posso asserire con tutta tranquillità che il lavoro rende onore a questa signora di cent'anni!! Quale miglior regalo per il tuo compleanno ? Ti manca la marsina, il baffo a punta e il monocolo per essere in sintonia con lei!

Io nel frattempo sono impantanato con i freni della mia...

Claudio