Il lato oscuro dell'Umberto è che nelle sue rinomate officine produceva una seconda linea di prodotti, biciclette robuste più a buon mercato, ma per questo non meno pregiate!
Le chiamò Ciclo Italia, e le fregiò con lo stemma tipico della Dei racchiuso nell'alloro, si permise solo di introdurre il profilo della penisola italiana all'interno dell'ovale...
Le Ciclo Italia, come tante sottomarche, utilizzava le componenti della casa madre (la Umberto Dei in questo caso) misto con componenti prodotti da ricambisti esterni, questo consentiva di abbattere il prezzo del ciclo, rendendolo più popolare.
Un restauro impegnativo che è terminato da poco: ripulite le parti bianche dalla ruggine, mentre il telaio è stato riverniciato e sono state applicate delle nuove decal originali.
Il parafango è stato riverniciato in bianco, come era in origine.
Ho completato il tutto con una sella a tre molle Brooks, dinamo Regina e fanale Daimon.
Tocco finale delle belle scarpette Pirelli Stella bianche da 28x5/8x3/8.
Non scandalizzatevi, cari amici, i pedali da corsa in ferro verranno presto sostituiti con i suoi originali !
3 commenti:
Gran lavoro Paolo, bravo bravo e bravo!
Dovere ! è uno sporco lavoro ma qualcuno devo pur farlo !
Sto ancora dannando con i freni !
COMPLIMENTI!!!! E' proprio splendida e raffinatissima!! Bravissimo, hai salvato un raro gioiello!!!
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