Stefano ci invia le foto del restauro della bicicletta appartenuta a suo padre, con cui ci correva nel dopoguerra, si tratta di una bici costruita da suo zio, Lino Messori, alla fine degli anni 40 con il suo marchio L'Artigiana Cicli di Modena (rimasto in attività fino agli anni 80).
Il telaio è di ottima fattura, rifinito nei particolari e realizzato in prestigiosi tubi Libellula.
Tutti i pezzi sono originali e sono stati restaurati a puntino, l'unica parte sostituita è la sella.
Questa la scheda tecnica:
Cambio: Campagnolo Corsa a due stecche
Guarnitura: Simplex - Magistroni 48 denti
Movimento centrale: Magistroni
Mozzi: FB Campagnolo
Ruote: Nisi Toro (scritta interna 1948)
Sella: Brooks B17
Freni: Universal 361666
Leve freni: Universal 361666
Pedali: Sheffield - Cornez
Manubrio e piega: Cinelli acciaio
Guarnitura: Simplex - Magistroni 48 denti
Movimento centrale: Magistroni
Mozzi: FB Campagnolo
Ruote: Nisi Toro (scritta interna 1948)
Sella: Brooks B17
Freni: Universal 361666
Leve freni: Universal 361666
Pedali: Sheffield - Cornez
Manubrio e piega: Cinelli acciaio
2 commenti:
Ciao.
ma come faceva la catena a rimanere in tiraggio quando si cambiava?
@Amonalex
Il Cambio corsa (due leve) è abbinato ad un mozzo dal perno dotato di "tacche"... che lavora in sinergia con un forcellino specifico con molti dentini... che assieme formano una cremaliera su cui il mozzo puo scorrere mantenendosi centrato e "aggiustando" la tensione della catena al momento del cambio di pignone.
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