Stefano ci mostra questo magnifico esemplare di Bianchi Icaro del 1941 a cui è stato eseguito un minuzioso restauro conservativo.
La Bianchi Icaro, rappresenta per molti bianchisti, un vero e proprio sogno proibito... più di qualsiasi Impero o Super. In effetti è un modello estremamente raro, per diversi motivi, prima di tutto il costo elevatissimo considerato i tempi in cui veniva prodotta questa bicicletta (a ridosso della seconda guerra mondiale). Inoltre c'è da considerare che si tratta di un modello ibrido, un giocattolino dedicato ad una ridottissima nicchia di mercato e la crisi bellica lasciava ben pochi spazi agli sfizi !
Infatti si tratta di un modello da passeggio basato sul telaio da corsa della Bianchi Folgore, a cui è stato applicato un sistema frenante a bacchetta semi interno, derivato da quello della Bianchi Impero. Una soluzione nata per sviluppare una bici da passeggio con una leggerezza senza pari (11kg) anche grazie al largo uso di alluminio -cerchi, mozzi, carter, parafanghi, barre dei pedali, archetti freno, reggisella, ecc...
Questo uso abbondante di alluminio e alleggerimenti ha fatto sì che molte componenti risultassero nel tempo poco resistenti all'usura, come ad esempio il manubrio, alleggerito perfino nella parte centrale della congiunzione (dove si applica il fregio), difatti dei pochi esemplari di Icaro giunti fino a noi solo in pochi casi si è salvato il delicato manubrio, anche in questo caso, l'esemplare resaturato da Stefano ne era privo e si è provveduto ad adattarne uno il piu simile possibile all'originale.
La Icaro è una bicicletta tutta da ammirare e da scoprire in tutti i suoi dettagli unici e ricercati !
3 commenti:
il freno anteriore tuttavia non sembra funzionante. o vedo male ?
mad max
Come no!!
Frena eccome! :-)
Chiaramente è a trasmissione interna!
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