Si è spento nella notte fra il 12 e il 13 luglio, Nino De Filippis, detto "il Cit", ovvero il ragazzo. Il più giovane della storia ad indossare la maglia rosa del Giro d'Italia .
Nato a Torino nel 1932, diventa professionista nel '52 con la Legnano, in seguito vestirà le maglie della Bianchi e della Carpano.
Già al primo anno di professionismo coglie subito un successo importante vincendo una tappa del Giro d'Italia di quell'annata, battendo un prestigioso record: è il più giovane vincitore di tappa della storia, con 20 anni 2 mesi e 15 giorni. Da qui il suo soprannome: “il Cit”, indosserà anche per due giorni la maglia rosa.
Fu grande finisseur, dotato di buona velocità e di inesauribile spirito battagliero, ottenne numerose vittorie, ma anche brucianti delusioni, come i 2º posti al Campionato del Mondo e al Giro delle Fiandre del 1961. In particolare scottante fu la delusione per la mancata vittoria al Campionato del Mondo del '61, battuto soltanto da un memorabile sprint di Rik Van Looy.
Nelle grandi corse a tappe si ricorda il 3º posto al Giro d'Italia del '62, il 5º posto al Tour del '56, il 7º in quello del '57 e soprattutto la vittoria nella classifica degli scalatori alla Vuelta de España del '56.
Il suo anno più memorabile fu il 1958, quando s'impose di netto nel Giro di Lombardia, la classica autunnale.
Si ritirò nel 1964, dopo anni di militanza nella Carpano, che fu di Coppi, divenne in seguito commissario tecnico azzurro nel '73, anno della vittoria mondiale di Felice Gimondi contro Merckx.
Fu grande finisseur, dotato di buona velocità e di inesauribile spirito battagliero, ottenne numerose vittorie, ma anche brucianti delusioni, come i 2º posti al Campionato del Mondo e al Giro delle Fiandre del 1961. In particolare scottante fu la delusione per la mancata vittoria al Campionato del Mondo del '61, battuto soltanto da un memorabile sprint di Rik Van Looy.
Nelle grandi corse a tappe si ricorda il 3º posto al Giro d'Italia del '62, il 5º posto al Tour del '56, il 7º in quello del '57 e soprattutto la vittoria nella classifica degli scalatori alla Vuelta de España del '56.
Il suo anno più memorabile fu il 1958, quando s'impose di netto nel Giro di Lombardia, la classica autunnale.
Si ritirò nel 1964, dopo anni di militanza nella Carpano, che fu di Coppi, divenne in seguito commissario tecnico azzurro nel '73, anno della vittoria mondiale di Felice Gimondi contro Merckx.
Nella sua carriera di selezionatore tecnico della Nazionale fece indossare la maglia azzurra a talenti del calibro di Moser, Bitossi, Battaglin e Dancelli.
- Legnano
- Torpado
- Bianchi (compagno di Coppi)
- Rochet (Francia
- Carpano
2 commenti:
Saluto un altro grande che se ne va'......
lo conobbi nel 2002 quando gli montai una bici da corsa regalatagli dalla ditta presso cui lavoravo.....e lo rincontrai in occasione dell'inaugurazione del monumento a Fausto Coppi a Torino.
Che giornata....da far girare la testa....De Filippis , Balmamion ,Merckx ....e cento altri campioni!!!
ciao Nino !!!buona pedalata !!!!!
Franck
quello che mi fa incazzare è che in Francia avrebbero fatto uno speciale lunghissimo e farebbe stato avvolto nella bandiera portato da campioni.
Da noi lo imparo su questo blog dieci giorni dopo. grazie per le emozioni.
mad max
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