mercoledì 31 marzo 2010

Legnano 1949

Nera, come i tempi cupi che si lascia alle spalle. una guerra orrenda fino a 4 anni prima rinbombava ancora livida nella mente di colui che nel 1949 acquistò questa insolita bicicletta.
Numero di telaio CG1706, perfettamente collocabile nel registro degli amici del forum.
Una Legnano, roba di casa Emilio Bozzi, caratteristiche di pregio che pongo alla vostra esperta attenzione.
Pare assolutamente insolito il carter di forma sportiva, di sicuro una comodità, ma che risulta inedito su una bici a bacchetta, anche se il catalogo Bianchi del dopoguerra mostra il modello Topazio con le medesime caratteristiche. Interessante l'assenza del disco carter originale sostituito da una soluzione artigianale che fa sembrare il tutto composto da due soli pezzi.
Qualche dubbio sorge solo sui parafanghi, ricordano troppo lo stile Bianchi, e forse lo sono, inoltre la posizione del faro anteriore, che solitamente veniva collocato in abbinamento al parafango aerodinamico pare anch'essa una soluzione artigianale.
Magnifico il sistema frenante, gli archetti hanno un sistema di ritenzione a pistoncino che si discosta da quello solitamente visibile sulle Legnano, si può notare infatti come il pistoncino sia un tutt'uno con l'archetto stesso, anche l'attacco per il pattino è solidale all'archetto!
Infine anche gli accessori non tradiscono l'anima raffinata di questo velocipede. Magneti Marelli a cipolla davanti animato da un classico, una Radius B52, potente e affidabile.

10 commenti:

Stefano 89 ha detto...

Bellissima!! I parafanghi non sembrano i suoi, e l'attacco del fanale sà di artigianale, ma posso dirti che il fanale in quella posizione usciva anche con il parafango corto (guarda la Legnano 1949 di Ciclobacchettando), probabile che al momento di cambiarli il proprietario lo abbia rivoluto dov'era.
Straordinario e davvero insolito il carter... e stupendi gli archetti (novità 1949, vedi rivista "Ciclismo Italiano"), li ho anch'io sulla Legnano 1955 e sono davvero spettacolari e pratici, con una specie di "ABS" davanti e la possibilità di regolare l'inclinazione dei pattini!!

montecristo1924 ha detto...

Magnifica!! Impianto frenante davvero inusuale...Carter fantastico...e ciliegina sulla torta:
Magneti Marelli...

Anonimo ha detto...

bella bici con un frenaggio veramente ottimo i parafanghi non sono i suoi...porta i parafanghi che avvolgono parecchio la gomma e senza cavallotto per fissaggio stecche sullo stesso... vanno fissate sul telaio le ertimità delle stecche fra due piastrine con due bulloncini ...io ne possego una .

medusa.

Stefano 89 ha detto...

Verissimo!! Anche la mia è così!!

P.De Sade ha detto...

Ottimo ragazzi ! questo è l'uso costruttivo che bisogna fare dei commenti... il proprietario, Alessandro, vi ringrazia calorosamente !

Fabio ha detto...

...ED ORA QUESTA BICY E' LA MIA!! Ci sono alcune cose che sto cambiando, sella Brook b33, fanale anteriore (che non mi è stato venduto per cause maggiori) etc.. COSA SECONDO VOI DOVREI MIGLIORARGLI?

Stefano 89 ha detto...

No dai la B33 no! E' orribile su una bici così!! :-)

Anonimo ha detto...

nel carter nella parte dietro gli manca una pezzo

Unknown ha detto...

Io ho una bici uguale a quella solo del 1951 di mio nonno che devo iniziare a restaurare. I parafanghi della mia bici sono uguali a quelli della bici nelle foto. Secondo voi per un buon restauro cosa devo assolutamente fare? Grazie

OmegaRacer ha detto...

Ciao
Sto facendo un restauro molto conservativo sulla bici di mio nonno. Guardando in rete per trovare modello e anno di produzione, ho trovato la tua bici. E' l'unica che ho trovato con gli stessi pattini freno che ho io. Infatti li dovevo cambiare e non li ho trovati da nessuna parte. Alla fine ho preso quelli standard e ho modificato i gommini per farli entrare nei miei pattini.
Ma alla fine che modello e'?? Pensavo Mod.32 ma la 32 ha i freni diversi...Boh..