martedì 30 marzo 2010

La B del nonno - il lieto fine

Ci eravamo lasciati ormai un anno fa, al giorno in cui l'amico Claudio decise di mettere anima e corpo nel restauro della cara bici del nonno, una bici anonima, ma dal passato caratteristico...Eravamo partiti da QUI
Ora la bici del nonno marcata con una interrogativa B sul portafanale è tornata a vivere... più bella di allora, perchè questa volta è stato l'amore di Claudio a plasmare il ferro in bici.
Raccontiamo un pò di questa nuova bici:
- pneumatici Michelin World Tour 26x1/2 - mozzi Alder anteriore e posteriore - cerchio anteriore "Saronni" restaurato - cerchio posteriore nuovo (il vecchio era irreparabilmente storto)- raggi nuovi - manopole in osso restaurate - portafanale con marchio incognito "B" di foggia diversa dal Bianchi o Bottecchia - manubrio ricromato con stampigliato in zona patacchino "S. DELL'ORO", cioé Severino Dell'Oro il ciclista da cui é stata acquistata la bicicletta - canotto manubrio con stampigliato CONFA 1940 (ovvero Confalonieri, ditta produttrice di manubri)- archetti freni "VISCONTI VALBRONA", probabilmente una ditta di componentistica della Valbrona (tra Erba e Bellagio, provincia di Como) - pedivelle Alder - pedali NOS Way Assauto da donna (più corti) - sella Brooks B66 nuova - pompa in ferro coeva e riverniciata - parafango posteriore in origine bianco, rifatto nel medesimo colore e per la medesima lunghezza - gemma posteriore coeva e in vetro - telaio riverniciato a forno in colore simile all'originale (scovato dentro il carter), filettature eseguite da me e dalla pazienza di mio padre.

...e due considerazione del caro Claudio:

"La bicicletta non é perfetta, é acciaccata e in alcune parti, ma funziona a dovere, ha la vernice, ahimé, graffiata e ha dei buchi nel parafango posteriore che mi sono dimenticato di far chiudere, il campanello é bruttino e dovrebbe essere a destra, ecc... ecc...
Ma nulla mi ripagherà degli occhi lucidi di mia nonna appena l'ha avuta sott'occhio; col tempo aggiusterò le finezze di cui sopra e magari le farò fare il breve tragitto che separa casa mia dal cimitero dove riposa mio nonno. Vorrei che scrivessi questo sul blog, qualora tu lo voglia, che desidero ringraziare te in prima persona, per la cortesia e disponibilità dimostrate e, di seguito, tutti quelli che mi hanno risposto ed aiutato nel restauro della bicicletta."



5 commenti:

Stefano 89 ha detto...

E' vero, questa bicicletta per Claudio vale e deve valere più di una qualunque Bianchi, Dei, Taurus da museo. Confesso che anch'io mi sarei emozionato moltissimo vedendo la commozione della nonna, avrei fatto esattamente ciò che ha fatto Claudio, questa è storia, questi sono i ricordi. Quindi a lui vanno tutti i miei complimenti e la mia stima sincera. Inoltre la bici è davvero bella, bravo!

Solo un paio di consigli: aggiungi due maglie alla catena (per tirare più indietro la ruota) e gira la parabola del fanale con il buchino in alto, che serve a farti vedere dal rivelatore rosso (che dovrebbe essere sopra al fanale) se la lampadina è accesa. ^_^

P.DeSade ha detto...

Ste hai la vista come i falchi! ;-)

Cecio ha detto...

Bel lavoro...
Quella B sul portafanale potrebbe stare per Burdese ?
Tempo fa ne vidi una,e nel tentativo di identificarla mi trasse in inganno proprio la staffa,la quale era marcata con una B,come la Bianchi,ma di foggia diversa.

Anonimo ha detto...

Bravo Paolo, questi post mi fanno emozionare. Hai fatto bene a riportare le parole dell'amico Claudio. Complimenti per il lavoro e la passione messa nell'aver sistemato questo pezzo di storia di una persona.

Claudio ha detto...

Gentilissimi cicloappassionati,

Desidero ringraziare innanzitutto Paolo per la disponiblità e la cortesia dimostrare, nonché tutti coloro i quali hanno, poco o tanto, contribuito al restauro di questa bicicletta, magari con con consiglio, magari vendendomi un ricambio, magari portandomi per mano nei mercatini a scegliere i pezzi (vero, Paolo ?).
Grazie dei consigli Stefano e, rispondendo a Cecio, credo anch'io sia una Burdese (almeno il portafanale dovrebbe esserlo !), tempo fa ne vidi una su qualche fotoalbum di flickr o picasaweb ma non scorsi bene la foggia della "F"; mi pare strano però il fatto che una bicicletta piemontese sia arrivata fin qui in piena guerra (fondo di magazzino pre-guerra?), oppure é proprio il portafanale ad essere stato montato come accessorio/ricambio ?

Qualora lo vogliate, potete vedere lo storico dei lavori e maggiori foto della bicicletta nel mio fotoalbum su msn qui :

http://cid-15344246860651df.skydrive.live.com/browse.aspx/Bicicletta%20donna%201940

Grazie nuovamente e buoni restauri

Claudio