mercoledì 22 luglio 2009

I furbetti del quartierino

ATTENZIONE! Cari appassionati, alcuni di voi mi hanno fatto presente che da qualche giorno sul sito di annunci Subito.it, gira l'inserzione di una stupenda Bianchi 1947 restaurata a modico prezzo!
Me l'hanno fatto presente perchè la medesima Bianchi del '47, l'ho pubblicata sul blog appena pochi giorni fà ed inoltre questa stessa bicicletta era in contemporaneamente vendita (regolarmente) su eBay.
Segnalato il fatto al proprietario, mi ha confermato di conoscere questo tipo, già da tempo bazzicava su eBay con feedback "0" e truffando la gente con foto di bici prese su internet, bici che di fatto non aveva in mano. 

Dunque:
  • diffidate da prezzi troppo bassi soprattutto in relazione al tipo di bici e di fronte ad una ricca descrizione (uno che vende una bella bici, già restaurata e ne sà descrive ogni piccolo dettaglio, non può valutarla quattro soldi)
  • diffidate di venditori eBay a feedback "0" e che non offrono il paypal.
  • Negli annunci fate attenzione alle fotografie, oltre a riconoscere immagini familiari, è possibile scorgere il doppio logo sovrapposto a forma di macchina fotografica, questo significa che il sedicente venditore, ha utilizzato una foto presa da un vecchio annuncio eBay o Subito.it, questo procedimento crea una sovrapposizione dei loghi eBay e Subito.it.
Le mie ricerche si stanno approfondendo... ho scoperto, tramite chi già c'è cascato che i pagamenti vanno a favore della carta postepay di un certo ROSARIO DE LUCIA... dopo una ricerca su internet ho visto che si tratta di uno già noto al mondo di internet, nonchè alla polizia postale.
Pertanto, diffidate oltre ai consigli già citati, fate attenzione se il pagamento va a favore di un tale ROSARIO DE LUCIA.

martedì 14 luglio 2009

Ricordi...

In una giornata di sole primaverile di alcuni mesi fa, di ritorno da Milano, ricordo di aver deciso di cambiare rotta verso casa, deviando verso il mercatino di Borgo d'Ale (VC).
Mi torna in mente questa esperienza perchè proprio cinque minuti fa mi è capitata sotto mano questa foto che scattai a sbaffo (contro il volere del venditore). L'anziano venditore, quel giorno, me la voleva propinare a tutti i costi e mi raccontò qualche aneddoto su questa bicicletta. Mi disse che si trattava di una certa Bongiovanni, sottomarca della mitica Fiat. Dubbioso ma molto incuriosito iniziai a scrutare la bici in cerca di collegamenti con il ben più noto marchio torinese (nei primi del 900 la Fiat produceva anche bici prestigiose).
Non trovai nessun indizio, ma rimasi comunque colpito, la bici era davvero bella... sarà che le bici italiane molto antiche suscitano sempre grande fascino!
I parafanghi erano veramente belli, a schiena d'asino, ma quello anteriore terminava con due alette concave formando una sorta di profilo a pagoda, molto simile alle Legnano anni 20 e 30.
La richiesta non era elevata se vi fosse stata traccia di un qualche blasone, ma a tutti gli effetti la bici si presentava anonima e poi quel giorno il portafoglio non voleva saperne di aprirsi.. 
Chi sapesse di più sulla fantomatica Bongiovanni, prego ci illumini !

mercoledì 8 luglio 2009

I grandi marchi

Un pò di sana curiosità e da lì un pensiero nostalgico mi sovviene e vado a immaginare che fine possano aver fatto i marchi della storia ciclistica... 
Molti sono stati soppressi, assorbiti da multinazionali e concorrenti, molti sono finiti nell'oblio dei tribunali fallimentari, altri sono sopravvissuti e ora producono tutt'altro o appiccicano il proprio nome, un tempo glorioso, su ferraglie cinesi.
Sarebbe bello conoscere la storia di marchi, per noi, fondamentali, come la Radius, la Ambrosio, la Regina, i F.lli Nieddu, Way assauto, la Simplex, Lucas, Aquila, Clement, Olmo, Superga, ecc...
Sarebbe bello scoprire che è capitato a industrie tanto rinomate, scoprire se ancora esistono e di che si occupano... scoprire la sorte che hanno avuto, quando e perchè. Così... per curiosità!

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venerdì 3 luglio 2009

Il frangigetto

Cosa ci puoi fare con un frangigetto di un vecchio rubinetto? semplice, lo attacchi alla forcella ed ecco un portaombrello!
Lo ha trovato Massimo su una vecchia bici e ci manda una fotografia... dritta nella categoria: l'arte dell'arrangiarsi! 
 

mercoledì 1 luglio 2009

Nice

A volte sembra destino, ci sono i periodi in cui ricevo solo foto di Dei, altre volte capitano solo Bianchi... inaspettatamente il restauro della mia Frejus ha scatenato un interessamento verso questo marchio torinese e da giorni mi ritrovo con molto materiale da pubblicare. Daniele mi presenta la sua Frejus anni 50 appena ultimata... una libera interpretazione del parafango bianco ed ecco che il risultato finale è entusiasmante !
 Un restauro ben eseguito, quasi professionale, particolari estetici di gran effetto e personalità, partendo dal già citato parafango posteriore verniciato di bianco... forse un pò anacronistico, penserete voi, ma a mio avviso è un tocco personale che ne esalta la linea, caratterizzando una bicicletta altrimenti comune.
Si tratta, infatti, di una bicicletta prodotta quando il boom economico inizia a farsi sentire e la produzione di massa iniziava a limitare la fantasia e l'ingegno velocipedistico... però questa bellissima scelta cromatica, in abbinamento alle gomme bianche ne esalta le linee. Pura gioia estetica!