Allora.. di storie sui numeri romani incisi sulle biciclette ne ho sentite tante... e francamente non sò quale sia la più veritiera... fatto sta che col tempo e nel maneggiare telai di tutte le epoche ho notato che incisioni simil numeri romani fatte a lima se ne trovano sempre!
Alcuni mi dissero che si trattava di una procedura per distinguere i pezzi sulla linea di assemblaggio... altri ancora mi dicono che i vecchi negozianti usasserò incidere questi numeri per identificare una bicicletta durante la "rimessa a nuovo".
Altri mi dicono che c'entrava il Regime, le Ere fasciste... e per questa versione, debbo dire che alcuni riscontri li ho avuti... sarà puro caso?
Effettivamente i segni che piu di altri sembrano inequivocabilmente numeri romani sono maggiormente riscontrabili su bici degli anni 20/30/40... iniziai, quindi, a prendere nota di ogni numero rilevato abbinandolo all'anno esatto della bici.
Le "ere fasciste", indicavano l'anno a seguito della marcia su Roma, quindi le Ere sono inquadrabili a partire dal 1922 fino al 1943... erano divenute d'obbligo a partire dal 1926, da apporre a fianco la classica data del calendario su ogni documento. Dunque il numero I corrisponderebbe, quindi, alla prima era fascista e quindi al 1922.
In effetti, con il mio bel registrino tutto tornava... molti segni ritrovati sul telaio decodificati con le ere fasciste collimavano spesso con l'anno esatto o presunto della bici.
Ora tutto si spiegava... e la congettura reggeva pure: un regime attento e pignolo su certe pratiche poteva tranquillamente rendere obbligo l'apporre l'era fascista anche sul telaio di una bicicletta, così come veniva marcato l'anno solare di fabbricazione doveva esserci anche l'era fascista.
Però i primi dubbi arrivarono di fronte al fatto che il numero romano (o qualunque simbolo sia) non è riscontrabile su tutte le bici, ma solo in alcuni casi... e se la procedura era così ufficiale perchè marcarlo con un grossolano colpo di lima, sarebbe stato piu opportuno praticare l'incisione con un punzone ad hoc!
Inoltre come avevo in precedenza accennato, segni che verosimilmente possono ricondurre a pseudo numeri romani si trovano con discreta facilità anche su bici del dopoguerra.
Non sapremo mai se questa simbologia c'entri con una fantomatica pratica dittatoriale, forse, come spesso accade la soluzione è più facile di quel che sembri... e allora è decisamente più attendibile la versione per cui si trattino di simboli adoperati in fase di lavorazione presso gli stabilimenti.
Ovviamente chiunque possa portare il proprio contributo a questa ricerca è graditissimo!
8 commenti:
...e bravo il nostro Paolo! Questa sì che è una "scoperta" degna di nota. Penso che nessuno potesse azzardare una spiegazione del genere senza un minimo di riscontro storico. Complimenti davvero...
ciao paolo, sempre all'erta sulle scoperte ciclistiche..!!
unico appunto, l'era fascista comincia dal 28 Ottobre 1922, come ti riporto su uno stralcio di lettura storica:
L'era fascista
L'era fascista fu creata, appunto, dal fascismo, adottando come data di inizio quella del giorno successivo alla marcia su Roma, che avvenne il 28 ottobre 1922.
Il primo anno di quella che fu l'era fascista iniziava dunque il 29 ottobre 1922 e terminava il 28 ottobre 1923; il 29 ottobre 1923 iniziava il secondo anno, e così via.
L'obbligo di aggiungere, in numero romano, l'anno dell'era fascista accanto a quello dell'era cristiana entrò in vigore a partire dal 29 ottobre 1927, in seguito a una circolare del 25 dicembre 1926.
La data della sua cessazione può essere considerata il 25 luglio 1943, quando venne fatto cessare il regime fascista. Tuttavia, dal 15 settembre 1943 alla fine di aprile 1945 fu ancora in vigore nella Repubblica sociale italiana, ossia nell'Italia settentrionale governata dal fascismo.
...esatto. Il significato dei numeri romani ora non ha più segreti! Peggio di kojak siete!
Ciao!!! Effettivamente ci avevo pensato anch'io... anche se qualche volta sembra che non corrispondano... comunque è un altro passo avanti!! Bravo Paolo!!!
bella intuizione!! hai fiuto..
Però la Bianchi Cesare di Zinferlo datata 1942 riporta VIII...
...infatti quando ho scritto che a volte non corrispondno pensavo proprio a quella di Zinferlo... :)
I suoi numeri potrebbero riferirsi ad altro, ma allora saremmoi ancora al punto di partenza...
Salve a tutti.
Mi fa piacere aver trovato, per puro caso, questo argomento inerente i numeri romani incisi in genere soto il movimento centrale.
un XXXII si trova sotto il movimento centrale di una mia probabile Tebro, o comunque ipotetica Bianchi con telaio 17milaerotti, quindi vecchiotta, che ho in restauro (o meglio: in ricostruzione).
anche non fosse una di casa Bianchi e che quindi il numero di telaio 17mila non sia riferibile a quei registri, la bicicletta aveva freni a bacchetta "fascetati", e se non erro nel '32 già non si facevano più.
le ipotesi erano le più varie, ma quando l'ho smontata ho visto che lo stesso XXXII è inciso nel tubo sterzo della forcella; quindi io propenderei per l'ipotesi che si tratti di una numerazione o in linea di produzione, o durante smontaggi dai vari meccanici, per riabbinare facilmente telaio e forcella.
quindi, per chi leggerà la mia proposta, è quella di verificare nei vostri tubi sterzo se vi è traccia della stessa numerazione, se così fosse penso si possa avere la conferma che si tratti di una numerazione "di abbinamento".
purtroppo ho trovato su di un'altra bicicletta identica alla mia, ma da donna e con i feri dei freni saldati (quindi leggermente più recente) le stesse incizioni, ma non essendo mia non ho potuto smontare la forcella.
a conferma di quanto sopra ho smontato la Taurus Lautal del 1949 (quindi fuori epoca fascismo) e mi sono trovato inciso sul tubo sterzo XXV, lo stesso XXV che compare sotto il movimento centrale.
Quindi penso si possa ipotizzare\confermare che si trattassero propio di numerazioni in uso in fase di assemblaggio, magari per recuperare i pezzi corrispondenti dopo la seduta di verniciatura.
Salamandra Mannara
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