giovedì 31 gennaio 2013

Ganna Impero 1950 NOS!!!

Qualche mesi fà, come capita sovente, passai a trovare il mio amico collezionista Giovanni di Alessandria, mi accolse immediatamente mostrandomi la sua ultima arrivata: una Ganna Impero, ovvero la versione di gran lusso a freni interni.
Non appena la vidi, pensai subito ad un ottimo restauro, invece Giovanni mi contraddì immediatamente dicendomi che si trattava di un fondo di magazzino, una bicicletta nuova, mai usata!
Giovanni ha lavorato per tutta la vita nel campo del ciclismo, prima da corridore, poi da concessionario Maino negli anni 50 fino ad avere una propria attività nella produzione di biciclette, e durante tutta la sua carriera imprenditoriale ha avuto l'opportunità di venire a contatto con alcuni dei grandi nomi dell'industria velocipedistica italiana, da Cinelli a Rizzato tanto per citare i più noti, tra questi divenne amico della famiglia Ganna.
Ultimamente durante una conversazione telefonica con gli eredi del marchio varesino è spuntata fuori la passione di Giovanni per il collezionismo di bici d'epoca. Pochi giorni dopo, ecco che si presentano con una bicicletta scampata alla chiusura dello stabilimento, si trattava di una bici da esposizione che veniva impiegata al tempo durante le fiere e da allora è rimasta imballata in qualche magazzino.
La bici, manco a dirlo, è perfetta, bellissima... è emozionante poter vedere e toccare una bicicletta conservata a nuovo con tutte le finiture originali di oltre 50 anni fà, un vero salto nel passato, è come poter stare negli anni 50 dentro un negozio di biciclette!
Posso garantire che non c'è buon restauro che tenga di fronte ad una bicicletta verniciata e cromata con le tecniche e la maestria di un tempo.
Non sono certo della data di fabbricazione, l'ho stimata attorno alla fine degli anni 40 primi 50, ma non vorrei essermi fatto ingannare dalle condizioni eccezionali della bicicletta e che quindi fosse addirittura piu vecchia, purtroppo come è noto, la Ganna non punzonava l'anno di fabbricazione molto volentieri, e francamente smontarla per trovarne traccia mi pare un sacrilegio!   









martedì 29 gennaio 2013

Bianchi Paris-Roubaix 1952

Dall'amico Leo, la sua Bianchi Paris-Roubaix del 1952 appena restaurata nei minimi particolari e arricchita da una coppia di cerchi in legno, ad omaggiare ulteriormente la classicissima del pavè!
Mancano solo delle leve freno Universal mod.51 a completare questo ottimo restauro.
 







23 febbraio: Il Mito Bianchi

Cari Amici,
è con grande soddisfazione che l’Unione Velocipedistica Parmense dopo il successo delle serate di “L’Arte della Bici” dei mesi scorsi, si accinge a presentare ai tanti appassionati di biciclette e di ciclismo d’epoca il convegno “Il Mito Bianchi”, un evento straordinario dedicato al più celebre marchio italiano di biciclette da corsa. Sabato 23 febbraio l’elegante cornice del Teatro Polivalente di Monticelli Terme ospiterà un incontro con Paolo Amadori e Paolo Tullini, noti collezionisti ed esperti della regina delle due ruote nazionali, che illustreranno alcuni dei modelli più prestigiosi appartenuti ai grandi campioni, su tutti Fausto Coppi. Un’autentica esclusiva sarà poi il momento in cui verrà rivelato il contenuto dei “Registri del Reparto Corse Bianchi” ritrovati nella valigia di “Pinella”, al secolo Giuseppe De Grandi, il più famoso meccanico del Campionissimo.
A corroborare il filo del racconto interverrà Carlo Delfino, scrittore e storico di ciclismo eroico che narrerà vicende, anedotti e curiosità del “mondo Bianchi" e non solo.

Vi attendiamo numerosi.

lunedì 28 gennaio 2013

Gloria Garibaldina 1948

Dall'amico Lele il suo ultimo restauro (ancora da perfezionare in alcuni dettagli) una Gloria Garibaldina del 1948 con cambio Campagnolo Due Leve.
N.B. il telaio è stato verniciato e non nickelato come da catalogo a causa delle condizioni non ottimali della superfice dei tubi)





16-17 Marzo: Varazze-Alassio-Sanremo


Il “CLUB DEGLI EROICI” E GESCO ALASSIO SRL  CON IL PATROCINIO DEI COMUNI DI VARAZZE E ALASSIO E R.C.S.
organizzano nei giorni 16 e17 marzo 2013 una pedalata non agonistica con biciclette d’epoca
VARAZZE-ALASSIO-SANREMO
...con arrivo sotto lo striscione della classicissima !    


PROGRAMMA PROVVISORIO:

VARAZZE 16 Marzo sabato
RITROVO ore 10,30 IN PIAZZA BEATO JACOPO per la Punzonatura. Conferma iscrizioni e presentazione di biciclette e PARTECIPANTI.
PARTENZA ore 11,30 percorso cittadino in Varazze  per Via Sant’Ambrogio, Via Coda. Omaggio al monumento di Fausto Coppi davanti all’Hotel Genovese-Villa Elena. Partenza con gruppo quasi compatto, trasferimento a velocità abbastanza agevole per tutti.
Si attraversa in carosello la Riviera. Rifornimento a Loano (piazza Italia) alle 14,30.  Arrivo previsto ad Alassio alle ore 16,00 circa.  Ad Alassio, si effettuerà una Kermesse cittadina con arrivo nel “quartier tappa” allestito nella centralissima piazza Partigiani.
Ore 19,00 momento culturale nel salone della biblioteca civica con presentazione del libro di Andrea Bartali: “Gino Bartali, mio papà”. Sarà presente l’autore.
Ore 21,00 serata e “cena degli eroici” presso l’hotel Toscana con ospiti storici appartenenti al mondo delle due ruote. IL PERNOTTAMENTO ad ALASSIO sarà a cura della GESCO Srl  in hotel 3 stelle

ALASSIO 17 marzo domenica
RITROVO ore 10,00. presentazione delle biciclette e dei partecipanti. 
PARTENZA Ore 11,00 ad andatura libera e individuale.  Il gruppo sarà seguito dal pullman dell’organizzazione e dal furgone meccanico OLMO. Ritrovo e ricompattamento ore 12,30 circa in cima a Capo Berta con rifornimento.  Da Capo Berta si ripartirà alle 13,00 in direzione Sanremo con arrivo previsto verso le 15,00. Non si faranno (nel rispetto del classico tracciato ante anni sessanta) Cipressa e Poggio.
La  RCS, organizzatrice della Classicissima  per conto della Gazzetta dello Sport, permetterà al gruppo il transito-arrivo sotto lo striscione di Sanremo
Ritrovo alle ore 16,30 partenza per il ritorno
ORE 18,30 arrivo previsto a Varazze

NB  il programma è provvisorio e potrà subire delle variazioni anche importanti
REGOLAMENTO: la manifestazione è ad invito, è a numero chiuso (max 40) ed è riservata esclusivamente e rigorosamente ai mezzi meccanici e agli abbigliamenti antecedenti al 1930. La strada non è chiusa al traffico, non siamo ufficialmente scortati, per cui ciascun partecipante pedala in escursione individuale, è tenuto a rispettare il codice della strada ed è responsabile direttamente di eventuali danni causati a se e agli altri. Si richiede da parte dei partecipanti il massimo rispetto degli orari del programma predisposti dall’organizzazione e un certo sano spirito di adattamento.

venerdì 25 gennaio 2013

una lettera dalla Bianchi!



Roberto ci invia una magnifica lettera della Edoardo Bianchi datata 1942.
E' un importante testimonianza storica, sopratutto per comprendere il modo di lavorare delle aziende dell'epoca, e in questo caso della Bianchi, e del rapporto diretto con la clientela.
La lettera, inviata dall'ufficio commerciale della Bianchi, è destinata probabilmente ad un rivenditore di Civitanova Marche, il quale aveva fatto richiesta di una serie di decalcomanie da applicare alla bicicletta di un cliente. Nella lettera viene sottolineato che le decal non sono del tipo Rinnovata, quindi viene da pensare che questo intervento fosse a garanzia su un ciclo acquistato da poco e risultato difettato, e per il quale si è reso necessario il suo ripristino con decalcomanie ufficiali.
Difatti la Bianchi per differenziare i prodotti nuovi di fabbrica dalle biciclette usate e "rimesse a nuovo" dai sui rivenditori aveva predisposto delle decalcomanie con riportata la scritta Rinnovata proprio per indicare che il ciclo in questione era frutto di un ripristino delle condizioni originali della bicicletta, questo serviva sia per tutelare la Bianchi per quanto riguardava gli standard di qualità  sia per tutelare il cliente che fosse andato ad acquistare un ciclo usato, il quale vedendo la scritta Rinnovata avrebbe potuto prendere atto che la bici fosse stata rimessa a nuovo.
Sempre nella lettera viene precisato che l'applicazione delle decalco (fornite a titolo gratuito) sarebbe spettata unicamente al destinatario della missiva, quindi del rivenditore, questo accorgimento era necessario per evitare usi impropri delle decalcomanie.
Infine ultima curiosità di carattere storico-sociale, notare come termina la lettera, con un eloquente, Vincere!, sintomo che il regime fascista influiva fortemente negli usi e costumi dell'epoca, facendo capolino non solo su documenti ufficiali, ma anche su banalissime lettere di lavoro.
Un esempio di Decalcomanie Bianchi con la dicitura RINNOVATA, ad indicare che su questo ciclo era stata eseguita una rimessa a nuovo.

giovedì 24 gennaio 2013

Bottecchia 1950/51

Leo ci invia le foto del suo ultimo ritrovamento, una Bottecchia del 1950/51.
Una bici interessante perchè è montata con componenti un pò diversi dalle solite bici da corsa fine anni 40 primi 50, difatti è montata con gruppo cambio Simplex e mozzi Gnutti a sgancio rapido.
Interessante anche il reggisella, con un attacco a morsetto regolabile, molto simile a quello che lancerà Campagnolo nella seconda metà degli anni 50.








mercoledì 23 gennaio 2013

La Bianchi nuova

Quando una foto vuol dire tante cose...
Grazie a Roberto possiamo ammirare questa foto degli anni 40 che ritrae un giovane davanti al rivenditore Bianchi del Sig. Tamburini di Pesaro intento a ritirare la sua nuova Bianchi.
Si può notare che la bici, una Bianchi Folgore, presenta ancora il cartellino sul tubo orizzontale e forse anche il piombino di garanzia sul freno posteriore.
La bicicletta era un sogno all'epoca, sogno di spensieratezza e di libertà, il ritiro della bici nuova fiammante era quindi un evento da immortalare!
Il giovane in fotografia, che forse era un dilettante del pesarese, indossa una maglia Benotto, forse ciò che rimane del corredo da ciclista abbinato alla sua bicicletta precedente... chissà se servirono ancora mesi di lavoro per poter acquistare una maglietta Bianchi da abbinare al nuovo velocipede?

martedì 22 gennaio 2013

Bianchi M 1914

Grazie a Claudio riceviamo queste immagini di una spettacolare Bianchi M del 1914, incredibilmente conservata!
La bici appartenenva ad un corridore genovese, tal D. Pontonato, il cui nome è riportato scritto a pennello sul tubo orizzontale, di cui però non vi è traccia sugli almanacchi, verosimilmente si trattava di un facoltoso appassionato o di un isolato. La bici nonostante sia completa e ottimamente conservata è stata aggiornata nel tempo, lo si nota dal gruppo freni che è stato aggiunto in seguito, difatti sulla Bianchi M nel 1914 era previso il freno anteriore a tampone, ne è rimasta una timida traccia sul manubrio, guardando bene si può notare che è ancora presente il supporto saldato da cui è stato rimosso il fulcro che consentiva alla manopola del freno a tampone di agire come leva, al posto di tutto questo in seguito (verosimilmente nei primi anni 20) è stato montato un gruppo frenante completo Bowden con ganascie e leve a fascetta.
Per il resto la bici si presenta come un catalogo vivente, completa in ogni parte, da notare la guarnitura e le due ruote libere con passo Humber, il manubrio marcato Bianchi sulla pipa, il forcellino speciale brevettato autoregistrante per il facile smontaggio della ruota, i pedali a centro intero con oliatore a lancetta e i bellissimi parafanghi a schiena d'asino con attacchi al telaio a fascetta, corredati dai piccoli galletti per il facile smontaggio. Anche la sella Brooks e i cerchi in legno si sono salvati dal tempo e sono rimasti fedeli al catalogo dell'epoca!
E' evidente che il proprietario amava molto questa bicicletta, dal modo in cui l'ha conservata e modificata nel tempo senza alterarne l'aspetto originario, anche quando negli anni 30 la Guerra impose la colorazione bianca del parafango ebbe l'accortezza di lasciare a vista la decalcomania.
Un vero spettacolo per gli occhi di tutti gli appassionati, con un ringraziamento per chi con l'amore per le biciclette ha saputo tramandare fino a nostri giorni una testimonianza concreta come questa Bianchi.