giovedì 22 dicembre 2011

La Storia di Rinaldi

L'amico e compaesano Diego mi manda questa preziosa testimonianza di un altro eccellente rappresentante del ciclismo alessandrino, Angelo Rinaldi.

Nato a Basaluzzo nel 1908, ha sempre abitato a Silvano d'Orba da dove ha iniziato a muovere le prime pedalate vincendo le prime corse di paese nel circondario tra Novi Ligure e Tortona.

A sedici anni inizia la carriera "dilettantistica" con la Ciclistica di Genova, prevalentemente in Liguria. Vince la Milano-Busalla del 1924 e la Prà-Bargagli e ritorno. Nel 1924 partecipa alle selezioni olimpiche per i giochi di Parigi dove risulta primo escluso a vantaggio dell'amico e conterraneo Negrini.
Campione ligure nel 1926 e 1927, passa professionista nel 1928 nella incredibile squadra corse Maino a fianco di Girardengo e Guerra, ed insieme ad altrettanto immensi gregari come Negrini, Pietro Fossati, Giacobbe, Di Paco, tutti alle dipendenze del talent scout novese Biagio Cavanna (che in futuro lancerà pure il Campionissimo Coppi).

Spesso, nello sport, le vittorie non dipendono solo dal talento,ma soprattutto, dalle motivazioni, dalla cattiveria agonistica, dal carattere dell'atleta.

Angelo "Gigi" Rinaldi era un uomo dolce e mite, "un buono" fortissimo sul passo e in salita, ma non aggressivo come tanti campioni e la sua carriera si sviluppò quindi soprattutto nell'aiutare Girardengo e Guerra ad ottenere una miriade di vittorie. Conclude la carriera professionistica durata undici anni nel 1938 vincendo il Campionato Nazionale della Milizia. In futuro diverrà amico di Coppi e lo consiglierà nelle sue prime esperienze ciclistiche.
Si spegne a Silvano d'Orba nel 1971.

lunedì 12 dicembre 2011

Giovanni Cuniolo, Convegno a Tortona (AL)

Le gesta e l'epopea del ciclismo eroico rivivranno attraverso le sfide tra Giovanni Cuniolo "manina" e "il diavolo rosso" Giovanni Gerbi a Tortona martedì 20 dicembre 2011 ore 21,15 c/o Sala convegni della fondazione Cassa di risparmio di Tortona, via Puricelli, 11.

All'evento intervengono:
Claudio Gregori, giornalista della Gazzetta dello Sport
Carlo Delfino, storico ed esperto di ciclismo eroico
Giovanni Ferrari Cuniolo pronipote di Giovanni Cuniolo primo campione italiano
Giorgio Boccassi, attore e pronipote di Giovanni Gerbi "il diavolo rosso"

All'evento organizzato dal neonato comitato "Colli di Coppi" saranno presenti all'evento vecchie glorie del ciclismo eroico e una piccola esposizione di biciclette da corsa d'epoca che illustreranno l'evoluzione della bicicletta dai tempi di Cuniolo fino ai tempi di un'altro campionissimo locale, Fausto Coppi!

Tutte le info sono presenti sulla locandina allegata, oppure potete scrivermi una mail: p.desade@gmail.com

martedì 6 dicembre 2011

venerdì 2 dicembre 2011

Gloria Garibaldina 1946

Renato, amico e collezionista noto per la qualità delle sue bici conservate e soprattutto per la meticolosità nei restauri, ci mostra la sua ultima bicicletta, una Gloria Garibaldina del 1946 perfettamente conservata!

Un grazie particolare và al precedente proprietario, che per oltre 60 anni ha conservato la sua preziosa bicicletta con cura maniacale.. a detta di Renato, fin troppa, visto che l'eccessiva pulizia cui dedicava il proprietario alla bici ne ha cancellato col tempo le tipiche fiamme blu che partivano dalle congiunzioni. D'altra parte questa meticolosità ne ha presenvato intatta la preziosa finitura nickelata greggia e tutta la componentistica originale e marcata! Ogni parte della bici è marcata, pedali, guarnitura, mozzi, pipa manubrio e sella, perfino tutta la bulloneria è originale e marcata con la G di Gloria... addirittura i morsetti cristina dei parafanghi riportano la G!

Un conservato eccellente da prendere subito come paragone per ogni restauro di medesimi esemplari... l'ennesimo centro di Renato!

giovedì 1 dicembre 2011

Welter sport anni 40/50

Claudio, ci mostra le foto della sua bellissima Welter sportiva databile a cavallo tra gli anni 40/50.
La Welter era un marchio di Pontecurone (AL), le sue bici erano molto curate, in particolare le bici da corsa con il tipico color ciclamino metallizzato, in quel periodo il capo telaista della Welter era un certo Fiorentini, che qui nell'alessandrino era considerato un vero maestro nel suo ambito. La Welter per alcuni anni si fregiò di una squadra professionistica e tra le sue fila corsero glorie del ciclismo come Giulio Bresci e la maglia nera Malabrocca !

GRANDE CICLISMO IN BIBLIOTECA

Si terrà sabato 3 dicembre alle ore 17,30 nella Biblioteca Comunale di Varazze la presentazione del libro dedicato al Campione olimpionico e mondiale Sante Gaiardoni. Sarà presente lo stesso plurimedagliato olimpionico di Roma 1960. Condurrà l'incontro, aperto a tutti, lo storico del ciclismo Carlo Delfino amico di lunga data di Gaiardoni. La sensibilità e la competenza di Delfino farà emergere la forza agonistica e tutta l’umanità che ha sempre contraddistinto il campione.
Nell'occasione ci sarà spazio per parlare anche dell'ultimo lavoro di Carlo Delfino: il libro "I forzati della strada hanno fame". L'alimentazione nel ciclismo eroico; miti ed evidenze dove viene analizzato con aneddoti e testimonianze dirette di grandi campioni del passato cosa era la fame e sopprattutto cosa era la fame in corsa quando i rifornimenti erano scarsi, i chilometri erano molti, le
strade e i mezzi meccanici inadeguati e il Giro d'Italia e le grandi classiche del ciclismo nazionale erano il banco di prova per i ciclisti che lottavano per la gloria ma anche per i premi.

Protagonista di giornata sarà Sante Gaiardoni che come molti sanno è stato un pistard capace di conquistare due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Roma nella velocità e nel chilometro con partenza da fermo. Nato a Villafranca (VR) nel 1939, ottenne sempre nel 1960 anche il titolo mondiale della velocità dilettanti, dopo due secondi posti nel 1958 e 1959. Passato al professionismo nel 1961, Gaiardoni passò alla storia anche per le sue sfide infuocate con l’altro campionissimo azzurro, Antonio Maspes e se nel 1962 fu il rivale ad aggiudicarsi il titolo iridato,
nel 1963 a prevalere fu Gaiardoni che, dopo il terzo posto nel 1966 e nel 1969, concluse la sua carriera con l’argento nel 1970 a Leicester.

Ancor più che sui successi, il libro "Quando la rabbia si trasforma in vittoria" scritto a quattro mani coll'architetto milanese Francesco Lodi, si incentra sulla grande volontà di riuscire e sui sogni di Sante, raccontando la sua vita da quando era bambino, per concludersi con la vittoria olimpica.

Dice Gaiardoni - "ho scritto un libro, la storia di un bambino che sognava. Ed è un libro dedicato a tutti i bambini che si avvicinano allo sport. È la mia storia e sarò contento di vedere e di parlare anche con i ragazzi che cominciano a pedalare o che fanno altri sport. Per il pomeriggio del 3 dicembre mi aspetto molti giovanissimi in biblioteca a Varazze".

L’incontro con Sante Gaiardoni è inserito nel quadro delle iniziative organizzate dall'Assessorato alla Cultura, Assessorato condotto dalla Professoressa Mariangela Calcagno che intende proporre la Biblioteca Civica come luogo di aggregazione, di incontro e di arricchimento culturale. E' prevista la presenza di amici e personaggi del mondo del ciclismo locale ma non solo.