mercoledì 14 luglio 2010

### IL BLOG VA' IN FERIE ###

ME NE VADO IN VACANZA !!!

QUINDI IL BLOG SUBIRA' UN RALLENTAMENTO NEGLI AGGIORNAMENTI
CONTINUATE COMUNQUE A SEGUIRCI NUMEROSI !
VI LASCIO METTENDOVI A DISPOSIZIONE UN NUOVO CATALOGO UMBERTO DEI - MOTOBICI  DEGLI ANNI '30, GENTILMENTE OFFERTO DALL'AMICO TOMASO !
...A PRESTO !


Ciao Cit !


Si è spento nella notte fra il 12 e il 13 luglio, Nino De Filippis, detto "il Cit", ovvero il ragazzo. Il più giovane della storia ad indossare la maglia rosa del Giro d'Italia .
Nato a Torino nel 1932, diventa professionista nel '52 con la Legnano, in seguito vestirà le maglie della Bianchi e della Carpano.
Già al primo anno di professionismo coglie subito un successo importante vincendo una tappa del Giro d'Italia di quell'annata, battendo un prestigioso record: è il più giovane vincitore di tappa della storia, con 20 anni 2 mesi e 15 giorni. Da qui il suo soprannome: “il Cit”, indosserà anche per due giorni la maglia rosa.
Fu grande finisseur, dotato di buona velocità e di inesauribile spirito battagliero, ottenne numerose vittorie, ma anche brucianti delusioni, come i 2º posti al Campionato del Mondo e al Giro delle Fiandre del 1961. In particolare scottante fu la delusione per la mancata vittoria al Campionato del Mondo del '61, battuto soltanto da un memorabile sprint di Rik Van Looy.
Nelle grandi corse a tappe si ricorda il 3º posto al Giro d'Italia del '62, il 5º posto al Tour del '56, il 7º in quello del '57 e soprattutto la vittoria nella classifica degli scalatori alla Vuelta de España del '56.
Il suo anno più memorabile fu il 1958, quando s'impose di netto nel Giro di Lombardia, la classica autunnale.
Si ritirò nel 1964, dopo anni di militanza nella Carpano, che fu di Coppi, divenne in seguito commissario tecnico azzurro nel '73, anno della vittoria mondiale di Felice Gimondi contro Merckx.
Nella sua carriera di selezionatore tecnico della Nazionale fece indossare la maglia azzurra a talenti del calibro di Moser, Bitossi, Battaglin e Dancelli.
Tra le sue Squadre più importanti ricordiamo:
  • Legnano
  • Torpado
  • Bianchi (compagno di Coppi)
  • Rochet (Francia
  • Carpano
  • IBAC

venerdì 9 luglio 2010

Maino Sport anni 40

Ancora Renato, ci presenta bici a ritmi serrati, questa volta non si tratta di una Legnano, bensì di una particolarissima Maino sportiva degli anni 40.
Il tipo di testa della forcella, diversa dalla classica a tre piastre, e il differente tipo di decalcomania suggeriscono che questo esemplare di Maino faceva parte della linea economica del marchio Alessandrino, però a guardarla bene è una bici tutt'altro che economica.
Largo impiego di alluminio, molto costoso in quel periodo... leggero alluminio, soprattutto nel manubrio Ambrosio Superlusso a leve rovesce, e senz'altro pure carter e parafanghi hanno le medesime connotazioni.
Monta un particolare cambio simile al Simplex Campione del Mondo, invece è prodotto dalla Cerlotti-Milano su licenza della Fichtell&Sachs.

giovedì 8 luglio 2010

Nasce Chianti Gino Bartali

Grazie alla passione per le bici e il buon vino dell'amico Massimiliano Baldi e alla storia della famiglia Bartali, in particolare con il contributo del figlio Luigi, nasce una realtà nuova: il Chianti Gino Bartali.
Non è una vera e propria azienda vinicola, non è un club di ciclismo, piuttosto si tratta di una filosofia di vita... un forte senso di appartenenza !
L'unione di vini pregiati come il Chianti e biciclette eroiche.
La produzione e la vendita del Chianti Gino Bartali, è solo il primo passo di questa nuova avventura. Una tessera associativa, infatti, dà diritto ai nuovi soci di entrare in un gruppo di ciclisti eroici, una Squadra Corse scapestrata che ha come obbiettivo primario l'aggregazione e la condivisione di esperienze di un grande gruppo di Amici, tutti spinti dalla sincerità, dalla schiettezza e dalla veracità che resero celebre il carattere del Gino nazionale, e che si riflette anche in questo nuovissimo, ma al contempo tradizionale, vino Chianti Gino Bartali !
La Squadra Corse necessità soci e amici da radunare nelle varie tappe del "Giro d'Italia d'Epoca", per informazioni sui benefit e sui costi consultate il sito: www.chiantiginobartali.it/

VAI GINOOOOOOOOO !

lunedì 5 luglio 2010

Bianchi Cesare 1940

L'amico Manuel, dopo quasi un'anno di intenso lavoro, ci presenta la sua bici ultimata ! Un superbo restauro di una Bianchi Cesare del 1940...
Impressionante la precisione e la fedeltà dei dettagli come le filettature e le posizioni delle decalcomanie, corretta la scelta di dotare i pedali dei quattro gommini recanti la "B" di Bianchi, ottima la scelta della dotazione di accessori un gruppo luce Radius B, campanello Eterno sulla ruota anteriore e coppia di gomme Pirelli Stella bianche.
Una bici da far invidia agli amici del bar e una bici utilissima per noi tutti e in nostri restauri !

giovedì 1 luglio 2010

Legnano mod.54 del 1935

Sempre Renato e sempre una Legnano...
Eravamo rimansti QUI nel gennaio scorso. Ora ci presenta il restauro ultimato.
Sono stati aggiunti elementi e accessori di prima qualità e tutto rigorosamente conservatissimo, come dargli torto, la conservazione della bici era talmente elevata che non era possibile fare altrimenti!
Il manubrio in perfetta piega Legnano, rarissimo, prende subito la scena scaldando i cuori di molto appassionati di ciclismo eroico. La sella, questa veramente fondo di magazzino, è marchiata Legnano, il cambio (anch'esso nos) è un Vittoria Margherita.
I freni sono Universal Extra in duralluminio, leggeri e potenti. I parafanghi sdoppiati, anch'essi in alluminio, mostrano ancora la loro verniciatura "ramarro" e le filettature rosse.
I pedali, bellissimi, riportano la scritta Legnano sulla gabbia.
Chissà se il buon Renato percorrendo un mulattiera con questa bella Legnano, sotto la calura scorgerà mai un ramarro intento a prendere il sole su un paracarro... rievocando -con un sorriso- quel giorno in cui Emilio Bozzi (patron del marchio Legnano) decise che la sua squadra corse doveva essere unica, riconoscibile come nessun'altra, verde come un ramarro!